Non è riuscita l'impresa della Ferrari, che nel GP di Abu Dhabi non ha ottenuto i punti necessari a sorpassare la Mercedes per il secondo posto nel campionato costruttori. Il team anglo-tedesco, grazie al nono posto di Lewis Hamilton e soprattutto al podio conquistato da George Russell in seguito penalizzazione di Sergio Perez, è riuscito a laurearsi vicecampione alle spalle della Red Bull. Una magra consolazione rispetto alle ambizioni della squadra, ma sicuramente un primo passo per cercare di tornare in alto.

LA SPUNTA LA MERCEDES

A giochi ormai fatti e con un Verstappen ancora una volta dominatore, gli occhi oggi erano tutti puntati sulla sfida tra Mercedes e Ferrari per il secondo posto. Arrivate alla vigilia dell'ultimo appuntamento separate da soli 4 punti, le due squadre si sono sfidate per tutta la gara, con un risultato che ha premiato le "frecce nere" conservando 3 lunghezze sugli avversari.

L'ago della bilancia di questa sfida è stato sicuramente Sergio Perez, fisicamente terzo sotto la bandiera a scacchi ma penalizzato di 5 secondi per un contatto con Lando Norris. Il messicano, nel tentativo di sorpassare il britannico lo ha affiancato. Il pilota Red Bull ha poi preso l'interno dell'avversario finendo ruota a ruota. Questa azione è stato giudicata scorretto dai commissari di gara.

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Se Perez avesse davvero chiuso in terza posizione la Mercedes e la Ferrari si sarebbero trovate a pari punti nella classifica costruttori. In tal caso, però, la Scuderia di Maranello si sarebbe classificata davanti agli avversari in virtù della vittoria conquistata da Carlos Sainz a Singapore.

PER UNA MANCIATA DI PUNTI

Oltre alla sfida tra Leclerc e Russell, decisa alla fine da Perez, è diventata importante anche la gara disputata da Lewis Hamilton e Carlos Sainz, in lotta per le ultime posizioni a punti, fondamentali visto il distacco risicato tra gli sfidanti.

Chi è mancato oggi alla Rossa è stato proprio il pilota spagnolo, che ha chiuso la sua gara in corsia box dopo una strategia discutibile. Il ferrarista è infatti scattato su gomme dure, per poi montare un altro treno di hard per il secondo stint. Una strategia che non si è rivelata vincente, dato che Sainz ha dovuto effettuare un'altra sosta per smarcare una mescola diversa. Un pit stop mai avvenuto a dire il vero, con la Ferrari #55 che ha terminato la sua gara ai box al penultimo giro di gara.

Più incisivo invece Lewis Hamilton, che è riuscito a conquistare la nona piazza e quindi 2 punti. Sarebbe stato comunque difficile vedere Sainz lottare con il britannico, ma forse con un'altra strategia la zona punti sarebbe stata possibile.

Alla fine il risultato ha premiato la Mercedes. Che sia importante o no il secondo posto per la casa della stella a tre punte questo risultato sarà sicuramente un punto da cui ripartire il prossimo anno, cercando di dare lanciare la sfida a Red Bull. Ma lo stesso varrà anche per la Ferrari.

Carlo Luciani

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