UN DISTACCO ABISSALE. Non c’è altro modo per definirlo: Valentino Rossi ha subito da Daniel Pedrosa ben 13 secondi di distacco, mentre ammontano addirittura a 35 (trentacinque!) i secondi di distacco di Maverick Viñales dalla testa della corsa di Valencia. Da contraltare si può solo che apprezzare il risultato di Zarco, secondo e beffato solo in chiusura da Pedrosa (merito della gomma soft montata sulla moto del francese, che non ha tenuto fino alla fine). Yamaha non ricorda anni così se non precedenti all'era Rossi, con i piloti che giustamente si dicono frustrati oltre che preoccupati. Viñales ha addirittura dichiarato che spera che il team condivida il suo malumore: segno chiarissimo che la situazione nel box Yamaha non è affatto tranquilla e serena.

CHE FINE FARANNO LE MOTO 2017? Visti i risultati ottenuti da Zarco e Folger, spesso e volentieri migliori di quelli del team ufficiale, c’è da chiedersi che fine faranno le moto 2017. Nella confusione tecnica più totale, in Yamaha hanno deciso di correre ai ripari a Valencia gareggiando con il telaio vecchio, senza però ottenere i risultati sperati. Normalmente le moto della stagione precedente finiscono in seno al team Tech3, che però quest’anno sicuramente valuterà l’opzione di mantenere i prototipi 2016 onde evitare di incappare nei medesimi problemi di Rossi e compagnia. A meno che non vengano obbligati al cambiamento con quelli della stagione appena conclusa.

ORANGE IS THE NEW BLUE. In tutto questo, una delle preoccupazioni maggiori per la casa dei tre diapason è il futuro: l’anno prossimo scade il contratto di Viñales che, in caso non vedesse netti miglioramenti, diventerebbe una pedina importante nella top class. Con tutti i big in scadenza, il mercato sicuramente andrebbe in subbuglio. Ma non finisce qui, visto che KTM è alla ricerca di un top rider e ha già dichiarato un estremo interesse nei confronti di Zarco. Valentino potrebbe ritirarsi già dalla fine del 2018, quindi ad Iwata non possono farsi scappare un talento come Johann, soprattutto se le voci su Marc Marquez e il suo possibile passaggio alla casa di Mattighofen hanno anche solo una base di fondamento (cosa plausibile, visto l’abbandono della corazzata Honda da parte di Livio Suppo). Yamaha deve correre ai ripari e alla svelta.  

Alex Dibisceglia