F1 | GP Canada: McLaren, è un venerdì in salita nonostante gli aggiornamenti
Le prime libere rivelano luci e ombre sulle novità portate dal team campione del mondo: per Norris è il peggior venerdì dell'anno

Per il Gran Premio del Canada di Formula 1, sul circuito cittadino di Montréal intitolato a Gilles Villeneuve, McLaren ha scelto di scendere in pista con un nuovo pacchetto di aggiornamenti mirati a migliorare e massimizzare le prestazioni aerodinamiche. Il team di Woking è in testa al Mondiale e questo gli concede la posizione privilegiata di poter lavorare senza eccessiva pressione sulle varie componenti delle monoposto: ma avranno fatto la scelta giusta questa volta?
Dalle sospensioni alle ali, le nuove armi papaya a Montréal
A differenza di oltre metà schieramento che ha scelto di non smuovere nulla, McLaren ha portato con sé un nuovo pacchetto di tre aggiornamenti aerodinamici, disposti tra la parte anteriore e il retrotreno della monoposto. La prima grande novità riguarda una nuova configurazione dell'ala anteriore, che ora presenta degli elementi ridisegnati, un profilo più largo e l'introduzione delle “mermaid tails” sull'estremità dell'endplate per aiutare a guidare meglio il flusso d'aria verso la ruota anteriore, riducendo le turbolenze e migliorando l'aerodinamica; sono stati ridotti anche l'incidenza e la corda del flap, per modificare l'andamento dell'aria verso le sospensioni anteriori. L'obiettivo sarebbe quello, quindi, di pulire la scia per evitare aria sporca nelle ruote anteriori, grazie a questi tre doppi flap (arricciati al punto quasi da ricordare delle code di una sirena) che fanno da generatori di vortice e convogliatori di flusso. Il secondo aggiornamento si trova appunto nelle cover delle sospensioni anteriori, dove la geometria è stata leggermente modificata e vi è anche la presenza di una superficie aerodinamica aggiornata. La modifica non porta cambiamenti a livello meccanico, ma si pone come obiettivo quello di migliorare l'assetto della vettura e bilanciare l'anteriore dopo gli ultimi cambiamenti. Il terzo e ultimo aggiornamento del pacchetto si trova nella nuova ala posteriore, ora portata a medio carico aerodinamico (quindi più scarica rispetto al modello precedente) per poter adattarsi così ad uno spettro di circuiti più ampio, e migliorare il rapporto tra la deportanza generata e la resistenza all'avanzamento.
Durante le seconde prove di questo venerdì è stata presa la decisione, però, di eliminare solo l'ala anteriore sulla monoposto di Lando Norris, l'aggiornamento che ha impattato di più negativamente su questa pista, sostituendola invece con quella di Barcellona che ha riportato l'equilibrio necessario. La differenza tra le due è che l'ala spagnola rimane identica nei disegni a quella usata fino a quel momento da inizio stagione, ma con una costruzione leggermente diversa per rispettare le nuove limitazioni tecniche della FIA per quanto riguarda le flessioni programmate.

Il potenziale è ora nelle mani dei piloti
Nonostante l'introduzione di un pacchetto così ampio sia ovviamente un segnale dell'ambizione del team inglese, le aspettative sono state deluse già durante la prima sessione di Prove Libere, dove il bilanciamento è stato il problema principale. I piloti, l'inglese Lando Norris e l'australiano leader del Mondiale Piloti Oscar Piastri, non hanno trovato subito il giusto feeling con la monoposto, finendo lontani (rispettivamente settimo e quattordicesimo) dalle posizioni di vertice in cui siamo ormai abituati a vederli. Piastri è stato fatto scendere sul tracciato con l'obiettivo di trovare informazioni di confronto con gli assetti precedenti, mentre Norris ha spinto con una macchina più nervosa del solito in una pista non pulita, un aspetto cruciale per una vettura che punta a migliorare anche la micro-aerodinamica. È stato solo durante le seconde Prove Libere che la situazione ha iniziato a migliorare, con la prima giornata del weekend che si è chiusa con Lando Norris secondo e Oscar Piastri sesto, anche se l'inglese ha sottolineato come sia stato il peggior venerdì mai avuto:
Eravamo un po' fuori ritmo rispetto agli altri, e forse non sembrava alla fine ma è stato difficile mettere insieme un giro ed essere consistenti: ho fatto un unico giro buono in tutta la sessione, abbiamo del lavoro da fare. La pista è difficile, ma è stato il nostro peggior venerdì di tutto l'anno finora. Non il peggiore nel ritmo, ma il più difficile da mettere insieme e il più tosto. Non siamo a miglia di distanza, dobbiamo solo renderla un po' più facile da guidare.
Mentre le principali rivali Red Bull e Ferrari hanno scelto di rimanere stabili sulle loro scelte, McLaren ha invece deciso di scommettere intraprendendo la strada dell'innovazione. Che si sia persa lungo il tragitto? Le prime prestazioni non sono state delle migliori lasciando più di un dubbio e, con le qualifiche ormai alle porte, l'attesa di scoprire il nuovo potenziale (e se la scommessa avrà ripagato o meno) di questa MCL39 è alle stelle.
Lara Amerio