Il prossimo anno in Moto2 ci saranno ben 7 rookie in pista, 6 provenienti dalla Moto3, a cui si aggiunge il campione europeo di categoria. Ecco dunque una carrellata dei piloti, con particolare attenzione alla loro ultima stagione.

MASIÁ E SASAKI, I CONTENDENTI ALLA MOTO3 2023

Lo scorso anno si sono giocati il titolo mondiale Moto3 Ayumu Sasaki e Jaume Masiá, che ha conquistato l'alloro vincendo la penultima gara in Qatar. Il "cachorro" da anni era tra i più veloci della classe leggera, ma non era riuscito mai ad imporsi per vari motivi, anche caratteriali. Il ritorno in Leopard Racing lo ha rivitalizzato ed insieme hanno ottenuto quello che si erano imposti nel lontano 2020. Quest'anno lo spagnolo debutterà in Moto2 con il team SAG e già nei test ha dimostrato dei buoni segnali. L'obbiettivo sarà certamente quello di ottenere il titolo di rookie of the year.

Chi ha lo stesso obbiettivo è senza dubbio il giapponese Ayumu Sasaki, secondo in Moto3 con Intact lo scorso anno. Anche lui, come Masiá, arrivava in Moto3 come un astro nascente ma nei primi anni ha faticato non poco, emergendo solo nelle ultime due stagioni. Quest'anno correrà con il team Yamaha Master Camp, una scelta che potrebbe dare i suoi frutti, soprattutto immaginandosi un futuro in MotoGP.

AGIUS E ÖNCÜ POSSIBILI RIVELAZIONI, MOREIRA INCOGNITA

Altri due prospetti molto interessanti che saliranno in Moto2 quest'anno saranno Deniz Öncü e Diogo Moreira. Il turco, nonostante l'approdo in KTM Ajo, non è riuscito a giocarsi il Mondiale Moto3 come ci si aspettava, anche per suoi limiti caratteriali che non sembra aver superato del tutto. Quest'anno approderà in Moto2 proprio con Ajo, che si è confermato campione nelle ultime tre stagioni. Quindi sarà obbligatorio fare bene, possibilmente conquistando il titolo di rookie of the year.

Diversa la situazione di Diogo Moreira che, dopo una stagione da rookie, non è riuscito a fare lo step per lottarsi il campionato. Il brasiliano ha ottenuto una sola vittoria a Mandalika ma ha deciso comunque di salire di categoria. Moreira correrà con Italtrans, una struttura di tutto rispetto arricchita da quest'anno dalla presenza di Livio Suppo, nel ruolo di consulente. La formazione italiana, al tempo stesso, arriva da qualche stagione sottotono dopo il titolo conquistato nel 2020 con Enea Bastianini. Solo il tempo saprà dire se il salto di categoria sarà stato troppo prematuro.

Inoltre non si può non parlare di Senna Agius, il campione europeo Moto2 2023 con 8 vittorie totali. L'australiano è sbocciato proprio con il passaggio alla classe intermedia, visto che in Moto3 non riusciva ad esprimersi al meglio a causa della sua statura. Agius ha già fatto alcune gare nel Mondiale in sostituzione dei titolari Tulovic e Binder, ottenendo come miglior risultato un 9° posto a Valencia. Il team Intact lo conosce già, quindi ce lo si aspetta già competitivo.

ARTIGAS E AJI IN CERCA DI RISCATTO

Infine passeranno in Moto2 due piloti che nella entry class hanno faticato più del previsto, anche a causa della loro altezza non proprio indifferente. Xavi Artigas si era presentato al Mondiale con un terzo posto incredibile a Valencia, da wildcard con Leopard a solo 16 anni. Dopo essersi giocato il titolo nel CEV Moto3 2020 con Izan Guevara e Pedro Acosta, ci si aspettava un primo anno di Mondiale esplosivo. Il #43 però, non è riuscito a mantenere le alte aspettative, conquistando solo una vittoria nell'ultima gara dell'anno a Valencia. Scaricato da Leopard, è approdato nel team CF Moto Prüstel, non ottenendo in due anni risultati di rilievo se non un terzo posto ad Austin la scorsa stagione. Artigas aveva firmato per fare un terzo anno con la squadra tedesca, che però a fine anno si è ritirata per motivi economici, portando Artigas a firmare un triennale con Forward Racing in Moto2. Al netto del livello della moto, lo spagnolo avrà tutto il tempo per farsi valere.

Ultimo nella lista è Mario Aji, che dopo aver corso due stagioni in Moto3 con il Team Asia, sale di categoria proprio con la formazione appoggiata da Honda. Da lui non ci si aspetta molto, anche perché è stata una scelta obbligata per il team, in quanto unico asiatico disponibile. Le sue spiccate abilità in condizioni di bagnato, però, potrebbero regalare a "Super Mario" qualche soddisfazione.

Francesco Sauta

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