F4 UAE | Freddie Slater, vincente non senza pressioni
All'inizio del campionato di F4 UAE, Freddie Slater era dato per favorito per la conquista del titolo. Come da pronostico il britannico ha avuto la meglio sulla concorrenza, una missione non scontata visti i punti persi tra il terzo ed il quarto round in programma.
Il campionato si è infatti definito solamente all'ultima curva, dopo un duello “a distanza” con Kean Nakamura-Berta, secondo in classifica e impegnato a cercare di prendersi la vittoria dell'ultima gara di Dubai che gli avrebbe consentito di vincere il titolo. Dietro, Al Azhari è invece sprofondato, chiudendo ottavo in gara e terzo in campionato.
La lotta al titolo a tre nella F4 UAE 2024
Come detto, era prevedibile che a vincere sarebbe stato Freddie Slater. Il pilota inglese era infatti reduce da una buona seconda metà di stagione tra la F4 italiana e la Euro 4 e con il supporto di Prema / Mumbai Falcons sembrava impossibile che qualcuno potesse batterlo. Evidentemente, non ci si aspettava un Nakamura-Berta così in forma: l'anglo-giapponese, infatti, aveva avuto un buon esordio in monoposto nella Formula 4 del sudest asiatico lo scorso novembre, ma il livello più basso della serie poteva far dubitare delle sue qualità.
Invece, il pilota di scuola Alpine si è dimostrato un osso durissimo, vincendo già la prima gara, e palesando un'ottima crescita per il resto del campionato. Alla fine ha chiuso secondo, ma gli va dato merito di essere stato sempre presente. Può comunque consolarsi con la vittoria del titolo rookie, certificazione di un talento pronto a sbocciare.
L'altro sfidante che nessuno si aspettava era Keanu Al Azhari. L'emiratino è andato fortissimo sin dal primo round della F4 UAE 2024, conquistando entrambe le pole, e man mano si è dimostrato sempre meno un fuoco di paglia. È mancato nel momento decisivo, ossia le ultime due gare, ma la certezza è che quest'anno, quando correrà nella F4 spagnola, sarà uno dei protagonisti.
Gli altri top della F4 UAE
Ci sono poi altri piloti che meritano una menzione d'onore. Certamente Nikita Bedrin, il quale però non è una sorpresa, e che nonostante abbia corso soltanto tre round ha comunque chiuso al quinto posto, raggranellando qualche punto per la Superlicenza FIA.
Così così, invece, Alex Powell, determinato a dare battaglia quest'anno nella F4 italiana. Abbastanza sorprendenti i due piloti della Hitech, Deagen Fairclough e Gabriel Stilp, che si sono rivelati essere due ossi durissimi a più riprese. Plauso anche a Enzo Deligny, il quale, arrivato nel corso del terzo round, ha messo in mostra ottime prestazioni.
Menzione d'onore anche per Doriane Pin, la quale si è sempre dimostrata al passo dei migliori. La pilota francese ha anche vinto una gara in questa F4 UAE oltre ad aver siglato una pole. L'alfiere di Iron Dames Lamborghini per il prossimo FIA World Endurance Championship è evidentemente la favorita d'obbligo per la F1 Academy che prenderà il via a marzo da Jeddah (Arabia Saudita)
Gli italiani
Infine, chiudiamo con il bottino degli italiani in F4 UAE. Volendo considerare tutti gli italiani “di bandiera”, ci sarebbe da essere soddisfatti per quanto fatto da Bedrin, e anche per la buona seconda parte di campionato di Enzo Yeh.
Tuttavia, guardando a Quintarelli e a Rodella, non si può dire che sia andata benissimo. Dodicesimo in campionato Quintarelli, mentre ancora peggio Rodella, solo ventunesimo. Da citare anche Davide Larini, giunto negli ultimi due round in cui non ha colto punti.
La serie medio orientale resta in ogni caso una palestra significativa in vista della stagione continentale che vedrà impegnato Rodella nella F4 italiana e Quintarelli in quella spagnola. L'esperienza maturata negli Emirati Arabi Uniti potrà sicuramente tornare utile, campionato di profilo che sta crescendo esponenzialmente
Alfredo Cirelli