Credits: formula1.com
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Il triple header da poco concluso della Formula 1 sul suolo europeo ha lasciato con sé diverse tematiche da esaminare per l’inizio della parte centrale della stagione. Tra di esse raffigura sicuramente Franco Colapinto, che all’annuncio della sua promozione in Alpine ha fatto entusiasmare i tantissimi tifosi provenienti dall’Argentina. Dopo Imola, Monaco e Barcellona però, il pilota albiceleste ha fornito più dubbi che certezze e si ritrova paradossalmente nella stessa posizione di Jack Doohan, colui che ha sostituito dopo il GP Miami.

Colapinto, l’entusiasmo dell’idolo argentino si è già spento?

Non è un segreto che Flavio Briatore preferisse già dallo scorso anno Colapinto rispetto a Doohan, ma il contratto già firmato con il figlio d’arte australiano (prodotto del vivaio Alpine), ha impedito al manager italiano di metterlo subito in pista da inizio stagione. Non sorprende dunque che Jack, dopo aver percorso 6 gare con pochi alti e molti bassi, sia stato “rimesso ai box” da Flavio per far posto al suo “pupillo” di Pilar, Buenos Aires, autore di 9 gare e i 5 punti conquistati con Williams nel 2024, oltre che ad una valigia piena di sponsor dall’Argentina.

Al momento dell’annuncio, Flavio ha indicato a Franco di fare solamente tre cose: “Andare veloce, non schiantarsi, e segnare punti”. Purtroppo, Colapinto ha fallito tutti gli obiettivi indicati da Briatore dopo un triple header molto difficile. Pronti via e ad Imola finisce contro le barriere del Tamburello nelle qualifiche, a Monaco, invece, chiude 13° in una gara senza spunti (anche a causa una monoposto molto poco competitiva), mentre a Barcellona termina 15° e lontanissimo dal compagno Pierre Gasly che invece finisce a punti con l’ottavo posto.

Il monito di Briatore: “Non sono per niente felice, non so se rimarrà”

Flavio Briatore Alpine F1 2025
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Tre gare, tre eliminazioni al Q1 (di cui l’ultima per colpe non sue) e zero punti: questo il bilancio impietoso di un Colapinto che ha trovato molte più difficoltà di quanto si aspettasse nel trovare il feeling sulla sua nuova monoposto. E per il team di Enstone la situazione non è tanto più rosea, dato che ora la Alpine, complice anche il quinto posto di Hulkenberg in Spagna con la KICK Sauber, è scesa all’ultimo posto del Mondiale Costruttori con soli 11 punti all’attivo, tutti firmati Gasly.

Una situazione che non può certamente far piacere a Flavio Briatore, che aveva messo sul sedile Colapinto proprio per aiutare Gasly e il team a prendere più punti possibili e abbandonare le retrovie. Intervistato a Sky Deustchland nel post-gara di Barcellona sulle prestazioni di Franco, il boss della Alpine ha risposto con queste dure parole:

Se dovrei dirvi che sono felice, mentirei. Non sono per niente felice. Ora dobbiamo vedere come la stagione si evolverà. Ovviamente dobbiamo riconoscere che Franco è molto giovane e ha molta pressione, non solo dall’Argentina. Ora deve gradualmente trovare la sua strada: in questo lavoro devi essere abile a riguadagnare la confidenza il più velocemente possibile. Quindi spero che riesca a farlo al più presto. Se rimarrà con noi per tutta la stagione? Non lo so onestamente, dipende dalle performance, guardiamo solo a quello. Se Colapinto performerà, guiderà la macchina per tutta la stagione, altrimenti vedremo. Il 2025 è l’anno in cui ci dobbiamo preparare per il 2026 e quindi, qualsiasi esperimento dovremo fare, lo faremo.

Il piano B di Alpine: Paul Aron torna in pista sulla monoposto 2023 a Monza

Sono proprio le ultime parole di Flavio a far rumore, specialmente perché negli ultimi giorni la Alpine ha messo Paul Aron in pista a Monza: il giovane estone, nominato quest’anno come uno dei Test & Reserve Driver del team di Enstone, ha girato con la monoposto 2023 (A523) durante una giornata di test TPC (Test Previous Cars) sullo stesso circuito dove, nel mese di aprile, girò insieme a Colapinto per un confronto interno tra le allora due riserve della scuderia transalpina.

Allora Franco si dimostrò più veloce dell’inesperto Paul e poche settimane dopo si prese il sedile di Doohan mentre oggi l’argentino, dopo risultati deludenti, si ritrova nella stessa situazione di Jack. Dall’altra parte, il nome di Paul è tornato incredibilmente in auge per prendere proprio il posto di Colapinto nel caso le sue prestazioni non dovessero migliorare nell’immediato. Uno scenario che va a replicare quello già vissuto (e sta ancora vivendo) dalla Red Bull, con un secondo sedile che ad Enstone sembra scottare come, se non di più di quello dalle parti di Milton Keynes.

Andrea Mattavelli