Credits: FIA Formula E
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Tutti aspettavano Nissan sul gradino più alto dell’ePrix Tokyo di Formula E ma, così come l’anno scorso, è stata Maserati a conquistare la vittoria nel paese del Sol Levante. Stavolta è Stoffel Vandoorne ad aggiudicarsi un successo totalmente inaspettato e che mancava da 49 gare dopo una giornata molto caotica e soprattutto bagnata nella capitale nipponica.

Dominio Nissan, ma è Maserati a vincere

Grande protagonista appunto il meteo con una pioggia incessante che aveva prima costretto la direzione gara ad annullare le qualifiche (usando i risultati delle FP2 per impostare la griglia) e poi a far percorrere i primi 4 giri dietro Safety Car. Oliver Rowland, partito dalla pole position, stava dominando la gara sulla sua Nissan quando al giro 13 c’è stato il ritiro di Maximilian Gunther per problemi meccanici alla sua DS Penske che hanno costretto la direzione gara ad esporre la bandiera rossa.

Tale episodio si rivelerà decisivo dato che Stoffel Vandoorne, che con Maserati MSG Racing aveva fatto due giri prima il Pit Boost obbligatorio, si è ritrovato in una posizione di grande vantaggio nei confronti dei suoi avversari che invece avrebbero dovuto fermarsi. E così, nonostante un momento di panico per un testacoda al giro 28, il pilota belga ha conquistato la prima vittoria stagionale per lui e per il marchio del Tridente, nonché il secondo successo consecutivo per Maserati a Tokyo.

Barnard torna a podio, Da Costa settimo

Beffati invece Oliver Rowland e il team Nissan che si portano comunque a casa un secondo posto fondamentale con cui allungano in vetta alla classifica piloti e si portano in testa alla classifica costruttori, con il britannico che ha preceduto di poco il connazionale Taylor Barnard della McLaren. Dietro quest’ultimo troviamo lo svizzero Sébastien Buemi (Envision) in quarta posizione mentre Dan Ticktum si prende un piazzamento in top 5 di grande prestigio per lui e per il team Kiro Cupra.

Entrambe a punti le Mahindra con Edoardo Mortara sesto e Nyck de Vries ottavo, in mezzo c’è la Porsche di un Antonio Félix Da Costa che ha provato a limitare i danni dopo che la cancellazione delle qualifiche lo ha costretto a partire dalle retrovie. Jean-Eric Vergne (DS Penske) e Robin Frijns (Envision) completano la top 10 mentre il disastro Jaguar continua con Nick Cassidy 11° e Mitch Evans ritirato per un contatto con de Vries.

Credits: FIA Formula E

Infine c’è da segnalare anche la squalifica per Jake Dennis dopo che il pilota Andretti era entrato ai box per fare il Pit Boost prima della ripartenza quando i semafori erano ancora rossi. Per lui e per gli altri piloti ci sarà subito un’altra occasione nella gara 2 dell’ePrix Tokyo in programma domani sempre alle ore 8:00 italiane.

Andrea Mattavelli