F1 | GP Miami: Piastri batte Norris, Ferrari assente
E’ Oscar Piastri a portare a casa la vittoria nel GP Miami di F1. L’australiano piazza la sua McLaren davanti al compagno di squadra Lando Norris ed alla Mercedes di George Russell

E’ Oscar Piastri a portare a casa la vittoria nel GP Miami di F1. L’australiano piazza la sua McLaren davanti al compagno di squadra Lando Norris ed alla Mercedes di George Russell, che chiude terzo. Assente invece la Ferrari, con Charles Leclerc settimo e Lewis Hamilton ottavo tra le polemiche.
Piastri vince su Norris, bene Russell
E’ Oscar Piastri ad aggiudicarsi la vittoria nel GP di Miami di F1, grazie ad una prestazione solida e senza sbavature. L’australiano ha approfittato della bagarre tra Verstappen e Norris al via per portarsi subito in seconda posizione e studiare il momento migliore per attaccare l’olandese, che di forza era riuscito a mantenere il comando della gara. Attacco che è arrivato dopo il decimo giro con il pilota McLaren bravo ad aspettare il momento giusto per attaccare Max, che di certo non gli ha reso vita facile come può confermare Lando Norris. Un Norris che a differenza del compagno ha patito la bagarre con Verstappen sia alla partenza, quando l’olandese lo ha mandato largo, e durante la gara quando il pilota McLaren le ha tentate tutte per superare la Red Bull, riuscendoci soltanto dopo diversi giri. Giri che sono stati fatali a Norris in ottica vittoria, in quanto il tempo perso con il quattro volte Campione del Mondo gli è sicuramente costato l’assalto alla vittoria.

Buon terzo posto per George Russell, che approfitta del pit-stop in regime di Virtual Safety Car per guadagnare la posizione ai danni di Verstappen, ed autore anche di una buona strategia che lo ha visto partire con la hard per poi effettuare il secondo stint con la medium. Strategia che gli ha fatto guadagnare secondi preziosi nella seconda parte di gara. Quarto un comunque straordinario Max Verstappen, che fa di tutto per vincere, ma che alla fine si è dovuto arrendere alla superiorità della McLaren nei confronti della sua Red Bull. L’olandese ha reso vita dura al duo papaya sia al via, come detto prima, ma anche nel corso della gara, quando ha mostrato la sua solita aggressività nel difendersi con Piastri prima e Norris dopo. Verstappen ancora una volta è andato ben oltre i limiti della sua monoposto, come spesso accade da un anno a questa parte.
Albon beffa Antonelli, Ferrari assente
Quinto un super Alex Albon, anche lui “baciato” dalla virtual safety car nel guadagnare la posizione su Kimi Antonelli, ma anche solido e veloce. Veloce come la Williams nell’ultimo periodo, e che oggi si è piazzata ancora una volta davanti alla Ferrari. Kimi Antonelli invece dopo una buona partenza che lo ha visto subito mettersi alle spalle di Max Verstappen, lasciando quasi intendere di poterlo attaccare, è stato lentamente “inghiottito” dalla McLaren prima e dalla Williams di Albon dopo, quando l’anglothailandese ha approfittato della Virtual per effettuare la sua sosta.
Settima e ottava posizione invece per le due Ferrari di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, mai competitivi per le posizioni che contano, ma anche nei confronti di avversari come la Haas prima e la Williams dopo, che in teoria dovrebbero essere prede facili. Invece la Rossa ha faticato e parecchio qui a Miami, non avendo il passo per giocarsela in tutto l'arco del weekend. Se poi aggiungiamo la “polemica” tra i due Ferrari su chi fosse più veloce e dovesse stare davanti per un settimo posto, allora possiamo capire come la situazione a Maranello sia parecchio complicata. Nono invece Carlos Sainz, che ha dato filo da torcere a Leclerc prima ed a Hamilton poi, e che chiude il weekend positivo degli uomini di Grove.
Chiude la top ten la Racing Bull di Hadjar che approfitta della penalità inflitta a Tsunoda per aver superato il limite della velocità nella pit-lane. Dodicesimo Ocon che mette la sua Haas davanti all’Alpine di Gasly e la Sauber di Hulkenberg. Chiudono la classifica le due Aston Martin di Stroll e Alonso, con l’asturiano che va in testacoda al ventesimo giro. Ritirati invece in ordine Lawson, Bortoleto, Bearman e Doohan. Di seguito la classifica:

Julian D’Agata