Stefano Manzi sulla griglia di Gara 1 a Misano, poi vinta

Nel giovedì di Misano in occasione del round emiliano LiveGP.it ha avuto il piacere di intervistare Stefano Manzi, attuale leader del campionato WorldSSP. Il pilota Yamaha ha parlato dell'attuale campionato, con uno sguardo al futuro e al test di qualche settimana fa sulla R1.

Tra R6 e R9: “Moto fatta sulle mie indicazioni”

Come hai vissuto il passaggio tra R6 e R9?

Poter vincere alla prima gara con la R9 è stata una grandissima emozione, anche se credo che se lo godano solamente le persone esterne. Io e la squadra rimaniamo concentrati sugli impegni, che sia la gara successiva o il resto dei round. Solo a fine stagione si possono guardare con orgoglio questi risultati perché durante la stagione è una rincorsa continua. A mente fredda posso godermi il risultato.

Credits: Bonora Agency | Ph. Andrea Bonora

Alla presentazione del progetto R9 sei stato indicato come la punta di diamante: che effetto fa ricevere questa fiducia da parte della Casa?

Ora lo posso dire: l'anno prima avevo seguito personalmente lo sviluppo della R9, quindi avevo già provato la moto in diverse occasioni. La moto è stata fatta su mie indicazioni. Le parole di Dosoli mi hanno messo un po' di pressione: se la moto fosse stata veloce, allora il merito sarebbe stato mio, ma in caso contrario... Ero comunque abbastanza sicuro che la moto fosse competitiva, ma nella prima parte della stagione abbiamo superato le aspettative: i test invernali non erano andati benissimo, ma con un progetto nuovo credo sia normale. Il fatto che diversi piloti siano in grado di vincere con questa moto è un grande orgoglio per la casa, poi aiuta anche noi ad alzare l'asticella ogni volta.

In cosa le due moto sono simili oppure differiscono?

L'unica cosa che hanno in comune è che hanno corso nella stessa categoria ed una è subentrata all'altra. Per il resto sembrano due moto di Case diverse: due filosofie completamente differenti, così come la componentistica con la quale arrivano dalla strada, oltre al motore.

L'approccio al WorldSBK: “La R1 non c'entra nulla con la R9”

Credi che questa formula del WorldSSP sia propedeutico al salto nel WorldSBK?

Non sono un fan della categoria Next Gen: moto di diverse cilindrate non dovrebbero correre nella stessa classe. Trovare un bilanciamento totale è impossibile, mentre con le vecchie 600cc bastava avere la moto migliore. Ora, con l'apertura della centralina, da un weekend all'altro può cambiare tutto quanto. Moto di cilindrata più grande possono aiutare ad un eventuale salto di categoria verso il WorldSBK, ma personalmente non credo che abbia particolare effetto su di me.

Come hai trovato la R1?

Non c'entra nulla con la R9: è una moto parecchio diversa, così come tutte le Superbike. Fortunatamente, durante tutta la mia carriera sono stato in grado di adattarmi senza grossi problemi alle moto nuove. Non ho trovato grosse difficoltà ad adattarmi alla R1, ma è una moto troppo diversa rispetto alla R9 che guido ora: ogni moto è a sé.

Un 2025 da mattatore: “Guardo solo me stesso”

A Most non sei salito sul podio, ma hai comunque guadagnato in campionato: un'occasione persa?

Era dal 2023 che facevo un podio ad ogni weekend, quindi Most ha rappresentato un colpo basso. Non mi piace pensare di aver comunque guadagnato sugli avversari, piuttosto non sono riuscito a massimizzare il mio potenziale. Portare a casa una caduta ed un sesto posto non mi soddisfa: cerco di guardare solo me stesso, non ho fatto il massimo.

Tu, come diversi altri, siete passati dal Motomondiale al paddock delle derivate: ti aspettavi Adrián Huertas così in difficoltà?

Le due categorie sono veramente diverse, anche se ora rispetto al passato si sono avvicinate perché Pirelli è lo stesso fornitore di pneumatici. Non sono sorpreso del suo rendimento. Quando ho corso con la Moto2 lo scorso anno ho trovato una moto decisamente migliorata rispetto a quanto ricordassi: hanno sistemato i problemi con motore e cambio, poi quest'anno hanno fatto un ulteriore passo in avanti con la frizione STM. Le gomme, però, rimangono il cambiamento più grande: alla fine sono loro che tengono i piloti incollati a terra.

Domanda secca: salto di categoria o mondiale WorldSSP?

Il mondiale quest'anno: voglio diventare campione del mondo, è un obiettivo che inseguo da tutta la vita.

Ringraziamo Stefano Manzi e Ten Kate Racing per aver reso possibile questa intervista.

Da Misano - Valentino Aggio