Credits: Mercedes AMG F1 Official website
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Tra le dieci squadre che animano il Circus della F1, quella che sicuramente rimpiangerà di meno il ciclo tecnico appena concluso è Mercedes. Il secondo posto ottenuto dal team di Brackley nel corso del 2025 non ha nascosto, ancora una volta, le difficoltà di una vettura caratterizzata dalle prestazioni altalenanti e troppo poco spesso in grado di portare i piloti a giocarsi qualcosa di importante. 

Secondi, ma con riserva

La stagione 2025 si è chiusa, in termini di classifica, in modo migliore rispetto a quanto visto negli anni scorsi. Il secondo posto finale, però, è quello che si potrebbe definire il target minimo da raggiungere, e qui bisogna dire che gli uomini di Toto Wolff hanno fatto un buon lavoro. Andando ad analizzare un po’ più nel dettaglio, però, appare evidente come ancora una volta il team di Brackley si sia trovato in difficoltà ad interpretare un regolamento che non è mai andato troppo a genio alle Frecce d’Argento. I quasi 400 punti di distacco dai dominatori assoluti di McLaren parlano chiaro, ed è altrettanto evidente come i demeriti altrui abbiano avuto un ruolo fondamentale nell’ottenimento del risultato. Red Bull ha giocato per tutta la stagione ad una punta sola, mentre Ferrari... ne abbiamo parlato diffusamente. 

Tutto sommato, la W16 ha mostrato di avere più o meno gli stessi pregi e gli stessi difetti delle sue progenitrici: veloce a tratti ma mai costante, con Russell e Antonelli spesso costretti a lottare contro un degrado gomme eccessivo. Due vittorie su ventiquattro gare, per un team come quello di Toto Wolff, sono troppo poche, e hanno confermato il trend visto a partire dal 2022. Ora, un dato è certo: nessuno, dalle parti di Brackley, rimpiangerà troppo il ciclo tecnico che ha visto il ritorno alla ribalta delle vetture ad effetto suolo. Ora si aprirà un capitolo totalmente nuovo, con Mercedes che è data da più parti come la favorita: staremo a vedere, la sfida è aperta. 

Voto: 7

Russell: la certezza del team seppur con qualche nube all’orizzonte

Credits: Mercedes AMG F1 Official website

Il 2025 è stato un anno particolare per George Russell. Il pilota di King’s Lynn si è trovato a tutti gli effetti a portare i galloni da capitano in pista e non solo, andando ad indirizzare lo sviluppo della vettura e degli aggiornamenti nel corso della stagione. Dopo la bandiera a scacchi di Abu Dhabi, George è risultato essere il primo degli umani, alle spalle dei tre che si sono giocati il titolo F1 fino alla fine. Sono stati 319 i punti totali accumulati nel corso del campionato, frutto di una miriade di piazzamenti a podio e di due vittorie ottenute di forza a Montreal e Singapore, in condizioni completamente diverse. Insomma, la stagione di Russell è stata certamente positiva, anche se qualche piccola nube all’orizzonte si è vista, inutile negarlo.

La convivenza con il giovane rookie, infatti, soprattutto nella seconda parte di stagione, ha iniziato ad essere forse meno semplice di quello che lo stesso inglese probabilmente si attendeva. Inoltre, la direzione impressa agli sviluppi sulla sospensione posteriore nella fase centrale del 2025, corrispondente in pratica alla parte europea della stagione, hanno dato ben pochi risultati, mentre il ritorno poi al vecchio schema ha ridato slancio al team. Situazione, questa, di cui l’inglese dovrà fare tesoro in vista di un 2026 che potrebbe essere cruciale per lui, soprattutto considerando che Mercedes è indicata da quasi tutti gli addetti ai lavori come la grande favorita alla quale tutti dovranno dare battaglia.

Voto: 8

Antonelli: velocità e maturazione, gli ingredienti che forgiano un futuro campione

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Era il più atteso tra i rookie, e già a partire dal suo esordio in Australia Andrea Kimi Antonelli ha avuto i riflettori puntati addosso da parte di tutti i media e non solo. L’arrivo a punti di Melbourne è stato sicuramente favoloso, così come la pole position ottenuta nella Sprint di Miami. Ma c’era da attendersi che la sua prima stagione da titolare in F1 sarebbe stata caratterizzata da tanti alti e bassi, e così è effettivamente stato. La parte europea, quella centrale, non è certo stata facile per lui, e l’errore di Spielberg, nel corso del primo passaggio, è stato forse il punto più basso. Sul finale di 2025, però, va sottolineato come Antonelli sia riuscito a mettere in seria difficoltà il team mate Russell, finendogli davanti in più di un’occasione, provocando l’evidente cambio di atteggiamento nei suoi confronti da parte dell’inglese. 

Sono stati 150 i punti totali accumulati da Antonelli nella sua prima stagione da titolare, solo sei in meno del suo predecessore Lewis Hamilton, alle prese con il naufragio Ferrari, e che gli sono valsi il settimo posto finale in classifica. Una base di partenza certamente ottima per il giovanissimo debuttante che tiene alto il Tricolore nel Circus, e che già alla sua seconda stagione potrebbe avere a tiro una grande chance di giocarsi qualcosa di importante. Se riuscirà a trovare quella costanza che gli è mancata nell’anno da rookie, la sensazione è che saranno in pochi a riuscire a mettergli le ruote davanti. 

Voto: 7,5

Nicola Saglia