Una favola a lieto fine, almeno per ora, quella di Graham Rahal a Indianapolis: dopo sei anni il pilota dell’Ohio è tornato in pole in IndyCar. Una prima posizione importante per lui e per tutto il team Rahal Letterman Lanigan Racing, dopo la mancata qualificazione alla 500 Miglia del maggio scorso. Alle sue spalle il team mate Christian Lundgaard, a conferma di un grande lavoro svolto da tutta la squadra. Fuori dalla Top 6 i due leader del campionato.

RLL e McLaren sugli scudi

Già nelle prove libere disputate in mattinata, Rahal aveva ottenuto la prima posizione. Durante le qualifiche, i fantasmi avevano però ricominciato a comparire nella sua testa, mentre si lamentava di un pedale del freno troppo morbido. Nell’ultimo push, però, ecco il tempo di 1:10.113 inarrivabile per tutti e perfetto per scacciare tutti gli incubi e preparare il piatto per una grande occasione nella gara di domani.

Ottima anche la seconda posizione del team mate Lundgaard, a solo un decimo da Rahal, sulla pista che lo aveva visto debuttare in IndyCar due anni fa. La seconda fila sarà tutta appannaggio degli uomini McLaren, con un pimpante Alex Rossi davanti al sempre spettacolare Pato O’Ward. Bene anche Romain Grosjean, sesto dietro a De Francesco, alla miglior prestazione in qualifica della carriera.

Nessuna vettura Ganassi in Top 6

Alex Palou, leader del campionato IndyCar 2023, si è fermato in nona posizione, senza la possibilità di giocarsi la pole position nella top six. La numero 10 è comunque stata la migliore delle Ganassi, con Dixon ed Ericsson addirittura fermati al termine del secondo gruppo di qualifica. Armstrong, invece, è rimasto escluso dalla Fast 6 per solo 8 millesimi di secondo.

Fuori dalle posizioni che contano anche Scott McLaughlin, unico Penske ad avanzare in Fast 12. Insieme a lui anche Helio Castroneves, in quella che sarà la sua ultima qualifica nel tracciato interno di Indianapolis. Il brasiliano, infatti, ha annunciato che nel 2024 si focalizzerà sulla 500 Miglia, diventando tra l’altro socio di minoranza del team Meyer-Shank Racing.

Disastro anche per il team Penske

Non è stata certamente una sessione facile per la maggior parte del team Penske. In particolare, il contendere per il campionato Josef Newgarden ha vissuto un vero e proprio incubo, venendo eliminato dopo i primi dieci minuti. Una volta sceso dalla vettura, ha dato sfogo a tutta la sua frustrazione, cercando di spiegarsi con gli uomini del muretto.

Insieme a lui, anche il team mate Will Power è rimasto escluso già durante il Q1. Insieme ai due alfieri Penske, Herta e Kirkwood si sono dovuti subito fermare, mostrando qualche difficoltà in casa Andretti, nonostante la vittoria della settimana scorsa a Nashville.

Qui tutti i risultati. Appuntamento a domani con un Gallagher GP che si preannuncia più tirato che mai, con i protagonisti del campionato che partiranno dalle retrovie e dovranno recuperare su un Graham Rahal che sente, finalmente, profumo di vittoria.

Nicola Saglia

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