Le strade di Davide Brivio e Alpine F1 si divideranno alla fine del 2023 dopo tre anni di collaborazione tra il team di Enstone e il manager lecchese. La comunicazione ufficiale è giunta oggi, all’interno di un contesto in cui il futuro della squadra corse diretta emanazione di Renault continua ad essere abbastanza nebuloso, perlomeno dal punto di vista manageriale.

Un anno da team principal, poi responsabile dell’Academy

Al suo arrivo in Alpine, Brivio era sicuramente preceduto da una solida reputazione costruita in tanti anni da team manager vincente in MotoGP. E l’avvio del nuovo percorso in F1 nel 2021, per quanto irto di ostacoli, era stato in realtà molto promettente, con la vittoria di Ocon in Ungheria in una giornata storica. I dissensi e le incomprensioni con il CEO Rossi, però, hanno avuto la meglio e a fine anno l’italiano era stato riposizionato a capo dell’Academy, con il compito di allevare i nuovi talenti da far esordire nel Circus.

Un ruolo importante, certo, ma non di primo piano. E oggi, dopo due anni, Brivio e Alpine hanno optato per una risoluzione consensuale del contratto. “Essere in F1 con Alpine è stato un capitolo della mia carriera nel motorsport di cui sarò sempre orgoglioso. Vorrei ringraziare la squadra per avermi dato l'opportunità di vivere questa esperienza, e augurare il meglio soprattutto ai ragazzi dell’Academy, tutti ricchi di talento e sicuramente in grado di raggiungere grandi risultati in futuro”.

Molte voci, anche se non confermate, vorrebbero un Brivio in uscita dalla F1, di ritorno nel proprio habitat (se così vogliamo chiamarlo) naturale. Pare infatti che da tempo siano stati avviati contatti con il team Honda per assumere il ruolo che era di Alberto Puig; tra pochi giorni avremo più notizie.

Alpine in continuo fermento

Bruno Famin, vice-presidente di Alpine F1, ha commentato a sua volta la separazione dall’italiano. “Innanzitutto, vorremmo ringraziare Davide per il suo duro lavoro e il suo impegno nelle ultime tre stagioni. La sua esperienza nel motorsport è stata estremamente preziosa, soprattutto nello sviluppo e nella progressione dell'Alpine Academy. Il suo desiderio è stato quello di lasciare Alpine per perseguire altre opportunità e noi abbiamo accettato il suo desiderio concordando reciprocamente di separarci. Gli facciamo i nostri migliori auguri per il prossimo capitolo di una carriera già impressionante nel motorsport”.

Difficile intuire cosa stia succedendo in casa Alpine, dopo un 2023 non certo positivo. Nel corso dell’estate a lasciare il team di Enstone erano stati prima Laurent Rossi e poi il team principal Otmar Sznafnauer, licenziato alla vigilia del GP di Spa. In tutto questo, Famin da allora ha assunto temporaneamente il ruolo di team principal.

Il termine temporaneamente, però, potrebbe non essere quello giusto. Il francese, infatti, continua a restare in carica. In una recente intervista rilasciata a Chris Medland ha inoltre dichiarato come il suo obiettivo principale sia quello di fare lavorare insieme le persone, e non di trovare un nuovo manager. Difficile però che Luca De Meo, presidente Renault che tiene in grande considerazione l’ambito Motorsport, possa tollerare un’altra stagione senza risultati. Staremo a vedere, ma la sensazione è che l’ambiente in casa Alpine F1 sia tutto meno che rilassato.

Nicola Saglia

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