Oltre ad essere uno dei tracciati più belli in calendario, il Mugello è anche uno tra quelli con la storia più antica: tutto ebbe inizio nel 1914 quando si correva sul circuito cittadino che da Scarperia portava a Firenzuola, per toccare poi il Passo della Futa, San Piero e tornare al punto di partenza; su questo percorso si sfidarono alcuni tra i più talentuosi piloti di auto dell'epoca, tra i quali spicca il nome di Enzo Ferrari a bordo di un'Alfa Romeo. Questa competizione non decollò mai veramente a causa di numerosi intoppi e anche per l'esistenza della ben più acclamata Mille Miglia; nel tempo, il percorso fu cambiato varie volte per prendere maggior piede negli anni '60 con una serie di edizioni sempre più seguite ed amate dal pubblico e dai piloti.

Le innovazioni tecniche e l'attenzione sempre maggiore alla sicurezza negli anni '70 portarono gli organizzatori ad interrompere le competizioni sul tracciato cittadino e fu grazie all'Automobile Club di Firenze che nel 1972 venne costruito il tracciato che tutti oggi conosciamo. Il progetto fu affidato all'ingegnere Gianfranco Agnoletto e vide la luce il 23 giugno 1974 con una gara di Formula 5000 che battezzò il circuito. Negli anni, la fama del Mugello è cresciuta e il circuito nel 1988 è stato acquistato dalla Ferrari, che si è preoccupata di aggiornarlo con i sistemi di sicurezza migliori, cosa che continua ad esser fatta ogni anno senza però alterare il tracciato originale, il quale rimane tra i più belli ed impegnativi del mondo.

Oggi, oltre ad essere una tappa fissa del Motomondiale, il Mugello ospita svariate competizioni sia di moto che di auto, come il CIV, il Ferrari Challenge Europe e l'ACI Racing Weekend, oltre ad essere stato sede di test di Formula 1 e dei raduni automobilistici e motociclistici più disparati.

Il Circuito Internazionale del Mugello si snoda attraverso 5245 m composti da 15 curve, 9 a destra e 6 a sinistra, ed il lungo rettilineo dei box; il tracciato è largo dai 10 ai 14 metri, con un dislivello di 50 metri: questo è possibile poiché il circuito è stato adattato al territorio, pensato come un tutt'uno con quelle colline, ed è proprio la sua conformazione a renderlo così particolare.

Vediamone i punti principali:

San Donato: è la prima curva ed anche la più lenta del tracciato, molto tecnica e tra quelle che regalano più sorpassi, immette verso la Luco e Poggio Secco, la parte più alta del circuito e anche un punto dove i piloti devono impostare la curva alla cieca.

Materassi: ci si arriva dopo un breve rettilineo ed è una curva secca che immette direttamente nella 5, cioè la Borgo San Lorenzo, dalla quale si esce con una forte velocità.

Casanova/Savelli: due curve che diventano una sola, uno dei punti più amati e più impegnativi, in contro-pendenza e velocissimo.

Arrabbiata 1 e 2: un punto in salita, dove adesso sorge la Tribuna 58, in onore di Marco Simoncelli che al Mugello vinse nel 2008 in 250; sono i due punti forse più conosciuti dell'intero circuito, si fanno a gas spalancato ed è facile sbagliare l'uscita e trovarsi larghi.

Scarperia e Palagio: qui inizia la discesa che porta verso la conclusione del giro.

Correntaio: un tornante a destra in discesa dove si piega tantissimo e che dev'essere impostato alla perfezione per non sbagliare le due Biondetti.

Buccine: l'ultima curva prima del rettilineo, è lunga e fondamentale perché uscir bene da qui permette di sfruttare al meglio le scie per vincere le gare, come dimostrò nel 2014 Fenati in Moto3.

Rettilineo: lungo 1 km e con una leggera pendenza, dove si superano i 340 km/h,qui il pilota più veloce di sempre è stato Iannone che nel 2015 ha fatto registrare 350.1 km/h.

Questa la fisionomia del Mugello, tecnico, bellissimo e difficile, una vera università delle due ruote e non adatto ai deboli di cuore, dove si sono svolte gare emozionanti ed indimenticabili; qui il Campionato MotoGP arriva più aperto che mai, con Lorenzo, Marquez e Rossi racchiusi in soli 12 punti. Sul circuito toscano tutti e tre hanno vinto almeno una volta (Rossi nelle varie categorie è arrivato primo 9 volte) ed anche la Ducati è più agguerrita che mai. Si preannuncia un Gran Premio al cardiopalma dove tutti vogliono vincere e sono pronti ad infiammare i 130mila spettatori che da venerdì in poi si riverseranno sulle colline del "Circuito più bello del mondo".

Alice Lettieri

 

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