Dopo il passaggio a vuoto di Singapore, Max Verstappen vince il GP Giappone sul tracciato di Suzuka conquistando la vittoria numero 48 in carriera e regalando alla Red Bull il sesto titolo Costruttori della storia. Dietro al Campione del Mondo, le due McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri hanno chiuso il podio ai cui piedi è rimasta la Ferrari di Charles Leclerc, mentre Carlos Sainz ha chiuso la sua gara in P6. Ma vediamo i voti ai protagonisti del GP Giappone, diciassettesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2023.

Max Verstappen 10. Dopo essersi preso una pausa in quel di Singapore, il cannibale olandese nel GP Giappone mette subito le cose in chiaro fin dalle prime libere dove ribadisce di essere sempre l'uomo da battere. In gara ha il suo da fare solo allo start dove deve gestire l'assalto di Norris, poi è la solita passerella fino alla bandiera a scacchi. Terzo titolo sempre più vicino...

Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Lando Norris 9. Al via prova a giocarsi il jolly cercando di superare in un colpo solo sia Verstappen che Piastri fallendo nel suo tentativo. Poi la sua maggiore esperienza lo fa prevalere nel duello interno in casa McLaren con Piastri, conquistando il suo 4° secondo posto in stagione. Ora manca solo la ciliegina sulla torta di una vittoria...

Oscar Piastri 8,5. Dopo quello di Spa, ma quella era una Sprint Race, conquista il suo primo podio in carriera. Parte davanti a Norris in gara, ma alla lunga deve cedere al passo superiore del compagno di squadra riuscendo comunque a gestire il possibile rientro di chi lo segue.

Charles Leclerc 8. Fa quel che può e ottiene il massimo ottenibile in un GP Giappone che, fin dalla vigilia, si sapeva sarebbe stato ostico. Non commette errori e recupera qualche punticino al compagno di squadra nella classifica iridata.

Lewis Hamilton 7. Regala momenti di spettacolo assoluto prima con Russell con cui ingaggia un bel duello, e poi con Alonso che supera alla 130R in maniera davvero favolosa. Nel finale deve difendersi da Sainz e lo fa anche in maniera piuttosto agevole.

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Carlos Sainz 7. Dopo Monza e Singapore ritorna sulla Terra facendo i conti con una vettura che non lo asseconda e con un Leclerc che gli torna davanti. Ad essere sacrificato sull'altare delle strategie questa volta è lui, ma la sensazione che più di questo non avrebbe potuto fare rimane.

George Russell 6,5. Con una Mercedes più lenta di Ferrari e McLaren tenta l'azzardo di una sola sosta che, però, nel finale lo fa ritornare dietro ai rivali. Ci ha provato se non altro...

Fernando Alonso 6. Fa quel che può il buon Fernando con un Aston Martin pericolosamente regredita nel corso della stagione. Parte con una strategia alternativa rispetto al resto del gruppo e questo lo costringe a ritrovarsi nella bagarre dopo la prima sosta. Bagarre a cui non si sottrae chiudendo con una discreta P8 finale.

Esteban Ocon 7. Meglio in gara che in qualifica. Benificia di un team order inspiegabile nel corso dell'ultimo giro, ma anche nel GP Giappone il francese è stato bravo a recuperare dalla P14 di partenza centrando una zona punti che gli mancava dal GP Olanda.

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Pierre Gasly 6,5. Mezzo voto in meno per il gestaggio al muretto in risposta al team order ricevuto. Come si suol dire, i panni sporchi si lavano in famiglia.

Liam Lawson 6,5. Le sue recenti ottime prestazioni non sono bastate per assicurargli un sedile in ottica 2024. Ma il giovane australiano sarà una presenza molto ingombrante sia per Perez, sia per Tsunoda e Ricciardo nel caso non dovessero soddisfare l'esigentissimo Helmut Marko.

Yuki Tsunoda 5. Bene in qualifica, male in gara. E' questo, in sintesi, il GP Giappone di Yuki che non festeggia nel migliore dei modi il rinnovo di contratto con l'Alpha Tauri finendo ancora una volta dietro il compagno di squadra.

Guanyu Zhou 5,5. Le previste novità portate a Suzuka non migliorano le sue prestazioni. Se non altro porta la sua Alfa al traguardo a differenza di Bottas.

Nico Hulkenberg 5,5. Arriva davanti al compagno di squadra ed è l'unica nota lieta di un GP Giappone dove, come il compagno di squadra, si perde nell'anonimato di metà gruppo.

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Kevin Magnussen 5,5. Come la Williams, anche la Haas soffre il layout della pista di Suzuka e il danese dopo soli sette giorni si ritrova dall'altare della zona punti alla polvere di un'anonima P15.

Alexander Albon 5. La Williams che si presenta nel Sol Levante non gli permette di esprimere il suo enorme potenziale e per l'anglo-thailandese quella di Suzuka è una delle gare più opache della sua fin qui positivissima stagione.

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Logan Sargeant 4. Unico pilota attualmente senza conferma per il prossimo anno. Certo, se le prestazioni continuano ad essere come le ultime, le possibilità di vederlo nel Circus anche nel 2024 sono ridotte al lumicino.

Lance Stroll 4. Rientra dopo il crash di Singapore, ma nemmeno nel GP Giappone riesce ad uscire da questo tunnel prestazionale in cui è finito.

Sergio Perez 4. Sbaglia tutto quello che può sbagliare. In qualifica non riesce a concretizzare la superiorità della sua Red Bull, in gara finisce contro Hamilton in curva 1 dovendosi fermare in anticipo ai box, poi colleziona una doppia penalità per rientro in pista pericoloso e per un contatto con Bottas. In teoria avrebbe un contratto anche per il 2024... in teoria appunto.

Valtteri Bottas 4. Weekend da dimenticare per il finlandese che, dopo soli sette giri, è costretto a guardare gli altri girare. Al via entra in collisione con Albon e Ocon danneggiando la sua ala anteriore, poi viene centrato da Sargeant al tornantino e deve ritirarsi.

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Vincenzo Buonpane

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