POTEVA ANDARE MOLTO PEGGIO. Sappiamo tutti che il motociclismo è uno sport pericoloso, e basta ripercorrere gli ultimi dieci anni di incidenti avvenuti in modalità simili per poter dire: Tito Rabat è stato molto fortunato. Il pilota spagnolo non è sicuramente uscito illeso dall'incidente, ma poteva andare molto peggio: basti pensare a Luis Salom, la cui dinamica dell'incidente non si discostava di molto da quella che abbiamo assistito oggi a Silverstone. Facendo il punto della situazione, la prima diagnosi dice che Rabat se la "cava" con una frattura di tibia e perone, oltre ad una frattura esposta del femore della gamba destra. Sono danni estesi, che prevederanno almeno due operazioni e soprattutto un lungo periodo di riabilitazione.

PER ORA IN INGHILTERRA, POI SI VEDRA'. Per il momento l'elitrasporto ha spostato Rabat nell'ospedale universitario di Coventry, dove una prima operazione avvenuta nel pomeriggio ha stabilizzato le condizioni del pilota, che ovviamente avvertiva molto dolore. Terminata la prima fase di cure, è stata già fatta la richiesta dai genitori di Rabat di trasferirlo in Spagna, dove un'equipe medica di fiducia andrebbe a concludere definitivamente la ricomposizione della frattura e a preparare il percorso di riabilitazione. A breve avremo nuovi aggiornamenti.

Alex Dibisceglia