Valentino Rossi non ha nascosto la sua soddisfazione: “Vale la pena correre tutto l’anno per salire sul podio qui. Non scherzo: ripaga di tutti gli allenamenti, i viaggi e gli sforzi fatti per continuare a essere un pilota”. Grande dichiarazione d'amore per la pista toscana e per tutto il suo popolo, la marea gialla che ha fatto da cornice durante tutto il weekend.

"È stata una delle gare più dure che ricordi negli ultimi tempi" - ha commentato Rossi - "Per me la gomma più dura all’anteriore non è stata una scelta, ma un obbligo per finire la gara. Però lo sterzo continuava a chiudersi, non potevo spingere. La pole position di ieri è stata cruciale per ottenere questo risultato". Valentino, dunque, ha fatto il massimo ed il confronto con Maverick Vinales la dice tutta. Lo spagnolo è giunto infatti solo ottavo al traguardo.

Che si trattasse di una gara in salita per Rossi e la sua M1 era assodato, ma la tenacia del Dottore ha comunque pagato: “A un certo punto della gara, quando mi ha passato anche Rins, disperavo per il podio. Però mi sono attaccato a una speranza: lui, Iannone e Petrucci montavano la gomma morbida all’anteriore e speravo andassero in crisi. È accaduto”.

La scelta degli pneumatici è stata cruciale sul tracciato del Mugello. Valentino ha optato per la più dura all'anteriore come Marquez ed Andrea Dovizioso. Lorenzo, Iannone e Rins sono andati sulla opzione più morbida. Vale ha così spiegato cosa è accaduto: “Quando guardavo gli altri piloti mi apparivano in sovrimpressione la loro scelta di gomme, come in TV. Vedendo Marquez cadere ho capito di dovere stare ancora più attento”. Il tracciato del Mugello non ha perdonato lo spagnolo della Honda, questo il pensiero di Rossi: “Lo stile di Marquez è correre all’attacco, questa volta la gomma non l’ha perdonato”.

Valentino Rossi si è divertito al Mugello. Il sabato ha saputo godersi la magnifica pole conquistata a suon di record della pista e la domenica ha raccolto tutto il calore che la sua marea gli ha tributato. Il Dottore è cresciuto ma non smette mai di sorprendere e di regalare emozioni. La seconda posizione in classifica mondiale a 23 lunghezze da Marquez raccontano alla perfezione quanto sia meticoloso e talentuoso questo fenomeno della natura. Rossi suona la carica alla Yamaha spiegando con estrema precisione che il suo terzo gradino del podio è frutto di farina del suo sacco e non della moto. Adesso tocca ai "nostri amici giapponesi" migliorare la M1 per permettergli di lottare per il titolo. Fino ad ora Marquez sembrava non preoccuparsene ma è ora che inizi a farlo. Grazie Valentino!

Fabrizio Crescenzi