FX Racing Weekend | Paddock Walk Varano - 31/5/2025

Credits: Scuderia Ferrari HP / X.com
Credits: Scuderia Ferrari HP / X.com

La prima giornata del weekend di gara del GP Spagna di Formula 1 si è chiusa con una Ferrari molto enigmatica: se la prima sessione di prove libere ha messo in mostra una Rossa sorprendentemente competitiva sul passo gara, la seconda sessione del pomeriggio ha riportato il Cavallino Rampante sulla terra, con un andamento al di sotto delle aspettative per Charles Leclerc e Lewis Hamilton e delle indicazioni per niente chiare sulle aspettative per Barcellona.

Il Cavallino parte bene nelle FP1...

Tra il pacchetto di aggiornamenti portato da Loic Serra e il debutto della TD018 per quanto riguarda la flessibilità dell’ala anteriore, le prove libere rappresentano mai come ora uno snodo cruciale per accumulare più dati possibili sulla SF-25. La giornata di venerdì appena conclusasi, però, porta con sé molte incertezze dentro la Scuderia di Maranello per la preparazione e lo sviluppo di una monoposto che ha mostrato le classiche due facce della stessa medaglia.

La prima è rappresentata da una FP1 in cui le due Rosse sono state veloci e costanti sui tempi, con Lewis Hamilton che ha concluso terzo e Charles Leclerc quarto con i rispettivi 1:14.096 e 1:14.238 con le gomme Soft. Sulla stessa mescola, poi, la simulazione passo gara di Leclerc ha mostrato una grande competitività della SF-25, capace di girare anche sotto l’1:20 dietro solamente a Verstappen, mentre Hamilton, con la gomma Hard, si è assestato attorno al 20 medio per confermarsi tra i primi.

Lewis Hamilton Ferrari F1 GP Spagna 2025
Credits: Scuderia Ferrari HP / X.com

...ma non si migliora nelle FP2

Le speranze dei Tifosi, però, sono state spente sul nascere dopo una FP2 che ha svelato la seconda faccia della Ferrari di quest’anno. Sul giro secco sono tornati i limiti della SF-25 sulla gomma Soft visti già nelle gare precedenti, con Charles Leclerc che non è andato oltre il quinto tempo in 1:13.260, mentre Lewis Hamilton ha finito addirittura in 11a posizione con un 1:13.533.

Anche sul passo gara è emerso un peggioramento, o meglio uno “stallo”: con le Medium usate ad inizio sessione, sia Charles che Lewis hanno girato attorno al 20 e mezzo prendendo diversi decimi al giro dalle McLaren e da Verstappen. Meglio l’andamento con le Soft, anche se il degrado mostrato dopo pochi giri non concede molte possibilità di utilizzo della mescola per Leclerc e Hamilton. Entrambi i piloti, poi, hanno avuto difficoltà a governare la macchina in varie curve, con l'immancabile team radio di un Lewis frustato: “La macchina è inguidabile”

Ferrari, cosa rimane dopo il venerdì?

Ora, dove lascia tutto ciò per il resto del weekend di Barcellona? Da una parte appare una Ferrari che fa fatica a trovare il suo range di prestazioni ideali con una FP1 ottima e una FP2 quasi disastrosa, soprattutto dal punto di vista della simulazione di qualifica. Il distacco subito dalle McLaren e da Verstappen, poi, dovrebbero togliere Leclerc e Hamilton fuori dall’equazione per le prime posizioni, specie con il ritorno dei canonici problemi di setup e dell’altezza da terra (soprattutto dal lato di Lewis).

Dall’altra però, le simulazioni di passo gara non sono tutte da buttare. Dopo le McLaren e Verstappen, infatti, c’è la Ferrari davanti alla Mercedes e tutti, chi più e chi meno, ha sofferto con il degrado delle gomme sotto le alte temperature di Barcellona. Alla fine, i 121 giri messi a referto dalle Rosse senza alcun problema in questo venerdì rovente saranno fondamentali per il Cavallino nel tentare di comprendere l’effettiva efficacia degli aggiornamenti e risolvere i vari problemi di setup, o perlomeno a dare una prima direzione per eventuali futuri sviluppi in quel di Maranello.

Inutile dirlo: la giornata di sabato ci dirà molto di più sul ruolo che la Ferrari potrebbe avere per il GP Spagna e, probabilmente, per gran parte della stagione di Formula 1.

Andrea Mattavelli