Nonostante l’assenza di pressioni per discorsi di campionato, il tracciato alle porte è uno dei più belli e difficili di tutto il calendario. La pista australiana, è una di quelle che necessitano di pelo sullo stomaco (per non dire altro...) per poter andar forte. Misura 4480 metri, e la caratteristica più imponente è che si trova sul ciglio di una scogliera. Il layout è formato da curve scorrevoli e di ampio raggio, interrotte dai due tornantini di curva 4 e curva 10 che presentano caratteristiche più strette, insieme a staccate più violente dove possono ammirarsi sorpassi audaci. Sul discorso rettilineo invece, quello dei box si trova in discesa e permette velocità elevatissime. Tanto per far felici i ducatisti…

A dire dei piloti, guidare qui è molto più che suggestivo. Il tracciato scorre su un terreno formato da numerosi saliscendi, che spesso non permettono di vedere cosa ci sia al di là della curva. Il 70% del giro infatti si percorre alla cieca, costringendo i centauri a tirare fuori il coraggio e a fidarsi senza incertezze dei propri mezzi per poter andar forte. Come se già ciò non bastasse, trovandosi in corrispondenza del mare la zona è molto ventosa, e questo certo non aiuta i piloti a trovare l’assetto ideale. Da non sottovalutare anche il problema “gabbiani”, che qui possono creare un vero e proprio pericolo lungo il circuito (chiedere a Iannone nel 2015...).

Osservato speciale, visti i problemi nell’ultimo Gran Premio, a Philip Island sarà il gommista francese. Michelin arriva qui con una speciale configurazione asimmetrica creata apposta per il tracciato australiano, frutto dei test invernali che hanno avuto luogo proprio sul circuito dei canguri. I piloti quindi, potranno contare su tre compound per il posteriore (soft, medium e hard) con il lato sinistro più duro rispetto al destro, e due per l’anteriore (medium e hard). In caso di pioggia, invece, saranno disponibili le mescole extra-soft, soft e medium per l’anteriore, quindi soft e medium al posteriore.

Passando al discorso piloti, nella consueta press conference del giovedì erano presenti Marc Marquez, Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso, Maverick Vinales, Jack Miller, Cal Crutchlow e Nicky Hayden (sostituto di Pedrosa). Si comincia con Marc Marquez, incoronato campione del mondo a Motegi: “Ora sono decisamente molto più rilassato. Non mi aspettavo di vincere il titolo in Giappone e credo non se lo aspettasse nessuno. È andato tutto bene durante il weekend, e ora stanno bene anche i ragazzi nonostante la festa di domenica. Ma se lo meritavano dopo il difficile lavoro svolto quest’anno. Ora mi divertirò in queste ultime gare. Phillip Island è uno dei miei tracciato preferiti, e l’anno scorso abbiamo vinto. Il problema è che quest’anno il tempo sembra instabile. Vedremo come va.”

Si passa poi a Jorge Lorenzo, reduce da un weekend difficile in Giappone: “Un vero peccato quello che è successo a Motegi perché potevamo lottare ancora per il podio, ma ad un certo punto ho spinto un po’ di più e sono caduto. Phillip Island in condizioni perfette è davvero un tracciato fantastico, ma se ci sono freddo e vento è difficile ed a tratti pericoloso. Speriamo che il tempo sia buono e di avere un buon feeling in sella.” Parlando poi del neo-campione del mondo: “Marc è riuscito a gestire una Honda non perfetta, ha fatto pochi errori ed è stato costante. Possiamo solo applaudirlo.”

Maverick Vinales è pronto alla sfida di Phillip Island dopo il podio ottenuto a Motegi: “Mi piace molto questa pista e siamo stati sempre veloce qui, ma dobbiamo tenere d’occhio il tempo perché sembra che per domani ci sia pioggia. In ogni caso, dopo la bella gara in Giappone le aspettative sono alte anche per questo weekend. Probabilmente farà freddo, anche se speriamo non eccessivamente perché altrimenti è un problema per le gomme. Il layout si adatta abbastanza al mio stile di guida, speriamo di fare bene.”

Tocca poi ad Andrea Dovizioso, secondo in Giappone e sicuro di poter realizzare un buon weekend in Australia: “Quello di Motegi è stato davvero un bel fine settimana. La partenza non è stata delle migliori ma siamo stati capaci di gestire bene la situazione e di arrivare a giocarci il podio con Jorge prima che lui cadesse. La gara a Phillip Island l’anno scorso è stata davvero difficile, ma quest’anno la moto è decisamente migliorata e speriamo di ottenere un buon risultato. Anche se il layout non si adatta molto al mio stile di guida, questo è un tracciato stupendo. Come hanno già detto gli altri il tempo sarà un’incognita, ma l’importante è partire bene.”

Parola poi a Cal Crutchlow: “Non sono fisicamente al massimo ma il team è contento di come vanno le cose. Mi dispiace aver commesso subito un errore a Motegi e di essere rimasto così tagliato fuori dalla lotta per il podio, perché avevamo una buona tattica per fine gara. Speriamo di fare un buon weekend qui. Io personalmente non vorrei che piovesse. Il fatto di aver vinto sotto la pioggia porta la gente a pensare che mi piaccia, ma non è così. Speriamo almeno che il tempo sia sempre uguale, in modo da essere veloci nelle medesime condizioni che ti permettono di mantenere lo stesso ritmo per tutto il weekend.”

È il turno di Jack Miller, desideroso di rendersi protagonista nel weekend di casa: “Grazie alla vittoria ottenuta ad Assen quest’anno molti si aspettano che vada ancora così bene e che riesca a lottare fin da subito per il successo, ma non è così scontato. Phillip Island è noto per il tempo instabile, con pioggia e vento, situazione che al momento non sarebbe la migliore per noi ma nemmeno per i tanti fans che verranno a vederci. È stata sicuramente una stagione difficile per quanto riguarda gli infortuni, ogni volta che cadevo era un problema. A Motegi ho testato la mia condizione fisica, ora vediamo a Phillip Island.”

Si chiude il giro di domande con Nicky Hayden, come detto in pista con HRC come sostituto di Dani Pedrosa: “La mia idea iniziale era di non correre più Gran Premi qui, ma quando mi hanno chiamato ho pensato subito alla moto ed al mio Dream-Team con cui ho vinto il titolo dieci anni fa e ho pensato che forse era meglio rimandare il mio stop. Le condizioni meteo sono sempre molto difficili, ma Phillip Island è decisamente uno dei tracciati più belli. È stato emozionante entrare nel box e vedere il mio numero sulla moto, e per questo voglio ringraziare il mio team in SBK per avermi permesso di sfruttare questa occasione. L’obiettivo è solo dare il massimo e realizzare un buon weekend”.

Parole ora solo alla pista dunque, con Marc Marquez che senza pressioni sarà sicuramente in versione “stuntman”, e con i due piloti Yamaha a darsi battaglia contendendosi il secondo posto in campionato. Tutti sintonizzati dunque, perché fra poche ore, fra canguri e gabbiani, il semaforo verde darà il via alle ostilità.

 

Gli orari del weekend per la MotoGP:

VENERDÌ 21 OTTOBRE

01.55: Prove libere 1

06.05: Prove libere 2

SABATO 24 SETTEMBRE

01.55: Prove libere 3

05.30: Prove libere 4

06.10: Qualifiche

DOMENICA 25 SETTEMBRE

01.40: Warm up: Moto 3, Moto 2 e MotoGP

07.00: Gara (commento in diretta dalle 06.50 su Radio LiveGP e cronaca web su www.livegp.it)

 

Daniel Limardi