Come apparso inevitabile, vista l'emergenza maltempo presente in Emilia Romagna, il GP di Formula 1 che si sarebbe dovuto disputare a Imola questo weekend è stato annullato. Sulla possibilità di recuperare l'evento in futuro si è espresso Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI e vicepresidente FIA, il quale ha parlato in maniera sibillina del 2026 come data plausibile.

Le parole di Sticchi Damiani

Subito dopo l'ufficialità della cancellazione, Sticchi Damiani ha rilasciato una breve ma significativa dichiarazione all'agenzia LaPresse, sottolineando: "Al 99% questa edizione si recupererà nel 2026, dopo la proroga del contratto".

Nel corso del pomeriggio è poi uscita una nota ufficiale da parte di ACI: “Sono profondamente addolorato per quanto sta accadendo in Emilia Romagna – ha commentato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani – la cancellazione era inevitabile di fronte a una situazione così drammatica. Vista la complessità del calendario, è ragionevole immaginare che l’edizione 2023 venga disputata nel 2026. Ma in questo momento non è certo una priorità”.

Nelle ultime ore si sarebbe infatti tentato un recupero della gara dopo Barcellona - francamente impossibile per le tempistiche - o in estate. Quest'ultima ipotesi, però, comporterebbe l’accorciamento dell’obbligatoria pausa estiva; perciò, a meno di cambiamenti in corso d’opera, dovremo rivedere una gara a Imola solo nel 2024. E allora perché il presidente ACI menziona il 2026?

Momento delicato del motorsport tricolore

Il contratto stipulato tra F1 e Imola prevede al momento la disputa di altre due edizioni, quindi fino al 2025. Difficile dire, ora come ora, se l'eventuale proroga del 2026 risulterà annuale, proprio per recuperare questo evento non disputato, oppure se farà parte di un rinnovo con un termine maggiore.

Nelle scorse settimane, però, Sticchi Damiani si era detto pessimista sulle possibilità di tenere due GP italiani dopo questa scadenza. “Se vogliamo stare al passo con la Formula 1 – ha spiegato il presidente ACI – dobbiamo evolverci. La sfida è quella di andare oltre il 2025, ma dobbiamo avere a disposizione ciò che serve per poterla affrontare. L’anno scorso abbiamo investito 44 milioni per il GP, che è andato molto bene, ma abbiamo comunque perso dei soldi a causa degli elevati costi di gestione indipendenti dal gran premio. Adesso siamo in difficoltà con il budget e non possiamo essere lasciati soli in questa sfida”.

Abbiamo assunto degli impegni che non ci consentono di derogare”, aveva evidenziato Sticchi Damiani, anticipando che il motorsport tricolore si trova davanti a “un passaggio delicato: se falliremo, il rischio di perdere i Gran Premi sarà molto alto“. La netta sensazione è che l'autodromo di Imola sia più avanti nei lavori di ammodernamento rispetto a Monza, anche grazie alle differenti modifiche da apportare ed agli interventi effettuati nelle scorse settimane.

Ecco perciò che la cancellazione della gara assume un peso importante considerando i ritorni economici della manifestazione, che sicuramente avrebbero giovato alle casse. Si parla infatti di un introito di circa 140 milioni di euro. Imola con ogni probabilità dovrà guardare al 2024 e il 2025 per potersi garantire un futuro in Formula 1, con l'auspicio che il traguardo indicato da Sticchi Damiani non rimanga soltanto una chimera.

Anna Botton