AlphaTauri ha salvato la sua stagione solo nel finale: 4 arrivi a punti nelle ultime 5 gare ne hanno risollevato una classifica altrimenti deficitaria. E sarebbe stato settimo posto nei Costruttori, se Tsunoda non avesse fatto il kamikaze a Città del Messico.

Avete presente quando a scuola ci si riduceva nel finale a studiare per ottenere il 6 di media in quelle materie dove si era carenti? Ecco, il 2023 dell’AlphaTauri è andato esattamente così. Una stagione nata male, proseguita peggio e salvata solo alla fine con 20 punti fatti nelle ultime 5 gare che le hanno permesso di lasciare alla Haas l’ultimo posto tra i Costruttori e di arrivare a tre lunghezze dalla Williams.

TSUNODA CAPOCLASSE

Al terzo anno – e persa la guida spirituale di Pierre Gasly – Yuki Tsunoda si è preso il ruolo di capoclasse a Faenza. Se dall’altra parte del box si sono visti, in alternanza, Nyck de Vries, Liam Lawson e Daniel Ricciardo, Tsunoda è stato il faro del team. Il giapponese ha conquistato 17 punti e ha messo in mostra una serie di ottime prestazioni che ne hanno certificato la crescita. In particolare, la prima parte di stagione, con i punti conquistati in Australia e Azerbaijan, quando la AT04 era la peggiore vettura della griglia, è stata importante per Tsunoda e per la sua riconferma nel 2024. Certo, se in Messico Tsunoda non avesse deciso di giocare agli autoscontri con Oscar Piastri mentre era in lotta per dei punti importanti, avremmo parlato di un’AlphaTauri settima tra i Costruttori. Ma concediamogli ancora qualche momento di follia sportiva: il classe 2000 sta crescendo comunque bene. VOTO – 7

IL GIOCO DEL SEDILE: QUANTA INSTABILITÀ VICINO A YUKI

Dentro De Vries, fuori De Vries, dentro Ricciardo, fuori Ricciardo, dentro Lawson, fuori Lawson, dentro Ricciardo. In un plot twist degno dei migliori film di Hitchcock, al fianco di Tsunoda si è scatenato un vero e proprio gioco della sedia. Uscito De Vries dopo la Gran Bretagna, a 10 anni di distanza Faenza ha riaccolto Daniel Ricciardo per due gare, prima dell’infortunio di Zandvoort. Il KO dell’australiano ha fatto scoprire alla Formula 1 Liam Lawson, le cui prestazioni sono state da subito estremamente convincenti. Così come convincente è stato il rientro di Ricciardo, capace di qualificarsi quarto in Messico e di chiudere settimo per regalare al team sei punti fondamentali. L’azzardo del licenziamento di De Vries ha pagato e nel 2024 per il team di Faenza l’esperienza di Ricciardo sarà importantissima per cercare di avvicinarsi ai team di centro gruppo. DE VRIES, VOTO – 4; LAWSON, VOTO – 7; RICCIARDO, VOTO - 6,5

L’UPGRADE CHE CAMBIARE LA CLASSIFICA FA

20 punti nelle ultime 5 gare e un salto dal decimo all’ottavo posto tra i Costruttori. AlphaTauri salva nel finale una stagione da incubo grazie a “un aggiornamento significativo”, come l’ha descritto Daniel Ricciardo. Aggiornamento che è da identificare in una nuova sospensione posteriore – nel dettaglio, la stessa della RB19 – che, unita ad altre modifiche, ha permesso alla AT04 di ritrovare competitività in un momento chiave del Mondiale. Novità che va nell’ottica di una maggiore collaborazione tra Red Bull e il team junior, che nel 2024 abbandonerà anche la denominazione AlphaTauri. Per la prossima stagione bisognerà stare attenti anche a Tsunoda e Ricciardo. VOTO – 5,5

Mattia Fundarò

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