Dopo la prima giornata di prove libere all’Hungaroring, i tifosi della Ferrari avevano cominciato a sperare in qualcosa di positivo. Il miglior tempo di Leclerc ieri in FP2 aveva fatto alzare le aspettative, e anche la sessione mattutina sembrava confermare i buoni presentimenti. In qualifica, invece, qualcosa non ha funzionato, e, come troppo spesso ultimamente accade, il monegasco si è trovato in terza fila, mentre Sainz non ha neanche passato il Q2.

Format nuovo, difficoltà vecchie

Molto importante, in Ungheria, l’introduzione del nuovo format di qualifica, che ha imposto ai team di utilizzare una gomma diversa per ogni sessione. Nel Q1, con la mescola hard, entrambi i Ferrari hanno passato il taglio abbastanza agilmente, entrando in top ten. Le alte temperature incontrate in pista non sembravano intaccare la prestazione, cosa che invece è successa nella porzione di qualifica successiva.

Nel Q2, infatti, mentre Charles Leclerc si salvava nel finale, Carlos Sainz è rimasto escluso, fermandosi in undicesima posizione, con soli due millesimi di ritardo sul connazionale Alonso. Entrambi i piloti, è da sottolineare, sono incappati nei soliti problemi di gestione degli pneumatici, che dall’inizio di questa stagione sono una costante. “Non avevo feeling con le medie, peggio che con le dure”, ha dichiarato Sainz una volta rientrato ai box.

Poi, è chiara una cosa: sul giro secco Leclerc è uno dei piloti migliori al mondo. Anche nei momenti di difficoltà, con la Ferrari non certo competitiva come ci si aspettava, lui ha comunque tirato fuori una grande prestazione, mettendosi tra le due sorprendenti Alfa Romeo. Peccato, perché lui come Sainz meriterebbero di avere più prestazione da parte di una vettura troppo incostante e sensibile ai cambiamenti delle condizioni del tracciato.

Vasseur: “Fatichiamo ad avere un quadro chiaro della situazione”

Non era certamente soddisfatto Frederic Vasseur al termine delle qualifiche. Trovarsi davanti una Alfa Romeo, e la seconda subito alle spalle, non è certo un buon viatico per la gara di domani. L’esclusione di Sainz dalla top ten, inoltre, conferma un trend in calo che sembrava invertito dopo la gara in Austria.

“Abbiamo faticato molto ad avere un quadro chiaro e a gestire le gomme; credo sia questa la chiave di lettura del risultato odierno”, ha dichiarato il TP francese. “La battaglia è stata molto serrata, abbiamo perso una fila per pochi centesimi, e abbiamo perso molto tempo rispetto anche a Lewis”.

Interessante anche il pensiero di Vasseur sull’exploit del team svizzero: “Tutti sono sorpresi di Alfa Romeo, non hanno portato aggiornamenti. Interpretando meglio le piste si possono fare passi avanti. Ogni volta che si cambia format tutti sono un po’ smarriti, e domani saremo tutti un po’ alla cieca; il primo giro sarà fondamentale”.

Inutile dire che in Ferrari tutti si aspettassero qualcosa di meglio con entrambe le vetture. Il cambiamento delle temperature rispetto a ieri, come ha giustamente sottolineato Vasseur, non può essere la costante giustificazione per prestazioni così altalenanti. Domani per entrambi i piloti si prospetta una domenica dura, con tanti avversari difficili da battere e superare, in un toboga come quello ungherese.

Nicola Saglia