F1 LIVE 🔴 GP Brasile 2025 - Gara

Credits. Lamborghini
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Davanti a 10.000 spettatori accorsi nella sola giornata di domenica, Hampus Eriksson e Danny Formal si sono laureati a Misano campioni delle Lamborghini World Finals 2025. Il binomio del Wayne Taylor Racing ha conquistato il titolo Pro grazie ad un quinto posto e alla vittoria messa a segno nella seconda e conclusiva gara del weekend, riportando al successo il team americano dopo otto anni (l'ultima affermazione risaliva al 2017).

Nella Pro-Am il successo è andato all'equipaggio ART-Line formato da Shota Abkhazava e Egor Orudzhev, quest'ultimo campione Pro 2024 a Jerez de la Frontera. Secondo titolo anche per Abkhazava, che nel 2023 si era imposto a Vallelunga nella Lamborghini Cup.

Un fine settimana perfetto per Massimo Ciglia e Pietro Perolini, che dopo avere conquistato il titolo europeo della classe Am hanno concesso il bis nelle Lamborghini World Finals, centrando con i colori dell'Oregon Team due vittorie su due e portando a casa tutto. Stesso discorso per Karim Ojjeh (Rexal Villorba Corse), che ha raddoppiato il titolo continentale andando a segno nella Lamborghini Cup.

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Eriksson/Formal riportano il titolo in America

Al pronti-via Danny Formal si invola al comando dalla pole. Will Bamber guadagna subito due posizioni e sfila secondo davanti a Paul Levet e Enzo Geraci. Nella Pro-Am va davanti Luca Segù, decimo assoluto. Secondo, ma più distanziato, Miloš Pavlović. Tutto rimane invariato fino ai pit-stop. Dopo le soste al comando, con la vettura della TR3 Racing, risale Elias de la Torre, che dopo avere dato il cambio a Bamber riesce a resistere agli attacchi di Hampus Eriksson, il quale è subentrato a Formal. Terzo è Adam Putera, che nel frattempo ha preso il posto di Levet. Egor Orudzhev prende invece il comando della Pro-Am davanti a Frederik Schandorff. A 11 minuti dallo scadere del tempo entra in pista la safety car per consentire di rimuovere da una posizione pericolosa la Lamborghini Huracán Super Trofeo EVO2 di Guido Luchetti, rimasta ferma lungo il tracciato. Si riparte, con le prime posizioni assolute che rimangono immutate. Cambio di guardia invece nella Pro-Am, con Schandorff che supera Orudzhev e si porta in testa, mentre Chris Van der Drift occupa il terzo posto. Ma è la lotta a tre per il primato tra de la Torre, Eriksson e Putera, tutti raccolti in meno di nove decimi, a tenere alta l'attenzione nei due giri conclusivi. Ed è proprio nella tornata finale che Putera riesce ad avere la meglio, balzando davanti a de la Torre e tagliando per primo il traguardo, ma dopo un contatto con lo stesso Eriksson che precipita inesorabilmente settimo. Un contatto che costa al pilota malese del team VSR cinque secondi di penalità che lo fanno retrocedere secondo. La vittoria va quindi a Bamber-de la Torre, mentre Geraci e Josef Knopp concludono terzi. Nella Pro-Am il successo va all'equipaggio della ART-Line formato da Orudzhev e Shota Abkhazava. Secondo posto di Van der Drift e Todd Kingsford davanti al duo Georgi Dimitrov-Stéphane Guerin.

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Invariate al via di Gara 2 le prime tre posizioni della griglia, con Frederik Schandorff che sfila primo seguito da Brendon Leitch e Egor Orudzhev, mentre Patrik Fraboni supera Georgi Dimitrov e risale quarto, nonché primo della classe Pro. Ma una carambola in cui rimangono coinvolti Josef Knopp e Changwoo Lee rende immediatamente necessario l'intervento della safety car. Un solo giro di neutralizzazione e si riparte. Davanti a tutti si conferma Schandorff. Più indietro Jonathan Cecotto e Benedetto Strignano (quinto e sesto assoluto) occupano la seconda e terza posizione della Pro. Adam Putera finisce in testacoda, protagonista di un contatto con Anthony Pretorius, e in seguito viene penalizzato di cinque secondi per track limits. Prima delle soste Cecotto supera Fraboni e si porta al comando nella propria classe. Dopo i cambi Adrian Lewandowski, subentrato a Schandorff, si conferma in testa con dieci secondi di vantaggio nei confronti di Gavin Huang, leader della Pro dopo avere preso il posto di Cecotto, a sua volta seguito da Danny Formal; il pilota costaricano del Wayne Taylor Racing riesce a cancellare il gap che lo separa da Lewandowski e si porta primo assoluto, andando a vincere e conquistando il titolo assieme a Eriksson. A Lewandowski (secondo) va il successo nella Pro-Am in cui Shota Abkhazava centra il secondo posto, laureandosi assieme a Egor Orudzhev campione. Terzo assoluto e secondo della Pro, Benedetto Strignano.

Ciglia/Perolini a segno in AM

Subito problemi in Gara 1 per il poleman Stéphane Tribaudini, costretto a mettersi di lato prima del via. Ne approfitta Pietro Perolini, che dalla prima fila si porta al comando seguito da Paolo Biglieri e Donovan Privitelio, quest'ultimo leader della Lamborghini Cup. Nella stessa classe Karim Ojjeh si porta secondo, risalendo settimo assoluto. Intanto Perolini allunga il passo, portando a oltre sette secondi il suo vantaggio nei confronti di Biglieri. A 20 minuti e 58 secondi dal termine il pilota dell'Oregon Team effettua il suo pit-stop, lasciando il volante a Massimo Ciglia che torna in pista sempre primo. Dietro di lui si conferma Biglieri, mentre Luciano Privitelio (salito in macchina al posto del figlio Donovan) scivola progressivamente dietro e nelle battute conclusive viene anche superato da Ojjeh, il quale diventa leader della Lamborghini Cup per rimanerci fino al traguardo, con Holger Harmsen che chiude terzo. La vittoria assoluta e di classe Am va a Perolini e Ciglia. Appena dietro Biglieri; più distanziato e terzo il canadese Dean Neuls.

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Al via di Gara 2 è Stéphane Lemeret a guidare il plotone dalla pole, prendendo subito un buon margine di vantaggio nei confronti di Paolo Biglieri, a sua volta tallonato da Massimo Ciglia. Ottavo e primo della Lamborghini Cup si conferma Karim Ojjeh, più veloce nella propria classe al termine delle qualifiche, alle prese con Rocky Bolduc. Al secondo giro Gabriel Holguin vola fuori pista, coinvolgendo anche l'incolpevole Philip Tang e chiamando in causa la safety car. Alla ripartenza Lemeret sfila sempre davanti, mentre Ojjeh consolida il suo primato nella Lamborghini Cup. All'apertura della finestra dei pit-stop Ciglia è tra i primi a effettuare la sosta, lasciando la propria vettura a Pietro Perolini. Dopo i cambi Adrian Lewandowski è terzo, mentre Biglieri scivola quarto. Al comando c'è Rodrigue Gillion, salito sulla vettura del team CMR al posto di Lemeret. Tutto immutato in testa alla Lamborghini Cup, che vede sempre Ojjeh fare il ritmo, mentre Holger Harmsen scavalca Bolduc per risalire in seconda posizione. A 15 minuti dal termine Perolini si porta in testa superando Gillion, che gradualmente precipita quinto e poi viene penalizzato di cinque secondi per track limits. Secondo si porta Lewandowski, seguito sempre da Biglieri. A nove minuti dalla fine un'altra neutralizzazione, per rimuovere da bordo pista la vettura di Dean Neuls che aveva avuto un contatto con Seweryn Mazur. Due giri e poi ancora una ripartenza, con Lewandowski che tampona Perolini. I due riescono a mantenere tuttavia i primi due posti, con la vettura del polacco danneggiata nella parte anteriore e che gli costa la bandiera nera. Ne approfitta Stéphane Tribaudini, che al penultimo giro supera Biglieri e si porta secondo alle spalle di Perolini, primo al traguardo e campione Am assieme a Ciglia. Terzo in extremis taglia il traguardo Antoine Comeau (autore del sorpasso finale su Biglieri), penalizzato però per track limits e retrocesso nuovamente quarto. Ojjeh domina invece nella Lamborghini Cup e conquista la corona. Alle sue spalle chiudono Donovan e Luciano Privitelio, mentre Bolduc è terzo.

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Putera campione 2025 Lamborghini Super Trofeo Europe

Nella prima delle due gare, dalla pole Enzo Geraci arriva lungo in fondo al rettilineo e perde una posizione a vantaggio di Paul Levet che balza in testa. Terzo è Amaury Bonduel, a sua volta tallonato da Giacomo Pedrini e Nicolas Stati. Sesto e primo della Pro-Am sfila Luca Segù. Nona posizione per Pietro Perolini, che subentra leader della Am, mentre Stéphane Tribaudini (in qualifica il più veloce nella stessa classe) scivola alle sue spalle. Il primo del gruppo di testa a effettuare la sosta è Bonduel, che lascia il volante ad Andrea Fontana. Il giro dopo è il turno di Levet e Geraci. Dopo i pit-stop Adam Putera mantiene la prima posizione con la vettura della VSR. Dietro di lui Fontana e Brendon Leitch, mentre Josef Knopp scivola quarto. Massimo Ciglia, salito in macchina al posto di Perolini, rimane leader della Am davanti a Piergiacomo Randazzo, che ha rilevato a sua volta Tribaudini. Poi il sorpasso di Leitch su Putera, con il neozelandese del team Leipert Motorsport che passa così al comando ma viene penalizzato di cinque secondi per un contatto iniziale. Cinque secondi di penalità anche per Knopp, a causa di un ulteriore precedente contatto tra Geraci e Fred Roberts. Leitch però allunga e taglia il traguardo con un margine di oltre sei secondi su Putera, distacco che gli consente di mantenere la leadership. Nella Pro-Am alla fine il successo va a Frederik Schandorff e Andrzej Lewandowski, ottavi assoluti. Quarto successo della stagione per Ciglia e Perolini, che balzano in testa alla classifica davanti a Randazzo e Tribaudini, quarti nella stessa classe. Donovan e Luciano Privitelio si impongono con la Rexal Villorba Corse nella Lamborghini Cup, dopo una volata finale con il compagno di squadra Karim Ojjeh che, grazie al punto della pole conquistato al termine del primo turno di prove ufficiali, conquista matematicamente il titolo.

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In pole in Gara 2 c'è Brendon Leitch, che al pronti-via si invola al comando. Dietro di lui Frederik Schandorff, primo della Pro-Am, a sua volta tallonato da Egor Orudzhev. Stéphane Lemeret guida il plotone nella classe Am, subito seguito da Paolo Biglieri. Decimo e undicesimo assoluto sfilano nell'ordine Adam Putera e Josef Knopp, in lotta per il titolo Pro. Davanti a loro Guido Luchetti e Andrea Fontana, quest'ultimo penalizzato in seguito di cinque secondi per track limits. Stessa penalità inflitta a Benedetto Stringano (in quel momento sesto) e allo stesso Putera, che è tra i primi a effettuare la sosta venendo rilevato da Paul Levet. Quasi contemporaneamente si ferma ai box anche Knopp. Dopo i pit-stop al comando c'è Nicolas Stati, che nel frattempo ha preso il posto di Leitch, mentre Andrzej Lewandowski eredita in seconda posizione da Schandorff la vettura del team ASR. Sulla Lamborghini numero 36 dell'Oregon Team sale invece Enzo Geraci, che ha la meglio su Levet. Un testa a testa che vale anche la corona della Pro e che si conclude con il pilota del team VSR settimo nella propria classe e il suo compagno Putera definitivamente campione. Nella Am si porta in testa Stéphane Tribaudini, ma a pochi minuti dallo scadere del tempo Pietro Perolini riesce a risalire secondo, conquistando così per un solo punto il titolo di classe assieme a Ciglia. A conquistare l'ultimo successo assoluto della stagione sono Leitch e Stati. Secondo posto di Giacomo Pedrini e Patrik Fraboni, che precedono a loro volta Andrzej Lewandowski, a segno nella Pro-Am insieme a Schandorff, e Guido Luchetti.

Adam Putera (VSR, campione Pro): 

All’inizio della stagione sapevo di essere probabilmente il pilota con meno esperienza in Europa e forse non abbiamo avuto per tutto l'anno il passo migliore. Ma abbiamo sfruttato al massimo ogni gara e occasione, imparando il più possibile, e alla fine questo ha dato i suoi frutti".

 

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Subito fuori dai giochi in Gara 1 Jonathan Cecotto, che si avviava dalla prima fila ed è costretto ad arrestarsi lungo la pista durante il giro di allineamento. In partenza il poleman Nicolas Stati scivola quarto, mentre Alex Denning si porta al comando seguito nell'ordine da Ethan Brown e Kang Ling, primo della Pro-Am. Umar Abdullah risale decimo e si conferma leader della Lamborghini Cup, mentre davanti a tutti nella classe Am c'è Eng Peng Goh. Denning nel frattempo riesce a costruire un buon margine di vantaggio e, dopo le soste, il suo compagno Chio Hon Leong rimane saldamente leader con la vettura della SJM Theodore Racing. Due posizioni guadagnate per Stati, che si porta secondo davanti a Jacob Riegel, il quale ha rilevato Brown sulla Lamborghini Huracán Super Trofeo EVO2 della Leipert Motorsport. Cambio di guardia nella Pro-Am, con Chris van der Drift che balza in testa dopo aver preso il posto di Todd Kingsford. Tutto praticamente invariato al traguardo, con Leong sempre davanti a tutti e Stati distanziato di oltre nove secondi. Terzo assoluto è van der Drift, a segno nella propria classe. Donghui Li si impone invece nella classe Am. Grazie al secondo posto Suttiluck Buncharoen si laurea campione. Vittoria numero sette nella Lamborghini Cup per Supachai Weeraborwornpong.

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Con il solo titolo Pro-Am ancora da assegnare, Gara 2 della serie asiatica vede subito Brendon Leitch passare al comando, avendo la meglio alla prima curva nei confronti del poleman Chris van der Drift. Terzo è Hon Chio Leong, in testa alla classe Pro. Nel corso del primo giro un contatto nelle retrovie chiama però in causa la safety car. Un solo giro di neutralizzazione e si riparte. Tutto rimane invariato nelle posizioni di testa, fino a poco prima dell'apertura della finestra dei pit-stop, quando Leitch finisce per girarsi in seguito a un contatto con lo stesso van der Drift, penalizzato in seguito di dieci secondi. Dopo le soste al comando balza Alex Denning, che però viene passato da Jonathan Cecotto. Ma i due nei minuti finali si invertono nuovamente le posizioni, con Denning che assieme a Leong va così a prendersi la sua ottava vittoria della stagione. Terzo conclude Nicolas Stati.

Eriksson/Formal regnano in North America con WTR

Danny Formal conquista la sua quinta pole della stagione e inaugura la prima gara del weekend portandosi in testa, mentre Will Bamber (avviatosi dalla prima fila) scivola quarto. Nick Persing viceversa risale subito tre posizioni e sfila secondo; dietro di lui Nico Jamin, leader della Pro-Am. Formal mantiene un piccolo vantaggio nei confronti di Persing, che tuttavia viene penalizzato di dieci secondi per un contatto di cui si rende protagonista con lo stesso Jamin. Questo permette a Elias de la Torre, subentrato nel corso dei pit-stop a Bamber, di portarsi secondo lanciandosi all'inseguimento di Eriksson. Ma lo svedese, che nel frattempo ha rilevato Formal alla guida della vettura del Wayne Taylor Racing, riesce a mantenere un ritmo elevato e a conquistare la centesima vittoria per la squadra americana nel monomarca Lamborghini, assicurandosi assieme al suo compagno il titolo della classe Pro con una gara d’anticipo. Secondo posto per de la Torre; poi la coppia Keawn Tandon-Al Morey. Sesto posto e primo della Pro-Am per Conrad Geis e Jason Hart, che guadagnano qualche punticino nei confronti dei capoclassifica Darius Trinka e Tadas Karlinskas. Terzo successo consecutivo di Mateo Siderman nella classe Am, mentre Rocky T Bolduc si impone nella Lamborghini Cup.

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Con il titolo Pro già assegnato il giorno precedente, in Gara 2 l'attenzione si sposta sulle altre classi. Nella Pro-Am Tadas Karlinskas e Darius Trinka si presentano all'ultima gara della stagione con un vantaggio di soli tre punti su Conrad Geis e Jason Hart. Trinka prende subito il comando delle operazioni, mantenendo la leadership fino all'apertura della finestra dei pit-stop. Grazie a un primo stint consistente, Geis lascia la sua vettura a Hart in terza posizione, con quest'ultimo che raggiunge in seguito Karlinskas e lo passa alla curva 8 quando mancano circa 12 minuti dal termine. A due giri dalla fine un ulteriore sorpasso di Nico Jamin nei confronti di Karlinskas, che così perde la posizione e il titolo. Volata a tre invece nella Am, che vede emergere Glenn McGee e Graham Doyle grazie al secondo posto. L'ultimo acuto è di Lindsay Brewer e Jem Hepworth, che conquistano il loro secondo successo della stagione. Successo nella Pro di Nick Persing, che beneficia della penalità per track limits che retrocede terzi Enzo Geraci e Colin Queen. Formal e Eriksson chiudono secondi.