Il duello per il secondo posto nel Mondiale tra Sergio Pérez e Lewis Hamilton ha in Las Vegas uno snodo cruciale: per entrambi, però, la rincorsa alla piazza d’onore nella classifica Piloti partirà da centro gruppo dopo l’eliminazione in Q2.

A Las Vegas il Mondiale potrebbe assegnare il secondo posto nella classifica Piloti: prosegue il duello tra Sergio Pérez e Lewis Hamilton, con il messicano che deve gestire 28 punti di vantaggio e sperare di arrivare ad Abu Dhabi a giochi fatti. Per l’inglese e il messicano, però, questo duello partirà nella serata americana da centro gruppo. Entrambi i piloti sono stati beffati dall’evoluzione che la pista ha avuto nel finale del Q2, con Pérez che non è tornato in pista nel finale e con Hamilton incapace di migliorarsi.

Pérez manca il Q3 per la nona volta nel 2023. Credits: Red Bull Content Pool

PÉREZ FERMO AI BOX CON TROPPO ANTICIPO

Fermo ai box con troppo anticipo, Sergio Pérez è stato escluso dal Q2 per 46 millesimi. Non una sorpresa – visto che è la nona volta che il messicano non entra in top-10 – ma comunque un intoppo visto che Verstappen ha chiuso terzo dietro alle Ferrari. Fregato da Sargeant e da Bottas, Pérez non ha nascosto che la sessione non sia stata delle migliori: “Per noi è stata una sessione pessima, già nel Q1 abbiamo dovuto fare dei compromessi sul nostro programma, in Q2 invece abbiamo finito un po’ troppo presto ed è stato un peccato non essere riusciti a ottenere il massimo dalla pista”, ha ammesso. “Mi sembrava che ci fosse almeno un decimo in più. È un peccato, adesso non possiamo farci nulla, dovremo concentrarci su domani sperando di risalire il gruppo, perché abbiamo una vettura veloce”. In ottica gara, Pérez dovrà cercare di partire bene dalla sesta fila e provare a superare subito Hamilton che gli parte davanti. Il tutto puntando sul passo gara dove Red Bull è sempre stata il riferimento e che anche ieri è sembrata la migliore - di poco - sulla Ferrari: Penso che il nostro obiettivo principale sia su domani, partiamo dodicesimi (undicesimi considerando la penalità di Sainz, ndr), dobbiamo capire e imparare da quello che si è visto ieri sulle gomme per capire dove migliorare per domani. Se ho il ritmo per farlo? Penso di si, siamo più forti rispetto alla qualifica”.

HAMILTON BEFFATO PER 28 MILLESIMI

Lewis Hamilton è stato anche lui beffato dall’evoluzione della pista che si è vista nel finale del Q2. Hamilton, che ha chiuso davanti a Pérez, per 28 millesimi di ritardo su Valtteri Bottas non è riuscito ad entrare in top-10. L’inglese approfitta della penalità di Sainz e scatterà proprio decimo, davanti a Pérez e a Sainz. Una magrissima consolazione per l’inglese, che scatterà così da una posizione di vantaggio rispetto al messicano. Obiettivo? Provare a ridurre il gap e portare ad Abu Dhabi il duello per la piazza d’onore nel Mondiale: “È stata una sessione terribile, ma ormai è andata così”, ha detto Hamilton. “È incredibile vedere le Williams così in alto. Io non avevo ritmo, le gomme non hanno lavorato correttamente per tutto il turno. Non è stato l’ideale, è stato un problema che ho avuto per diverso tempo. Pensavo di passare, la macchina aveva il potenziale per fare meglio”.

Sulla gara, Hamilton spera che il lavoro svolto a livello di setup possa permettergli di risalire il gruppo: “Per noi il weekend è iniziato con molto degrado, come per altri, abbiamo visto molto graining. Sarà interessante da vedere, ho fatto diverse modifiche alla vettura e spero che possano funzionare, ma non lo so”, ha concluso. “Ovviamente la pista sta migliorando e diventando più veloce, ma non così rapidamente come si possa pensare. Io non sono riuscito ad andare più veloce, a differenza di altri”.

Mattia Fundarò