Nicky Hayden, il Kentucky Kid, campione del mondo MotoGP 2006, ci lasciava tre anni fa in seguito ad un incidente stradale di qualche giorno prima. Il breve ricordo di un bravo ragazzo ed un grande pilota che ha rincorso e coronato il sogno di diventare campione del mondo.

“It’s been a long day without you my friend and I’ll tell you all about it when I see you again” è l’incipit della canzone “See You Again” di Wiz Khalifa e dedicate allo scomparso Paul Walker in Fast&Furious 7, ma può essere anche utilizzata in questa ricorrenza particolare.

Tre anni sono ormai passati da quel tragico 22 maggio 2017 quando l’ospedale Bufalini di Cesena ha emesso questo scarno comunicato: ”Il collegio medico ha accertato il decesso del paziente Nicholas Patrick Hayden, ricoverato da mercoledì scorso 17 maggio nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Bufalini di Cesena a seguito del gravissimo politrauma occorso in quella stessa data”.

I sogni di Nicky Hayden

Ci lasciava tre anni fa un ragazzo che aveva coronato i suoi sogni, il primo quello di diventare campione del mondo. Il secondo invece quello di gareggiare titolare in Superbike. A Valencia 2006 le lacrime di gioia per aver battuto un mito ed ex compagno di squadra come Valentino Rossi, ad Eicma 2015 nelle interviste del Paddock Show la gioia di tornare nel mondo che lo aveva fatto conoscere al pubblico, la Superbike, prima quella americana e poi il palcoscenico mondiale a Laguna Seca da wild card in sella alla sua RC51 con il numero 69.

Curiosamente, nello stesso mese di maggio nel quale se n’è andato, l’anno precedente Hayden aveva vissuto la sua più grande gioia dopo il mondiale MotoGP, la prima (ed unica) vittoria in Superbike sulla sua Honda sotto il diluvio di Sepang…

Ricordo di Nicky 

Inutile negare che chi scrive questo pezzo ha i ricordi più vivi di Kentucky Kid risalenti al weekend di Imola, prima del terribile incidente in bici. Ma ancora più nitido quello di Jerez dell’ottobre 2016, quando Nicky aveva regalato al sottoscritto la sua visiera del casco che ancora custodisco gelosamente in camera.

Per un ricordo del campione americano invito a rileggere la lettera che il sottoscritto ha scritto di suo pugno nella stessa giornata di tre anni fa.

Chissà che gare che ti stai facendo lassù insieme al Sic, Kato, Salom, Abe, Tomizawa. Tutti eroi del motociclismo che abbiamo perso nel corso degli anni.

Gone but never forgotten, Ride in Peace Nicky!

Marco Pezzoni