La prima sessione di prove libere del GP Abu Dhabi, ultimo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula 1 2023, ha visto al via ben dieci rookie distribuiti tra le varie scuderie. A ben figurare nella speciale graduatoria è stato Felipe Drugovich che, al posto di Fernando Alonso, oltre a prendersi il secondo posto assoluto si è tolto anche il lusso di precedere il titolare Lance Stroll rifilandogli quasi tre decimi.

FP1 DI...F2!

Una FP1 che sembrava una sessione di Formula 2 quella andata in scena nel pomeriggio di Abu Dhabi. Con i giochi praticamente chiusi già da tempo per la lotta al titolo (con la sola lotta per il secondo posto Costruttori a tenere vivo l'interesse) e con la collocazione oraria della sessione poco utile per preparare qualifica e gara, per tutti i team l'occasione è stata propizia anche per "smarcare" l'obbligo regolamentare introdotto nel 2022 che impone di schierare i cosidetti rookie in due sessioni di FP1.

DRUGOVIC TRA I GRANDI

Ad essere il più rapido tra gli esordienti, appunto, è stato Felipe Drugovich. Il pilota brasiliano, Campione F2 2022 e da quest'anno Reserve Driver dell'Aston Martin, ha chiuso la sua sessione con 26 giri all'attivo e il crono di 1:26.360 ad appena 0.288 millesimi dal battistrada George Russell, rifilando quasi tre decimi al compagno di squadra Lance Stroll. Al netto dei vari carichi di lavoro e di un giro secco non perfetto del canadese,  comunque ottima la prova del nativo di Maringà che, dopo il fresco rinnovo di contratto con il team di Lawrence Stroll, è sempre più uomo mercato viste le recenti voci che lo vorrebbero in Williams nella prossima stagione.

BENE SHWARTZMAN E DOOHAN

Non male nemmeno la sessione di Robert Shwartzman. Il terzo pilota Ferrari, già al volante della Rossa nelle FP1 di Zandvoort, ha chiuso in P8 a 27 millesimi dal suo compagno di squadra e a sei decimi abbondanti dalla vetta, dando un contributo fondamentale alla scuderia del Cavallino che, nella prima parte di sessione, si è concentrata principalmente nei long run con gomma soft.

VESTI DAVANTI A DOOHAN

Fuori dalla Top 10 troviamo Frederik Vesti e Jack Doohan rispettivamente in P12 e P13 ma con prestazioni agli antipodi nonostante le posizioni finali. Se per l'australiano dell'Alpine la sessione non può che ritenersi soddisfacente, visto l'esiguo distacco rimediato dal titolare Pierre Gasly, così non si può dire per il danese che ha chiuso il suo turno a quasi 8 decimi da Russell, anche se c'è da dire che il lavoro di quest'ultimo è stato principalmente rivolto ai long run con gomme medie. Per il figlio del grande Mick il venerdì è proseguito anche con un bello spavento, quando nel corso della sessione ha dovuto schivare, riuscendoci fortunatamente, la Williams di Sargeant rientrata pericolosamente in pitlane all'ultimo istante.

VENERDI' DA DIMENTICARE PER POURCHAIRE

Venerdì di Abu Dhabi da dimenticare, invece, per il leader della F2 Theo Pourchaire. Il francese dell'Alfa Romeo ha chiuso in P14 ad oltre un secondo dalla vetta, concentrandosi per tutta la durata della sessione in mini long run con le hard e montando le soft solo a fine turno. Per chiudere il quadro la P14 nelle qualifiche F2 che costringerà il transalpino a dover rimontare sia nella Sprint che nella Feature Race per riuscire a conquistare il titolo di categoria dagli assalti di Vesti.

IN OMBRA O'WARD

Dalla P15 in poi la classifica è occupata quasi interamente dai rookie. Il primo di questi è il messicano Pato O'Ward che, ritornato al volante della McLaren, non è andato appunto oltre la quindicesima posizione non riuscendo a sfruttare il potenziale della vettura di Woking dimostrato, invece, dalla P6 di Oscar Piastri.

GLI ALTRI

Dietro al pilota IndyCar ha chiuso la coppia Red Bull formata da Jake Dennis, ultimo vincitore del Campionato di Formula E, e da Isack Hadjar che, nonostante la vettura migliore del lotto, hanno affrontato la sessione con cautela puntando più alla continuità che al tempo sul giro. Chiudono la classifica  Zak O'Sullivan e Oliver Bearman, in P18 e P20 rispettivamente, con il pilota statunitense che, nonostante l'ultima posizione, ha destato un'ottima impressione terminando la sua sessione a meno di due decimi dal danese Kevin Magnussen.

Vincenzo Buonpane