GP Singapore
Credits: Account X McLaren F1 Racing

La seconda sessione di prove libere del GP Singapore è stata tutt’altro che lineare. Tra due bandiere rosse, un episodio controverso in pit lane e una classifica finale che ha regalato più di una sorpresa, è stato Oscar Piastri a prendersi i riflettori, chiudendo davanti a tutti con il miglior tempo di giornata.

Russell e Lawson protagonisti involontari

Il primo grande colpo di scena è arrivato dopo pochi minuti con George Russell. L’inglese della Mercedes, in ingresso a curva 16, ha perso il posteriore della sua W15: la vettura si è improvvisamente raddrizzata di colpo e ha centrato le barriere con il muso. Risultato: ala anteriore distrutta e sospensioni compromesse. Russell ha comunque riportato la macchina ai box, ma la sessione è stata sospesa per permettere la rimozione dei detriti e la sistemazione delle barriere. Appena ripresa l’azione, un altro incidente ha riportato la bandiera rossa: Liam Lawson, a bordo della Racing Bulls, ha avuto un’uscita ancora più violenta in curva 17. Dopo aver toccato il muro sulla destra, la sua monoposto è rimbalzata verso l’ingresso della pit lane in una scia di scintille e detriti, costringendo la direzione gara a chiudere temporaneamente anche l’accesso ai box. Per il neozelandese, sessione finita lì, con una macchina pesantemente danneggiata.

L’episodio in pit lane: contatto Leclerc–Norris

La seconda ripartenza della sessione ha regalato un episodio curioso quanto potenzialmente pericoloso. Charles Leclerc è stato rilasciato dal box Ferrari proprio mentre stava transitando Lando Norris. La McLaren ha colpito il muro e l’inglese ha dovuto sostituire immediatamente l’ala anteriore. L’episodio è finito sotto investigazione dei commissari e ha lasciato strascichi di tensione in due team già alle prese con problemi di competitività e set-up. Per McLaren il danno è stato doppio: oltre alla perdita di tempo prezioso per Norris, è arrivata anche la sensazione di una vettura difficile da gestire, con l’inglese che ha mostrato frustrazione e ha chiuso la sessione lontano dal compagno.

La lotta per il miglior tempo

Negli ultimi dieci minuti, finalmente, i piloti hanno potuto spingere. Fernando Alonso, già protagonista al mattino con il miglior tempo nelle FP1, si è issato provvisoriamente in cima alla classifica, ma è stato presto superato da Max Verstappen. Il campione del mondo sembrava destinato a chiudere la giornata davanti a tutti, ma Oscar Piastri ha piazzato il colpo decisivo con un giro da 1’30’’714: un tempo quasi fotocopia rispetto al miglior crono registrato nello stesso turno lo scorso anno.

Alle spalle dell’australiano si è inserito un sorprendente Isack Hadjar, autore di una prestazione convincente che ha portato l’unica Racing Bulls superstite fino alla seconda posizione. Verstappen ha dovuto accontentarsi del terzo posto, davanti ad Alonso e Lando Norris, in evidente difficoltà.

Ferrari in difficoltà

Alle spalle dei primi cinque si è messo in evidenza Lance Stroll, davanti a un sorprendente Esteban Ocon con la Haas, uno dei nomi inattesi della giornata. In ottava posizione Carlos Sainz, capace di portare la Williams nella top ten nonostante una pista che non sembra esaltare del tutto le caratteristiche della FW46.  Le Ferrari hanno invece faticato: solo nona e decima posizione per Charles Leclerc e Lewis Hamilton, entrambi a oltre sette decimi dalla vetta. Curiosamente, i due hanno trovato un feeling migliore con le mescole più dure: il miglior crono di Hamilton è arrivato infatti con la gomma media. Con la soft, invece, la SF-25 ha evidenziato i suoi limiti, soprattutto nella gestione del posteriore.

Alpine ancora sotto tono

Ai margini della top 10 Yuki Tsunoda (11°) non ha confermato i progressi degli ultimi GP precedendo la Haas di Bearman (12°), la Williams di Alexander Albon (13°) e due Kick Sauber di Nico Hulkenberg (14°) e Gabriel Bortoleto (15°). Continua a deludere l'Alpine con Pierre Gasly solo in P16 e davanti a Liam Lawson (17°) e Kimi Antonelli (18°) mentre ha fatto decisamente peggio Franco Colapinto (19°) seguito dal solo George Russell (20°) finito, come detto, a muro ad inizio sessione.

La classifica delle FP2 del GP Singapore
Credits: Account X Formula 1

Vincenzo Buonpane