Credits: Williams Racing
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Nel giorno dell’ufficializzazione di Carlos Sainz a fine luglio del 2024, il team principal della Williams James Vowles aveva sottolineato come non dovessero esserci dubbi sulle ambizioni dello storico team inglese di tornare in posizioni migliori rispetto a quelle frequentate nelle ultime stagioni: al termine del 2025, le parole si sono convertite in fatti visto che la Williams ha chiuso quest’anno la sua miglior stagione degli ultimi 9 anni.

Il team: da fanalino di coda a migliore degli “altri”

A inizio anno Vowles aveva detto come dalla Williams ci fosse “molto da aspettarsi” e, per noi, tutti i torti il team principal del team inglese non li ha avuti. Già nei test invernali si era visto come la FW47 fosse un deciso passo avanti rispetto alla precedente che aveva ottenuto solamente 17 punti in stagione grazie al contributo di Albon e di Colapinto (tolto Sargeant che nelle apparizioni svolte fino all’Olanda non aveva chiuso a punti), capaci di andare a punti in sole 6 occasioni in tutta la stagione. Non solo la vettura però aveva fatto intravedere uno step. La “dichiarazione d’intenti” giunta con la firma di Sainz non è stata solo un gesto simbolico ma un atto deciso, perché l’arrivo dello spagnolo ha alzato il livello di tutta la squadra, capace di performare al meglio grazie a una stagione ben orchestrata a più livelli. Non è un caso che la FW47 abbia portato a casa 120 punti in più rispetto all’anno prima, con 21 piazzamenti a punti e due podi nella parte conclusiva della stagione. La stagione migliore dal 2016 (quando chiuse sempre quinta ma con un punto in più rispetto al ’25) ha rimesso Williams in carreggiata, con la speranza che a Grove il cambio di regolamento non comprometta il progetto pazzo di Vowles di riportare in vetta una delle squadre storiche della F1.
Voto: 7,5

Credits: Williams Racing
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Per Albon un grande passo avanti

Ormai punto fisso e riferimento della Williams, Alex Albon è stato autore della sua miglior stagione da quando è arrivato a Grove nel 2022, grazie a una vettura che lo ha supportato al meglio e a una prima parte di stagione estremamente competitiva. 70 dei suoi 73 punti sono arrivati infatti nei primi due terzi della stagione e a Monza, ultimo GP dove ha portato a casa una top-10, era addirittura in lotta per la settima posizione con un Kimi Antonelli che nel finale ha mostrato una crescita esponenziale con la Mercedes. L’anglo-thailandese è calato riuscendo a portare a casa solo un sesto posto nella Sprint di Austin e due piazzamenti ai margini della zona punti a Interlagos e Losail: forse un calo fisiologico per un team che aveva raccolto grandi risultati nella prima parte di stagione – come quattro quinti posti che sono stati i suoi migliori risultati stagionali -, che gli hanno permesso di mantenere stabilmente una posizione di alta classifica. L’ottavo posto in campionato è stato meritato per Albon, assieme a Sainz forse il miglior pilota degli “altri” in questa stagione.
Voto: 7

Credits: Williams Racing
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Sainz, tutto ciò che tocca diventa oro

Appiedato dalla Ferrari senza ancora essersi seduto sulla SF-24 è stato sicuramente complesso da digerire, ma Carlos Sainz non si è fatto condizionare dal passaggio da un team che aveva lottato per il Costruttori fino a fine anno a uno che non portava a casa un podio “vero” dal 2017. Tutt’altro, la storia del Matador è forse stata una delle più affascinanti da seguire nel 2025: una prima parte di adattamento complessa, con diversi piazzamenti a punti ma sempre dietro al compagno di squadra Albon, lo avevano portato ad avere soli 16 punti dopo la già citata Monza (contro i 70 del #23). Qualche errore, un po’ di sfortuna e una fisiologica necessità di doversi abituare a una vettura e a dinamiche diverse rispetto a quelle vissute nel quadriennio a Maranello. La svolta è poi arrivata nelle ultime 8 gare, con due terzi posti, un podio Sprint e un’altra top-5 che hanno fatto schizzare alle stelle le azioni di Sainz e ribaltato la classifica, con lo spagnolo capace di chiudere nono a soli 9 punti dal compagno di squadra. Una grande crescita che ha confermato le belle sensazioni che Sainz ha avuto sin dal suo arrivo in Williams, spegnendo così ogni tipo di dubbio sulla sua scelta e confermando così il trend che vede ogni team nel quale approda crescere rispetto all'anno prima del suo arrivo. Scelta giusta anche per Vowles, che così può godersi uno dei migliori piloti dello schieramento anche per la prossima stagione: qualcuno, fuori dalla Williams, si starà pentendo di non avergli fatto firmare un contratto che sarebbe stato più che meritato.
Voto: 7,5

Mattia Fundarò