Come ormai di consueto, le “timidezze” del ritorno alle gare verranno svezzate sul deserto di Doha, in Qatar, dove nel weekend si accenderà il primo semaforo verde della stagione. A farla da padrona, saranno i…lampioni dell’impianto d’illuminazione, che come al solito faranno luce all’abituale corsa in notturna.

Il tracciato è presente in calendario dal lontano 2004, ed essendo anche sede di test invernali è ben conosciuto da tutti i piloti. Misura 5.380 metri, ed è stato costruito in appena un anno grazie all’inverosimile forza lavoro di ben mille operai. Il layout è piuttosto scorrevole grazie alla prevalenza di curve da media velocità, anche se non mancano punti più lenti, come quelli in prossimità delle curve 2, 6 e 10. Da non sottovalutare neanche “l’abominevole” staccata della prima curva, alla quale i piloti giungono proiettati a velocità notevole per via dell’infinito rettilineo del traguardo che li lancia per un bel “chilometrino” abbondante.

Nelle passate edizioni, la moto tecnicamente da battere qui si è sempre dimostrata la Ducati. La cavalleria desmodromica della casa di Borgo Panigale, infatti, si è sempre sposata benissimo con il lungo rettilineo di Losail, non disdegnando nemmeno le “ripartenze” in uscita di curva 2, 6 e 10 e ringraziando una conformazione di pista che permette molteplici traiettorie. Specie nei tempi in rosso di Stoner, gli appassionati ricordano Doha come una sorta di “tana del lupo”, dove la concorrenza della Rossa ha sempre saputo benissimo di andare a lottare per il secondo posto. A conferma di tutto, basterebbe ricordare anche le ottime performance di “desmo-Dovi”, che qui ha rischiato di vincere in un paio di occasioni.

Ovviamente difficile dire se anche quest’anno sarà cosi (Jorge Lorenzo lo spera tanto), dato che parecchie cose, per questo 2017, sono cambiate. A cominciare dalla concorrenza, con una Honda apparsa molto più in forma dell’anno scorso durante i test invernali, e una Yamaha in grande spolvero con Maverick Vinales, che al momento sembra davvero l’uomo da battere. Durante il pre-season, infatti, ha disintegrato la concorrenza (e anche Valentino Rossi), sparando fuori dei tempi sul giro ed una costanza inarrivabili per tutti. In attesa di conferme anche Andrea Iannone, in sella ad una Suzuki nata bene ma da mettere ancora a punto.

Passando al fronte Michelin, il gommista francese a Doha dovrà vedersela con un asfalto parecchio sporco. Data la vicinanza con il deserto, infatti, l’erba artificiale ai lati della pista non basta per contenere la grande quantità di sabbia che invade l’impianto, provocando specie nelle prime uscite molto sgomento fra i piloti. E come se già ciò non bastasse, nonostante la location sia in un deserto, nel fine settimana c’è addirittura il rischio pioggia. Per fronteggiare quanto detto, grazie anche ai dati raccolti nella passata stagione, Michelin si presenterà in Qatar con la nuova slick anteriore testata nel 2016 a Valencia. Il nuovo prototipo in inverno ha molto convinto i piloti, e in simbiosi con lo slick posteriore aggiornato dovrebbe garantire molto più grip e meno sorprese.

Come da nuove norme regolamentari, ad ogni Gran Premio dovranno essere messe a disposizione tre diverse mescole da asciutto sia per l’anteriore che per il posteriore, e per Doha Michelin ha scelto i compound soft, medium e hard, optando per una carcassa asimmetrica al posteriore con il lato destro più duro del sinistro, per meglio resistere alla maggiore abrasione su quel fianco. Dato il rischio pioggia, inoltre, saranno portate anche delle gomme rain full wet, ricordando che da questo campionato spariscono definitivamente gli pneumatici intermedi.

Arrivando al lato piloti, parecchia emozione evidente sui volti degli stessi in occasione della prima Press Conference del mondiale. Ai microfoni dei giornalisti si sono presentati i due piloti Yamaha, Rossi e Vinales, Marc Marquez, Jorge Lorenzo al debutto in rosso, Andrea Iannone e Cul Crutchlow. Il primo a prendere la parola, per onori di classifica 2016, è stato il campione del mondo in carica Marc Marquez“E’ stato un inverno lungo, ma le prove sono andate meglio rispetto al 2016 e mi sento a mio agio sulla moto. Abbiamo fatto un buon lavoro ed ho un buon feeling. Aspettiamo la partenza della stagione sperando di iniziare con un bel weekend. Con il team abbiamo lavorato molto sul motore e ora stiamo cercando il miglior setup di base. Qui vedremo come siamo messi, anche se so che per quanto mi riguarda questa è una pista dove di solito faccio più fatica. Nei test però mi sono trovato bene e daremo il 100%”.

Dopo la spagnolo, parola a Valentino Rossi, reduce da un inverno disastroso: “Il livello è altissimo, forse più dello scorso anno. Ci sono 7/8 piloti che possono lottare per gare e titolo, ovvero tutti quelli che siamo qui più Dovizioso e Pedrosa. Vengo da un inverno difficile, e spero che da domani riuscirò a mettere tutto a posto per essere competitivo. Maverick appena salito sulla moto è stato subito veloce in tutte le piste, sia sul giro che sul passo. Quindi la moto funziona. Noi invece siamo in una fase di evoluzione. Qui in Qatar durante i test, Maverick ad esempio ha fatto impressione, mentre io sono stato più lento anche rispetto agli altri. Pioggia? Per me, ma penso anche per gli altri, sarebbe meglio se fosse asciutto. Riguardo invece gli obiettivi della stagione, sono gli stessi che ho da quando sono tornato in Yamaha, ovvero vincere il decimo titolo”.

In nuova casacca interviene poi Jorge Lorenzo: “Per me è una nuova esperienza, voglio procedere step by step. Nei test in Qatar ci siamo avvicinati ai primi, e sono certo che miglioreremo ancora. E’ solo una questione di tempo. A Sepang ad esempio ho faticato. E’ stato uno shock perché ero abituato ad essere subito competitivo. Ma piano piano siamo migliorati, soprattutto durante il test qui a Losail. Qui sono fiducioso, perché so che la Ducati è sempre andata forte e devo scoprire quale sarà il mio potenziale. Come ha detto Valentino, anch’io spero di non dover correre sotto la pioggia, anche perché già basta la sabbia a preoccupare tutti”. Piccola battuta poi sulla propria Ducati: “E’ un animale selvaggio, tipo una tigre o un leone”.

Dopo Lorenzo, microfoni accesi per il mattatore dell’inverno, Maverick Vinales: “Finora siamo stati veloci in tutti i test su tutte le piste e a questo punto dovrò fare altrettanto anche in gara. Mi trovo molto bene con la squadra, anche se siamo solo all’inizio e cercheremo di essere sempre più competitivi. Il mio stile di guida si adatta benissimo alla Yamaha e sono contento. Sono anche molto fiducioso per il via del campionato”.

“Abbiamo lavorato molto per recuperare il gap, ma devo ancora adattare il mio stile alla moto – dichiara invece Andrea Iannonecrediamo molto nella competitività del nostro team e vogliamo ridurre il divario. E’ chiaro che per ora non ho il feeling perfetto, visto che il passo gara non è male ma ancora sono piuttosto lontano dai primi. Ma lavoriamo duro”.

Chiude le interviste Cul Crutchlow: “Sono soddisfatto dei test invernali. Nei test in Qatar abbiamo preso la giusta direzione, e le scelte di motore fatte insieme alla Honda ci hanno soddisfatto. Siamo veloci su ogni pista e la cosa è ovviamente molto positiva. La pausa invernale è stata rilassante per me. Sono stato insieme alla mia famiglia in California, all’Isola di Man. Quindi mi sento riposato. Ma a marzo il cervello torna alla modalità Race, ed è ora di tornare a focalizzarsi sulle corse”.

Chi la spunterà in questa prima battaglia stagionale dunque? I pronostici non sono davvero possibili, visti i tanti cambiamenti tecnici e di “casacca”. Per cui, non serve raccomandarvi di non mancare vero?

 

Gli orari del weekend per la MotoGP:

 

GIOVEDI 23 MARZO

 

17.55: Prove libere 1

 

VENERDÌ 24 MARZO

 

16.00: Prove libere 2

 

18.55: Prove libere 3

 

SABATO 25 MARZO

 

17.55: Prove libere 4

 

18.35: Qualifiche

 

DOMENICA 26 MARZO

 

14.50: Warm up: Moto 3, Moto 2 e MotoGP

 

20.00: Gara (commento in diretta dalle 19.50 su Radio LiveGP e cronaca web su www.livegp.it)

Daniel Limardi

 

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