Credits: MotoGP
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Da Troy Bayliss a Ben Spies, passando per Colin Edwards e Rubén Xaus, sono stati pochi i piloti che nella storia hanno deciso di compiere il passaggio dal WorldSBK alla MotoGP, ultimo di loro proprio Toprak Razgatlıoğlu, non raccogliendo il più delle volte i successi sperati.

Piloti capaci di vincere in entrambe le categorie

Nella lista di persone che hanno fatto il salto dalla Superbike alla MotoGP rientrano alcuni piloti che sono stati in grado di portare a casa ottimi risultati in entrambe le categorie, dimostrando che sia possibile essere competitivi in due campionati così diversi a livello tecnico. Il più noto tra questi è sicuramente Troy Bayliss, che forte del titolo mondiale di Superbike del 2001 e di numerose vittorie all'attivo nel 2002, ha deciso di passare alla MotoGP per la stagione 2003. Nel corso della sua permanenza all'interno della massima classe, che è durata fino al 2005, il pilota australiano ha collezionato diversi successi in pista in sella prima alla Ducati e poi alla Honda, portando a casa tre podi nella sua stagione da ‘rookie’ e quattro in totale. A questo conteggio va aggiunta la vittoria nel Gran Premio di Valencia del 2006, dove era stato chiamato per sostituire Sete Gibernau: in quell'anno infatti Bayliss era già tornato a correre nel mondiale Superbike, avendo già conquistato il titolo iridato con tre gare d'anticipo, motivo per cui ha potuto correre in Spagna e portare a casa la vittoria. 

Nella rosa di piloti che hanno compiuto il salto spicca anche il nome di Ben Spies, che ha portato avanti la sua avventura in MotoGP dal 2008 al 2013, con l'eccezione del 2009, anno in cui ha militato in WorldSBK. Lo statunitense ha iniziato nel motomondiale prima con Suzuki e poi con Yamaha, facendo qualche comparsa come wildcard nel corso delle stagioni 2008 e 2009. È proprio nel 2009 infatti che Spies è impegnato nel mondiale delle derivate di serie, campionato in qui in quell'anno porta a casa 14 vittorie e altri 3 podi, conquistando quindi il titolo mondiale. Sarà proprio la corona iridata a convincerlo a prendere parte a tempo pieno in MotoGP, categoria in cui approda definitivamente nel 2010, anno in cui porta a casa due podi, una pole position e un totale di 176 punti in classifica. La prima vittoria arriva ad Assen nel 2011 insieme ad altri podi, che gli consentiranno nel 2013 di abbandonare definitivamente le corse avendo avuto un'ottima carriera nel motomondiale. Altro pilota capace di vincere in entrambe le categorie è stato Cal Crutchlow, che dopo un paio d'anni passati in Supersport e in Superbike, ha trovato terreno fertile in MotoGP, dove è rimasto a tempo pieno per ben dieci stagioni e conquistando tre vittorie e altri 16 podi. Insieme a lui a passare dal mondiale delle derivate alla MotoGP c'è stato anche Chris Vermeulen, pilota australiano che dopo appena due anni in Superbike nel 2006 ha deciso di passare al motomondiale, paddock in cui ha conquistato una vittoria al Gran Premio di Francia 2007 e ulteriori sei podi, ritornando però in Superbike a partire dal 2010.

ben spies in pista con la motogp
Credits: Team Pramac

I risultati mancati e i passaggi di categoria “a vuoto”

Come detto, sono stati pochi i piloti che nel corso della loro carriera sono riusciti ad essere competitivi sia in Superbike che in MotoGP. Per molti altri, invece, il passaggio di categoria ha fatto più male che bene, visto che nel corso del tempo passato nella Classe Regina i risultati non sono arrivati come si era sperato. Tra gli esempi più emblematici di questo tipo di situazione si trova Colin Edwards, che dopo due mondiali vinti in WorldSBK (nel 2000 e nel 2003) e 31 vittorie all'attivo nella categoria, ha preso la decisione di passare in MotoGP in vista della stagione 2003. Nel corso di 12 stagioni passate nel motomondiale, il pilota statunitense ha portato a casa solamente 11 podi e mai nessuna vittoria, nonostante le aspettative sul suo conto fossero alte e si pensasse che un due volte iridato in Superbike potesse essere competitivo anche in MotoGP. In una situazione simile si è trovato anche Noriyuki Haga, che è più volte passato di categoria, arrivando in MotoGP nel 2001 dopo tre anni di Superbike, per poi tornare in questo campionato nel 2002 e ritornare nel motomondiale nel 2003, non conquistando mai nessun podio. Dopo questo tira e molla di categorie però, Haga si è stabilito in modo definitivo nel WorldSBK, conquistando dal 2004 al 2011 ben 32 vittorie e ulteriori 53 podi.

A secco di podi anche Shane Byrne, che nella sua avventura nel motomondiale per le stagioni 2004 e 2005 è riuscito a portare a casa un totale di soli 24 punti, nonostante in Superbike avesse vinto entrambe le gare del Gran Premio d'Europa 2003. Situazione analoga anche per Loris Baz, pilota francese che dopo tre stagioni decide di passare alla MotoGP nel 2015, restandoci in pianta stabile fino al 2017, ma senza mai conquistare neanche un podio e avendo come miglior piazzamento il quarto posto al Gran Premio di San Marino del suo anno di debutto nella categoria. Un solo podio all'attivo nel motomondiale invece per Rubén Xaus, che dopo diversi podi e vittorie conquistate in Superbike fa il salto in MotoGP, portando a casa però solo un terzo posto nel Gran Premio del Qatar 2004.

Valentina Bossi

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