Le due prime prove libere della MotoGP in Indonesia si sono concluse con la sorpresa delle due Yamaha ufficiali di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli in testa alla classifica. Con la minaccia di pioggia domani durante la FP3, tutti piloti hanno approfittato per montare le gomme soft e cercare di fare i migliori tempi possibili per assicurarsi una posizione in vista delle qualifiche.

IL RITORNO DI YAMAHA

Dopo un inizio in Qatar da dimenticare, Quartararo e Morbidelli hanno voluto dimostrare che la Yamaha M1 è da considerare per la lotta per il successo in Indonesia. Le caratteristiche della pista, che ora presenta un maggior grip grazie al fatto di essere stata riasfaltata di recente, hanno aiutato i due piloti Yamaha a conquistare i tempi più veloci.

Fabio Quartararo ha avuto un problema tecnico all’inizio della sessione, ma nonostante questo nel time attack è riuscito a fare la differenza fermando il crono in 1:31.608. Tempi molto vicini a quelli segnati dal dominatore Pol Espargaró durante i Test Ufficiali a Mandalika. “Sul time attack mi sono sentito bene e ho fatto un grande passo avanti. Dobbiamo lavorare sul passo e sul settore 1 e 3, ma comunque in questa pista siamo messi bene” ha dichiarato El Diablo.  

A 30 millesimi il suo compagno di squadra, Franco Morbidelli, che con la seconda posizione ha riconfermato il risorgere delle M1. “Oggi abbiamo provato ad adattarci alla nuova situazione del tracciato e credo che abbiamo fatto un buon lavoro. Siamo stati fin da subito decentemente veloci, anche con pneumatici nuovi”, ha dichiarato Morbidelli.

Trovare le due Yamaha in testa è un segno importante in vista della gara di domenica: il team ha tra le mani una preziosa occasione per riscattarsi dopo i problemi in Qatar. Infatti, le caratteristiche della pista con curve lunghe rendono difficili i sorpassi in gara e sarà importante uscire davanti ed essere costanti per marcare il ritmo di gara fin da subito.

DUCATI: ALLA RICERCA DELL’EQUILIBRIO GIUSTO

Subito dopo le Yamaha troviamo le quattro Ducati di Zarco, Martín, Bastianini e Miller. “I test effettuati qui a febbraio mi hanno aiutato tanto, bisogna capire come va la nuova carcassa al posteriore ma sono fiducioso sulla costanza”, ha dichiarato Zarco.

Il leader del mondiale, Enea Bastianini che ha avuto una caduta senza conseguenze nella FP2, è stato comunque veloce anche se ancora deve fare un passo avanti per riuscire ad essere efficace come in Qatar.

Le Ducati ufficiali di Miller e Bagnaia, rispettivamente 6° e 21°, invece sono ancora alla ricerca dell’equilibrio giusto: sembrano aver perso un po’ del vantaggio in frenata e inserimento in curva che avevano nella scorsa stagione, rendendolo evidente soprattutto nell’ultima parte del tracciato.

SENSAZIONI CONTRADITTORIE PER HONDA

Le prime Honda che troviamo nella classifica non sono quelli ufficiali, ma le Honda satellite di Takaaki Nakagami e Alex Márquez in 12° e 16° posizione. Il Team LCR Honda sta cercando di sviluppare una moto più guidabile e di migliorare il feeling con l’anteriore per guadagnare in trazione.

Inaspettato declino delle Honda ufficiali di Pol Espargaró e Marc Márquez che nella FP1 hanno chiuso rispettivamente 1° e 3° , ma nella seconda parte della giornata si sono trovati in difficoltà cadendo fino alla 19° e 22° posizione.

Polyccio aveva dimostrato un grande stato di forma durante il Test Ufficiale a Mandalika dello scorso febbraio finendo primo con un crono di 1:31.060. Lo spagnolo ha voluto replicare anche durante le prove libere con un ritmo costante che purtroppo, è stato interrotto da un problema con il freno anteriore che non gli ha permesso di migliorare il tempo.

Anche Marc Márquez ha dato prova di un ritmo costante di gara, finché ha subito una brutta caduta senza conseguenze negli ultimi minuti della FP2. Lo spagnolo dovrà ancora lavorare per trovare il feeling con l’anteriore.

Victoria Ortega Cabrera