F1 LIVE 🔴 GP Ungheria 2025 - Gara

GP Ungheria
Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Lando Norris trionfa nel GP Ungheria 2025, centrando la sua quinta vittoria stagionale al termine di una gara in cui la strategia ha assunto un ruolo fondamentale permettendo all'inglese di precedere il compagno di squadra Oscar Piastri, giunto in P2 alle sue spalle. A completare il podio troviamo George Russel, bravo a rimontare ed approfittare dei problemi accusati da Charles Leclerc, solo 4° dopo essere scattato dalla pole position. Ma vediamo ora i voti ai protagonisti del GP Ungheria, quattordicesima tappa del Mondiale di Formula 1 2025.

Lando Norris 9. Partenza bruciante ma sbaglia subito la traiettoria verso curva-1, lasciando la porta aperta a Piastri. Da lì in poi, però, il capolavoro: strategia a una sosta che sulla carta sembrava un azzardo, ma che lui riesce a far funzionare con precisione millimetrica. Probabilmente, con questa vittoria, rimette davvero in moto la rincorsa al titolo. Ma quanto può durare, se a ogni weekend alterna genio e disattenzione? 

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Oscar Piastri 8.  Bravissimo nel trarre vantaggio al via, perfetto nel pressare Leclerc e nel gestire il ritmo in aria sporca. Ma nel finale, con gomme più fresche, dà forse l’impressione di anticipare troppo il tentativo di attacco su Norris, finendo per complicare la doppietta McLaren. Un piccolo errore che non paga, e che per un attimo rischia di mandare tutto all’aria. 

George Russell 7,5. Gara invisibile ma intelligentissima. Si tiene lontano dai guai, gestisce bene gli pneumatici e quando si tratta di capitalizzare, lo fa. Sorpasso su Leclerc un po’ contestato, ma di sostanza. In un weekend dove la Mercedes torna indietro sulle novità tecniche, lui si conferma risorsa affidabile. 

Charles Leclerc 8,5. Pole clamorosa, giro perfetto al sabato. In gara tiene testa ai due McLaren fino a quando la macchina inizia a cedere, apparentemente per motivi legati alla gestione delle altezze e delle pressioni. Da lì, è solo una lenta agonia fino alla bandiera a scacchi. Il sorpasso difeso malamente su Russell macchia un weekend comunque positivo. 

Fernando Alonso 8. Gestione da manuale nella prima parte, dove si limita a guidare come un turista, per poi scatenarsi nell’ultima fase. Alla fine è quinto con un’Aston Martin che aveva iniziato il weekend tra mille dubbi. Resta il solito punto fisso.

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Gabriel Bortoleto 7,5. Da rookie a garanzia in pochi mesi. La Sauber torna nei punti e lui la porta lì con costanza, lucidità e maturità. Sembra sapere già quando e dove può rischiare  e quando invece è il caso di fare il ragioniere. 

Lance Stroll 7,5. Finalmente incisivo, finalmente consistente. Non si lascia sorprendere dal degrado gomme e tiene bene per tutto il GP, gestendo in modo chirurgico le situazioni di traffico. Ottavo posto meritato.

Liam Lawson 7.  Sempre più dentro il progetto Racing Bulls. Sorpassi decisi, ritmo solido, e una piccola rivincita personale contro chi l’aveva messo da parte. Anche davanti a Verstappen: serve altro? 

Max Verstappen 6,5. Una Red Bull spenta e sbilanciata, fuori finestra e senza trazione. Lui ci mette del suo con sorpassi al limite dell’impossibile, ma il materiale tecnico non lo segue. Ora anche il terzo posto in campionato è a rischio. 

Andrea Kimi Antonelli 6. Qualifica deludente, ma in gara non sbaglia nulla. Recupera, sfrutta bene la strategia e si prende un punticino utile per il morale. In attesa della svolta, continua a portare a casa piccoli mattoni.

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Isack Hadjar 5,5. Un paio di sassolini in abitacolo gli complicano la giornata (letteralmente), ma lui stringe i denti. Resiste a Hamilton fino alla fine, il che dice più sul britannico che su di lui. 

Lewis Hamilton 4. Un altro weekend in apnea. Dalla P12 in qualifica alla P12 finale, senza mai dare l’impressione di poter impensierire nessuno. Via radio è un fiume di monosillabi sconsolati. Se questa doveva essere l’avventura della rinascita con Ferrari, per ora è solo una lunga, lenta agonia.

Nico Hülkenberg 5,5.  Penalità per jump start (al millimetro) che compromette tutto. Peccato, perché in gara c’era e ha lottato con grinta.

Carlos Sainz 5,5. Non riesce a uscire dal traffico e non ha il ritmo per la zona punti. Dopo Spa sembrava in ripresa, ma qui sparisce.

Alexander Albon 5,5.  Gara onesta, chiusa alle spalle del compagno dopo avergli ceduto posizione per ordini di scuderia. La Williams paga le caratteristiche della pista, ma lui poteva forse osare di più.

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Esteban Ocon 5. Spento, staccato, irriconoscibile. E pensare che qui aveva vinto.

Yuki Tsunoda 4. Altro Q1 disastroso, partenza dalla pit lane, gara senza guizzi. Il paragone con Max è impietoso.

Franco Colapinto 5. Dopo una qualifica positiva, in gara non lascia tracce. Battuto da Gasly in pista, finisce davanti solo grazie alla penalità del compagno.

Pierre Gasly 4,5. Qualifica disastrosa, gara peggiore. Si scontra con Sainz e rimedia 10 secondi di penalità.

Oliver Bearman 6,5. Molto convincente fino al ritiro: stava reggendo bene il ritmo a ridosso della zona punti. Avrebbe meritato di più.

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Vincenzo Buonpane