Si è conclusa la stagione MotoGP 2015 con il titolo che è andato allo spagnolo Jorge Lorenzo, il quale oggi ha conquistato la settima gara della sua straordinaria annata sul circuito di Valencia. Valentino Rossi è stato protagonista di una rimonta dall'ultima posizione ed è giunto quarto sotto la bandiera a scacchi, sicuramente il massimo che il pilota di Tavullia avrebbe potuto ottenere: difatti, il pesarese aveva la possibilità di vincere il titolo solo sperando nell'aiuto da parte dei due piloti della Honda, con un ipotetico terzo posto di Lorenzo che gli avrebbe garantito la vittoria del Mondiale.

Ma cosi non è stato: purtroppo questa bellissima stagione verrà ricordata per le polemiche e i sospetti che l'hanno accompagnata nelle ultime tre gare, e soprattutto in quella conclusiva, visto che oggi in molti hanno visto nella gara di Marquez un tentativo di protezione per Lorenzo. Ma ecco le parole dei protagonisti, a partire da quelle del vincitore Lorenzo: "E' stato difficilissimo, avevo tanta pressione e la mia gomma posteriore non era in buono stato. In gara ho dato il massimo, alla fine sotto il casco piangevo, sono fiero di questo quinto titolo". E sulle Honda: "Marc e Pedrosa non mi hanno attaccato, mi hanno rispettato perché mi giocavo il titolo, sono stati bravi a fare in modo che esso potesse rimanere in Spagna". Quasi un'ammissione da parte dello spagnolo, non certo di un complotto, ma perlomeno un forte aiuto nella sua rincorsa al titolo da parte dei connazionali.

Dal canto suo, Marc Marquez ha dichiarato: "Cerco di dare sempre il 100%, ma oggi non sono riuscito a superare Lorenzo. Volevo provarci all'ultimo giro ma ho perso tempo con Pedrosa. Le parole di accusa di Valentino sono una mancanza di rispetto nei miei confronti". Non sarà facile per lo spagnolo dipanare i dubbi dei milioni di appassionati dopo la gara di oggi: ci saranno sempre due versioni della storia, due modi di vederla, ma la gara di Valencia ha messo un punto interrogativo su di lui, col quale dovrà fare i conti anche nella prossima stagione.

Il terzo gradino del podio è andato a Dani Pedrosa, autore di una gara molto bella che lo ha visto in difficoltà nella prima parte e protagonista di una rimonta nel finale, fino a portarsi all'attacco delle prime due posizioni: "Ad inizio gara ero in difficoltà, la gomma stava calando, ho tentato la rimonta ma ho sofferto molto sull'anteriore. Alla fine ho spinto al massimo ma ho commesso un errore all'ultimo giro, inserendo la marcia sbagliata. Chiudo questo Mondiale in quarta posizione, un traguardo importante visto l'inizio difficile". Non entra nel merito delle polemiche, come sempre, dimostrando di saper parlare in pista.

Ma il grande protagonista di oggi, il pilota certamente più osservato e applaudito, in pista e fuori, è stato Valentino Rossi: l'italiano non ha sbagliato niente, rimontando dall'ultima casella fino alla quarta fino a sperare, invano, nella conquista del titolo. E' tornato ai box tra gli applausi generali ed appena sceso dalla sua Yamaha ha rilasciato dichiarazioni al veleno su Marquez, oltre a qualche frecciatina diretta a Lorenzo: "Ho fatto tutto ciò che potevo fare, ho dato il massimo. Avrei potuto perdere, ma così fa più male, è brutto per il nostro sport, nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Marquez è stato imbarazzante, non ha mai attaccato Lorenzo, sono sorpreso che la Honda permetta ad un suo pilota di favorire un concorrente; sapevo che sarebbe finita così, l'avevo detto a tutti ma non mi hanno ascoltato, l'unica consolazione è che adesso le persone hanno potuto capire come stanno le cose". E sul compagno di squadra: "Lorenzo ha fatto un'ottima seconda parte di stagione, è stato bravo, lui non avrebbe mai fatto ciò che ha fatto Marquez in pista, ma le parole che ha usato contro di me hanno dimostrato che non è molto furbo o che ha la coda di paglia. Ci sono rimasto male, non credo di essermi meritato questo, l'anno prossimo ci riproverò ma non sarà facile".

Non possiamo sapere come siano andate veramente le cose: ognuno si terrà i propri dubbi, ma di certo questa gara è stata anomala e forse tutto si può riassumere nell'espressione un po' pensierosa e mesta di Carmelo Ezpeleta, mentre Rossi gli batteva sulla spalla dicendo "te lo avevo detto Carmelo, te lo avevo detto giovedì, che schifo...che schifo...". Perché oggi, agli occhi di molti, ha perso credibilità lo sport spesso. I dubbi su questa stagione rimarranno, ma speriamo che tornino presto a trionfare gli altissimi valori del motociclismo, che da sempre ci fanno emozionare.

Alice Lettieri

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