Motomondiale | Motegi 2025 - Commento LIVE Sprint

Cadillac
Credits: Cadillac F1 Racing Official Website

Il progetto Cadillac in Formula 1 non parte soltanto dalla costruzione della monoposto. Il vero cuore del lavoro sarà il simulatore, una sorta di “pista virtuale” dove mettere alla prova idee e soluzioni prima ancora di montare un motore vero. Nella sede di Charlotte è in fase di allestimento una struttura all’avanguardia, pensata per ricreare in digitale ogni aspetto di un weekend di gara: dal comportamento della vettura con diversi assetti, alle condizioni meteo variabili, fino alle strategie di passo gara.

Lo scopo è semplice ma cruciale: arrivare in pista con meno incognite possibili, avendo già sperimentato in anticipo gran parte delle situazioni che i piloti si troveranno ad affrontare davvero. In questo modo, il lavoro virtuale diventa una base solida su cui costruire l’intero percorso di sviluppo.

I tre piloti chiave

Nel nuovo annuncio ufficiale, Cadillac ha svelato i nomi che guideranno il lavoro in simulatore: Simon Pagenaud, Pietro Fittipaldi e Charlie Eastwood (già pilota Corvette per il gruppo GM). Simon Pagenaud: il nome di maggior richiamo, ex campione IndyCar, ha già alle spalle un’esperienza come istruttore e nel testing virtuale per GM. Dopo il grave incidente a Mid-Ohio nel 2023, il francese ha reindirizzato il suo impegno verso l’aspetto tecnico. Ora si occuperà di coordinare il rapporto tra ingegneria, simulatore e fabbrica, con l’obiettivo di rendere il “mondo virtuale” il più simile alla pista possibile. Pietro Fittipaldi: reduce da esperienze in F1 (due Gran Premi nel 2020 con Haas), è stato confermato come development/simulator driver. Nei mesi scorsi avrebbe già condotto test simulati completi e simulazioni di weekend, contribuendo alle prime fasi del progetto 2026. Charlie Eastwood: la scelta “endurance” del trio. Forte della sua esperienza nelle competizioni GT e prototipi – e legato al gruppo GM – Eastwood porta una sensibilità tecnica diversa, utile per integrare feedback derivanti da programmi prolungati e condizioni variabili.

Contesto più ampio: struttura, motore e strategia

Ma Cadillac non si ferma al simulatore. Dietro al progetto F1 c’è un disegno complesso: General Motors ha creato una società dedicata, GM Performance Power Units LLC, che mira a sviluppare motore e sistemi propulsivi proprietari entro la fine del decennio. Per il 2026, tuttavia, il team farà ancora affidamento su propulsori Ferrari in leasing. Nel frattempo, in seno alla struttura Cadillac / TWG, figura chiave è Tyler Epp, ex presidente dell’evento Miami GP, ora a capo della strategia commerciale del team. Il team principale, Graeme Lowdon, ha più volte ribadito che la scelta dei piloti esperti nelle posizioni titolari, Valtteri Bottas e Sergio Pérez, non è casuale: devono fungere da guida anche per lo sviluppo tecnico. A loro si somma Colton Herta come test driver, che seguirà programmi in F2 per accumulare chilometraggio e superlicenza.

Cadillac
Credits: Cadillac F1 Racing Official Website

Le prospettive verso il debutto

La sfida che attende il team è duplice: in prima battuta garantirsi la presenza in pista, finire i gran premi e accumulare credibilità; nella seconda, costruire passo dopo passo una struttura “works”, con chassis, motore e sviluppo interno, capace di aspirare a posizioni di vertice. In questo contesto, il lavoro dei sim driver acquista un ruolo strategico: non solo supporto, ma elemento essenziale per mettere in moto un progetto complesso. Il simulatore non è più un optional: è il banco di prova dove si costruisce il DNA tecnico del team ancora prima dell’accensione del motore.

Vincenzo Buonpane