Power sprecone, Conway beffato, Dixon concreto. Potrebbe essere riassunto in questi termini il penultimo appuntamento stagionale del campionato Indycar, disputatosi sulla pista di Sonoma, in California. Una gara che come imprevisto prologo ha visto il verificarsi di un violento terremoto nella zona del circuito, che di certo non ha dato la migliore sveglia ai suoi protagonisti. In particolar modo a Will Power che, dopo essere scattato dalla pole ed aver imposto un ritmo indiavolato alla corsa nelle prime fasi, è stato nuovamente colto da un attacco di “powerite” (sindrome tipica del pilota australiano che si manifesta nelle fasi finali di ogni stagione…) che lo ha visto commettere un inspiegabile errore capace di spedirlo in testacoda ed in fondo al gruppo. Il pilota del team Penske è poi riuscito a rimontare fino alla decima posizione, anche se i suoi propositi di poter chiudere virtualmente i giochi per il campionato dovranno essere necessariamente rimandati all’appuntamento finale a Fontana, in programma la prossima settimana, per una gara che vedrà l’assegnazione del doppio punteggio. Ne ha saputo approfittare nel migliore dei modi, dunque, Scott Dixon, primo sotto la bandiera a scacchi dopo essere riuscito a scavalcare nelle battute finali Rahal e Conway, entrambi alle prese con una strategia azzardata che non ha pagato. Ma mentre il primo è stato costretto a rientrare ai box a quattro tornate dal temine per uno splash-and-go finale, Conway ha tentato comunque di arrivare in fondo senza rifornire, transitando a rilento sotto la bandiera a scacchi in 14esima posizione. Dixon ha così preceduto Hunter-Reay e Pagenaud, mentre sempre in ombra è apparso Castroneves, coinvolto in un contatto nelle battute iniziali e soltanto diciottesimo al traguardo. Power, nonostante tutto, è così riuscito ad incrementare a 51 punti il proprio margine in classifica sul proprio compagno di squadra, con Pagenaud che si è portato a 81 lunghezze dal leader. L’ora della verità, dunque, avrà luogo nella notte italiana di sabato prossimo, sul super-speedway di Fontana.

La cronaca. Al via, Power sfrutta bene la pole ma alla terza curva una collisione multipla che coinvolge Briscoe, Bourdais e Hinchcliffe costringe la Safety Car a ricompattare subito il gruppo. Nel crash viene coinvolto anche Castroneves che riporta alcuni danni alla propria vettura ed è costretto ad una sosta ai box per cambiare l’ala anteriore. Al restart, Power conserva la testa davanti a Newgarden, Dixon, Kanaan, Hunter-Reay e Kimball, con Castroneves invischiato nel gruppo in diciassettesima posizione. Al nono giro il brasiliano rientra ai box per effettuare un nuovo refuelling e smontare il paraurti posteriore danneggiato nel contatto iniziale, mentre davanti Power prende velocemente il largo sugli inseguitori. Il leader della gara rientra per la prima sosta al giro numero 17, anticipando di un giro Newgarden che lascia il comando a Munoz, rientrando alle spalle di Dixon. Al ventesimo passaggio Power si riporta al vertice scavalcando agevolmente Montoya, il quale subito dopo effettua il proprio pit stop. Hunter-Reay si porta a ridosso di Rahal nel tentativo di soffiargli la quarta posizione, mentre al giro 28 si ferma Huertas causando la seconda caution. Si riparte al giro 35 ma subito Saavedra è protagonista di un contatto a centro gruppo con Bourdais che fa nuovamente entrare in pista la vettura di sicurezza. Quasi tutti rientrano ai box, con Dixon che riesce a scavalcare Power, autore di una sosta più lunga rispetto al rivale. Alla ripartenza Conway brucia Kanaan, con Will Power che finisce clamorosamente in testacoda al tornantino e riparte ritrovandosi in fondo al gruppo. Conway costruisce un buon margine sul pilota del team Ganassi, mentre alle loro spalle si ritrovano nell’ordine Briscoe, Rahal, Sato e Dixon. Power arriva alle spalle di Castroneves, ma commette un altro errore tagliando la chicane e sporcando gli pneumatici. Nel frattempo, il leader della gara rientra ai box per rifornimento e cambio gomme al giro 60, imitato due giri più tardi da buona parte degli altri piloti. Rahal, fermatosi due giri prima di Conway, riesce a recuperare terreno nei confronti di quest’ultimo, infilandosi e portandosi al comando a 20 tornate dal termine. Kanaan, sino a quel momento terzo, si ferma a 12 giri dalla conclusione, mentre Conway fa da tappo a Dixon e Hunter-Reay favorendo la fuga di Rahal. Quest’ultimo a 4 giri dalla fine dapprima finisce lungo e poi entra in corsia box per uno splash-and-go, con Dixon che subito dopo attacca Conway sul rettifilo dei box portandosi in testa, imitato poco dopo da Hunter-Reay. Dixon conquista così il successo, precedendo Hunter-Reay, Pagenaud, Sato e Montoya. Power è autore di un incredibile arrivo al fotofinish che lo vede piazzarsi decimo, mentre Conway taglia il traguardo a rilento ormai privo di etanolo.

Marco Privitera

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