© Atlassian Williams Racing
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La Williams è forse la squadra che, insieme alla Sauber, ne esce meglio da questa prima parte dell'anno. Dopo che negli ultimi anni aveva pascolato sul fondo della griglia, a volte con distacchi quasi imbarazzanti, il 2025 è stato l'anno della risalita: quinta nel mondiale costruttori, è diventata una presenza abituale in zona punti, potendo spesso lottare anche con Red Bull, Ferrari e Mercedes.

Williams, i frutti iniziano a vedersi

Il compito che si prospettava per James Vowles quando a inizio 2023 era diventato Team Principal della squadra era arduo: la Williams era in una crisi di risultati che perdurava dal 2018, e anche prima le cose non erano tanto migliori, con una sola vittoria conquistata da dopo il 2004. L'ingegnere inglese si è però rimboccato le maniche, cercando di risollevare una squadra indietro a livello economico, di strutture e di organizzazione interna. Dopo due anni i risultati iniziano a vedersi, perché alla pausa estiva i punti ottenuti sono 70: in Williams non se ne vedevano così tanti dopo 14 gare dal 2016 (all'epoca furono 111 dopo il GP d'Italia), e sono più di quanti ne siano stati raccolti nelle ultime tre stagioni complete.

Un altro colpo di Vowles è stato quello di portare alla corte di Grove Carlos Sainz, uscente dalla Ferrari nonché pezzo più pregiato della scorsa sessione di mercato. Dopo tre piloti paganti, l'esperienza dello spagnolo è certamente un toccasana per la squadra, che può essere decisiva per fare il passo in avanti che le mancava. L'unica cosa che manca è probabilmente un risultatone, come il podio della Sauber a Silverstone: ma vedendo come sono andate le prime 14 corse, non è neanche improbabile che accada.

Voto: 9

Albon, solido caposquadra

Williams
© Atlassian Williams Racing

Alla sua quarta stagione in Williams, Alex Albon sembra aver raggiunto la sua maturità agonistica. Ottavo in classifica piloti con 54 punti (solo 10 in meno del pilota Mercedes Antonelli), l'anglothailandese sta trascinando la squadra verso risultati che a Grove non si vedevano dallo scorso decennio. Nove arrivi a punti, con i migliori risultati corrispondenti a tre quinti posti conquistati a Melbourne, Miami e Imola, in condizioni in cui non è stato neanche così lontano dal podio e difendendosi bene dall'assalto dei top team. Certamente uno dei migliori di questa prima fase della stagione: non male per un pilota che sarebbe dovuto essere massacrato sportivamente da Sainz.

Voto: 9

Sainz, un po' in ombra

Williams
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A inizio anno aveva un po' faticato nel passaggio dalla Ferrari (dopo le prime gare disse addirittura di aver trovato una vettura diversa da quella provata nei test), e in alcuni casi anche la sfortuna c'ha messo un po' lo zampino, come ad esempio in Austria, quando non è riuscito a partire per un problema tecnico. Tuttavia, il confronto con Albon è nettamente a vantaggio del #23: lo spagnolo è quattordicesimo nel mondiale con 16 lunghezze, sei arrivi a punti più uno nella Sprint Race di Spa e due ottavi posti, a Jeddah e a Imola, come migliori risultati. Non bastano per un pilota del suo calibro e della sua esperienza, ma certamente saprà rifarsi nella seconda fase di stagione. Prima di allora, come si è solito dire, è rimandato a settembre.

Voto: 5