Durante la riunione tra team e Liberty Media, Stefano Domenicali ha presentato la nuova bozza di calendario per la seconda parte di stagione del Mondiale di Formula 1. Cambiano alcune date, ma restano confermati gli eventi attualmente previsti; resta l’incertezza tra Qatar e Bahrain per la sostituzione dell’Australia. In questo modo, saranno 22 le gare in programma nella stagione 2021.

Istanbul resta, nessuno spazio per il Mugello

Dopo le confermatissime trasferte di Zandvoort, Monza e Sochi, la situazione sembrava essere molto più fluida. La messa in blacklist della Turchia da parte della Gran Bretagna, infatti, costringerà i team inglesi ad una quarantena di alcuni giorni, che si pensava potesse mettere in dubbio l’effettiva messa in atto dell’evento.

Liberty Media, invece, è riuscita a trovare una soluzione che accontentasse tutte le parti, e l’Istanbul Park tornerà in calendario dopo la rocambolesca gara della scorsa stagione. Resta escluso quindi il Mugello, nonostante negli ultimi giorni si fosse fatta sempre più insistente la voce secondo cui il rientro della pista toscana fosse ormai cosa fatta. Cambia però la data: in Turchia si correrà il 10 ottobre, una settimana più tardi rispetto a quanto precedentemente stabilito.

Confermata, almeno per il momento, la trasferta nordamericana. Si inizierà dagli Stati Uniti, con la gara sul circuito del Circuit of the Americas ad Austin del 24 ottobre che chiuderà il primo slot di gare, diventando un evento singolo ed isolato dai successivi.

Unico dubbio sul Qatar, confermato il finale di stagione

Il mese di novembre porterà con sé l’ultimo triple-header della stagione. Sarà sicuramente una situazione particolare, perché le trasferte non saranno assolutamente banali a livello logistico. Si inizierà il 7 di novembre a Città del Messico, per poi spostarsi la settimana successiva a Interlagos. La situazione brasiliana continua ad essere sotto osservazione, ma per ora non sembrano esserci dubbi particolari per la gara di San Paolo.

Il 21 di novembre si tornerà a correre nella Penisola Araba, ma la location è al momento l’unico dubbio del calendario 2021. Nei giorni scorsi era dato praticamente per certo l’ingresso del Qatar, sul tracciato di Doha che da anni ormai accoglie la prima gara stagionale del Motomondiale. La novità potrebbe però essere rimpiazzata da un secondo appuntamento in Bahrain, sul layout esterno già testato con successo la scorsa stagione con la prima vittoria in carriera di Perez.

Confermato il gran finale con la gara di Jeddah il 5 dicembre e quella di Abu Dhabi la settimana successiva a chiudere le ostilità. Tra tutti i dubbi di questo finale di stagione, la doppietta araba è stato forse il punto fermo attorno al quale si sono mossi gli organizzatori.

Ventidue gare, dunque, saranno quelle che (presumibilmente), verranno disputate in questa stagione 2021, che prova a segnare un ritorno alla normalità dopo un 2020 segnato dall’incubo Covid. Liberty Media, dunque, è riuscita a mettere in calendario quasi tutte le gare previste, che ad inizio anno erano 23. Uno sforzo non indifferente, che gli organizzatori di tanti altri campionati sportivi (e non solo) dovrebbero prendere da esempio.

Nicola Saglia