Il team principal della Ferrari Frédéric Vasseur ha offerto il suo punto di vista al termine del GP del Qatar dove la Scuderia, per ammissione di Charles Leclerc, ha dovuto limitare i danni.

Sicuramente non è stato il weekend ideale quello della Scuderia in Qatar. Dopo il difficile sabato, la domenica è stata resa più complessa dal ritiro di Sainz a un’ora dal via per una perdita di carburante sulla sua SF23. Con il solo Charles Leclerc in griglia, la Rossa ha cercato di massimizzare il risultato, chiudendo quinta e limitando i danni nella classifica Costruttori, dove la Rossa è a 28 punti da Mercedes. Ma ciò che lascerà più di un pensiero agli uomini di Maranello, dopo questa gara, è la differenza di ritmo vista nei confronti di McLaren e Mercedes, un passo avanti rispetto alla Ferrari a Losail.

33” DI DISTACCO DA MCLAREN: L'ANALISI DI VASSEUR

Vasseur non ha nascosto come quello del Qatar sia stato un weekend complesso per tutta una serie di fattori esterni. Gomme, cordoli, vento, temperature alte e sabbia hanno condizionato sia venerdì e sabato sia la gara. Un GP dove sono stati chiari i valori in campo: “Se vediamo gli ultimi due gran premi, possiamo dire che McLaren sia dietro la Red Bull”, ha detto Vasseur. “Però Suzuka e Losail hanno caratteristiche uguali, con una successione di curve ad alta velocità. Noi probabilmente siamo meglio su circuiti come Monza e Singapore. Vedremo le prossime gare, a partire da Austin, che è un mix, per capire a che livello saremo. Le condizioni però erano molto estreme per tutti, avete visto alcuni piloti quasi collassare”. Vasseur ha ammesso di essere stato sorpreso da quello che è stato il gap finale dalla McLaren, pari a 33” netti da Norris, e ne ha analizzato i motivi:Il gap è importante alla fine, però il 90% del distacco finale lo abbiamo perso nel secondo stint, siamo rimasti bloccati nel traffico e abbiamo sofferto del graining. Abbiamo anche avuto un deficit di passo, ma non rappresentato da un gap così ampio”. Secondo stint messo nel mirino anche da Leclerc. A fine gara, il monegasco ha spiegato come in quella fase la gomma montata sia stata la media usata nelle SQ2 di sabato pomeriggio. Un set che aveva usato per due push e che aveva i primi segni di graining.

SUL RITIRO DI SAINZ

Sul ritiro di Sainz, Vasseur nel pre-gara non ha nascosto come una delle possibili ragioni sia da trovare nei cordoli alti. Al netto di prossime analisi, per il team principal della Ferrari non ci sarebbe stato il tempo per sistemare la SF23 n° 55: “È un peccato. Quando un’ora prima del via abbiamo messo la benzina sulla macchina di Carlos, abbiamo visto una grossa perdita. Non avevamo il tempo per reagire”, ha raccontato. “Era troppo tardi. Non so se il danno sia stato causato dalla gara di ieri (la Sprint di sabato, ndr) ma è andata così. Dovremo concentrarci sulla prossima, dopo Monza Carlos era in un bel momento”.

TRA TRACK LIMITS E CONDIZIONI ESTREME: IL VERDETTO

Secondo Vasseur, quello del Qatar “non è stato il weekend perfetto”. In tutto ciò, il TP della Ferrari ha elogiato le soluzioni trovate, ma non ha nascosto che serva migliorare per le prossime edizioni: “Abbiamo trovato una soluzione per fare una buona gara ma non è il modo ideale con il quale gestire un weekend”, ha commentato. “Abbiamo cambiato i track limits e non so quanti ce ne siano stati anche oggi. Con un occhio oggi ero concentrato sul numero dei giri e con l’altro sui track limits”.

In più, la decisione di mettere un tetto al numero di giri da compiere con un set di gomme ha posto una variabile in più nelle strategie: “È stata una situazione strana”, ha detto. Non eravamo concentrati su cosa potesse essere meglio per noi, abbiamo solo cercato di restare nei limiti consentiti. Non siamo abituati ad avere a che fare con questo tipo di parametro. Alla fine, non so quanto sia stato divertente in termini di strategia. Ci siamo dovuti adattare alle finestre consentite, ma penso che sia stata una decisione corretta”.

E sulle estreme condizioni di gara che hanno messo in grande difficoltà i piloti, Vasseur ha detto di avere “grosso rispetto per loro”: “Penso che sia stata una grossa sfida per loro. Quasi tutti sono stati male a fine gara”, ha concluso. “Anche al muretto eravamo al limite, non posso immaginare in macchina, in futuro dovremo evitare di metterli in queste condizioni”.

Mattia Fundarò