Credits: Ferrari Media Centre
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Robert Kubica ce l'ha fatta. Lui, Phil Hanson e Yifei Ye hanno conquistato con merito la 93^ edizione della 24 ore di Le Mans regalando alla Ferrari la terza vittoria consecutiva sul Circuit de la Sarthe con il terzo equipaggio diverso, viste le vittorie della #51 e della #50 nelle due edizioni precedenti. Ferrari vince con la vettura gestita da AF Corse e porta a casa anche la quarta vittoria stagionale di fila su quattro appuntamenti che certificano il dominio della 499P sul resto della concorrenza.

La chiusura di un cerchio

In particolare per Kubica è un successo speciale che chiude un cerchio che si era aperto 14 anni fa con il terribile incidente al Rally di Andora. Il 6 febbraio del 2011 Kubica aveva rischiato la vita, perdendo parzialmente mobilità al braccio destro, con limitazioni alle quali tutt'ora il polacco deve far fronte, e soprattutto aveva dovuto mettere in pausa una carriera che lo stava vedendo protagonista in Formula 1 e a un passo dall'approdo in Ferrari nel 2012. Proprio quella Ferrari che oggi, a 40 anni e dopo innumerevoli esperienze, lo ha portato al successo. Kubica era tornato a correre due anni dopo l'incidente, cimentandosi in Europeo e Mondiale Rally, nella GT e poi tornando quella F1 mai dimenticata dove ha approcciato il rientro tra 2017 e 2018 con sporadici test privati prima del ritorno come titolare nel 2019 con la Williams - per la quale conquistò l'unico punto stagionale del team ad Hockenheim. 

Un ultimo saluto a una categoria che tanto gli aveva promesso e che poco gli aveva restituito prima di passare full-time in Endurance per correre tra ELMS e WEC. Proprio nel WEC Kubica, affiancato da Louis Délétraz e da Yifei Ye, sfiorò il successo di classe a Le Mans subito nel 2021, perso per un problema tecnico giunto all'ultimo giro mentre erano al comando della corsa. Stesso destino sia nel ‘22 sia nel ’23, quando chiuse secondo, prima del ritiro dello scorso anno al debutto con la #83 di AF Corse. Oggi, il riscatto e un successo che significa tanto e che gli consente di unirsi a Fernando Alonso come unici piloti ad aver vinto una gara di F1 e la 24 ore di Le Mans in questo secolo. Proprio quell'Alonso che nel 2012 poteva diventare suo compagno di squadra in Ferrari.

Il recupero, le polemiche via radio e la vittoria finale

La #83 di AF Corse ha dovuto faticare per imporsi nella gerarchia delle Ferrari nel corso di questa 24 ore, visto che a più riprese il muretto box aveva chiesto all'equipaggio formato da Kubica/Hanson/Ye di lasciare spazio (o di non superare) le due vetture del team ufficiale, anche per la rabbia di Kubica stesso che nel corso della gara non si era trattenuto né via radio né nelle interviste, dove il polacco si era limitato a dire come ci fossero cose delle quali non ha voluto parlare, alludendo a possibili ordini di scuderia.

Scattata dalla 13^ posizione, la #83 in colorazione Giallo Modena gestita dal team di Amato Ferrari ha risalito la classifica ritrovandosi nelle posizioni di testa già dopo 4 ore di gara con un'ottima strategia, confermandosi per tutta la notte e superando anche un drive through mattutino per il mancato rispetto delle bandiere gialle. 

Sempre in lotta per la vittoria, è servito poi l'errore di Pier Guidi a 5h dalla fine per consegnare alla #83 la leadership della gara, da lì tenuta fino alla bandiera a scacchi che hanno consegnato a Kubica l'ingresso nella leggenda e consentendogli di diventare il primo polacco a vincere a Le Mans. Un successo che consegna a lui e Yifei Ye una chiusura di un altro cerchio aperto 4 anni fa con il ritiro all'ultimo giro e a Phil Hanson la prima vittoria con l'equipaggio privato della Ferrari. 

Vincere Le Mans è speciale, è una delle gare più dure, ci sono andato molto vicino qualche anno fa nella mia prima Le Mans in LMP2 quando l'abbiamo persa all'ultimo giro. Questa volta è andato tutto alla perfezione e vincere la classifica overall è ancora meglio. È stata una settimana lunga, abbiamo fatto tutto bene e siamo rimasti sempre concentrati, quando dovevamo spingere o quando dovevamo gestire la vettura e le gomme. Sono felice per me, per i miei compagni, per AF Corse e Ferrari: penso che non possa esserci uno scenario migliore di vincere 3 anni di fila con tre equipaggi diversi.

Mattia Fundarò