Marco Bezzecchi, l'outsider di Silverstone | Credits: MotoGP
Marco Bezzecchi, l'outsider di Silverstone | Credits: MotoGP

Welcome to the show: questa la frase di benvenuto che meglio si addice a Silverstone dopo l'incredibile GP di Gran Bretagna di MotoGP, dove alla fine a spuntarla è stato un Marco Bezzecchi in grande spolvero, capace di riportare l'Aprilia al vertice dopo più di un anno di digiuno. Ma le sorprese non finiscono qui, perché in terra inglese è arrivata anche un'importante conferma da parte di Johann Zarco e della sua Honda, che potrebbe forse aver trovato la giusta via dopo anni difficili. Buone notizie - ma tanta, troppa sfortuna - anche in casa Yamaha, con un Fabio Quartararo da applausi, “sconfitto” solo dall'abbassatore della sua M1. 

Non si può dire lo stesso per Francesco Bagnaia, ancora lontano dall'aver trovato la quadra con una GP25 sempre più indigesta, e Alex Marquez, che porta sì a casa punti, ma che ne lascia per strada altrettanti in una domenica non certo brillante per lui. 

I promossi | Simply the Bez is back, Quartararo battuto solo dalla sfortuna

MARCO BEZZECCHI: 9. Già nella Sprint aveva dato segnali positivi, ma in gara - complice anche una “botta di fortuna” come ha candidamente ammesso lui stesso - ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, regalandosi una vittoria che mancava tanto. E che fa morale dopo un inizio di stagione alquanto complicato. 

JOHANN ZARCO: 8.5. Un'altra prova superlativa del francese di LCR, ormai vero punto di riferimento per Honda, che chiude ancora una volta a podio. E se a Le Mans era stata la pioggia a dargli un “aiutino”, a Silverstone - sull'asciutto - è tutta farina del suo sacco. Chapeuax encore Johann.

MARC MARQUEZ: 7. Bilancio tutto sommato positivo per la classifica, meno per i risultati: secondo nella Sprint a 3.5" dal fratello Alex, terzo in gara a quasi 6" dal vincitore (senza contare la caduta nella “prima” gara)… Insomma, un weekend da analizzare bene per capire cosa non ha funzionato, ma il bicchiere è sicuramente mezzo pieno.

FRANCO MORBIDELLI: 7. Voto che fa media tra la sua domenica da leone, in cui è stato protagonista di una gran rimonta e di un'agguerrita  bagarre con M.Marquez nel finale (persa solamente al fotofinish per 17 millesimi), e il suo sabato da… dormiglione, soprattutto nella Sprint, chiusa all'undicesimo posto. Serve più costanza, ma la competitività e la grinta ci sono.

JACK MILLER: 7. La Yamaha non è ancora la moto più competitiva, ma Miller non lo sa e ci prova comunque a stare con il gruppo di testa. E se la Sprint non va come sperato, in gara l'australiano lotta con le unghie e con i denti, portando a casa un più che buono settimo posto. Jackass rocks.

ALEX MARQUEZ: 7. Anche per lui il voto è una media tra l'ottima performance del sabato, dove si toglie finalmente la soddisfazione di vincere in solitaria davanti al fratello, e quella opaca della domenica, decisamente più sottotono, dove deve ringraziare la bandiera rossa (e la successiva ripartenza) per avergli risparmiato un clamoroso zero.

PEDRO ACOSTA: 6.5. KTM non è al top della competitività, ormai è noto, ma Acosta ci prova comunque, seppur con mille difficoltà. Alla fine chiude con un ottavo e un sesto posto: non il top dei risultati, ma fare di più al momento non sembra fattibile con il mezzo a sua disposizione. 

FABIO DI GIANNANTONIO: 6. Discorso simile a quello fatto per Morbidelli, ma al contrario: ‘Diggia’ va forte il sabato, dove chiude con un bel podio nella Sprint, ma in gara si perde, finendo addirittura decimo. Anche per lui servirebbe un po' più costanza, soprattutto nelle gare lunghe. 

FABIO QUARTARARO: 9. Menzione speciale per il Rider of the Race. Perché nonostante la gara finita anzitempo per un problema tecnico (non dipeso da lui), il ‘Diablo’ ha saputo dimostrare tutto il suo talento, prima con un'altra incredibile pole, poi con una corsa condotta magistralmente fino al fattaccio (5" di margine sul secondo non sono un caso). Fabio c'è e si vede: ora tocca a Yamaha. 

I bocciati | Altro weekend da incubo per Bagnaia, Quartararo tradito… da sé stesso

FRANCESCO BAGNAIA: 4. Altro GP da dimenticare per ‘Pecco’, tradito dall'eccessivo degrado nella gomma nella Sprint e addirittura nella ghiaia in gara. Che l'amore tra lui e la GP25 non sia mai sbocciato è noto, ma ora serve trovare (e in fretta) quantomeno un armistizio. Altrimenti diventa complicato, più di quanto già non lo sia…

MAVERICK VINALES: 4.5. Tredicesimo nella Sprint e dodicesimo in gara non sono certo dei risultati entusiasmanti: come detto per Acosta, KTM non è certo la moto più “facile” della griglia, ma lui ci mette del suo nel complicarsi la vita a Silverstone. 

ENEA BASTIANINI: 4. La doppia vittoria dell'anno scorso a Silverstone è solo un lontano, lontanissimo ricordo: il feeling con KTM è pressoché inesistente e il quindicesimo e diciassettesimo posto del weekend ne sono la prova lampante. 

ALEX RINS: 4. Se Yamaha inizia a mostrare dei segnali di miglioramento, lo stesso non si può dire di Rins, lontanissimo dal compagno Quartararo in ogni sessione che conta. 

BRAD BINDER: 4. Weekend da incubo anche per il sudafricano, Indubbiamente tra i peggiori del lotto KTM a Silverstone. Anche tante ombre e quasi nessuna luce, non il massimo per chi dovrebbe essere uno dei punti di riferimento della Casa austriaca. 

Giorgia Guarnieri

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