La gara di Sepang ha acceso, forse come mai era accaduto in precedenza, i riflettori sul mondo della MotoGP, con il contatto tra Rossi e Marquez che continua ad imperversare sui giornali e in rete. Lo sguardo dei diretti interessati sembra già volgere verso Valencia, dove si giocherà l'ultima tappa di un campionato ricco di colpi di scena e polemiche, ma l'episodio continua a fare discutere, con la stampa spagnola che attacca Rossi mentre i suoi tifosi cercano di dargli la forza per reagire.

Comunque vada a finire, il caso Rossi-Marquez passerà alla storia per il clamore mediatico che ha suscitato. Ne hanno e ne stanno parlando tutti, anche chi probabilmente una gara di MotoGP non l'aveva mai vista: mai nessun contatto era mai stato così analizzato, rivisto e commentato. Sui social il video è stato condiviso in maniera esponenziale, fino a quando la Dorna non ne ha rivendicato i diritti impedendone la visione: ma ormai i frame, i video amatoriali e le foto impazzano sulla rete e sui notiziari.

La stampa spagnola ha fatto quadrato attorno ai suoi, attaccando Rossi e definendolo pericoloso, descrivendo il suo gesto come una macchia indelebile sulla sua carriera; la "caduta di un mito", come ha fatto intendere Marquez, piuttosto che "un pericolo per i piloti", come ha detto Lorenzo. Si è concentrata così tanto su Rossi da non aver trovato il tempo o lo spazio per analizzare il contesto, il presunto boicottaggio ai danni del numero 46, le entrate un po' esagerate di un Marc che era già fuori dai giochi: in Spagna si continua a parlare di un calcio che la stessa Direzione Gara ha negato, come fatto anche da Javier Alonso, commissario di gara, il quale ha sottolineato anche un atteggiamento piuttosto provocatorio (anche se non illecito) del pilota spagnolo.

I media italiani hanno analizzato il contatto e il clima generale: in alcuni casi supportando i piloti spagnoli, in altri riscontrando un comportamento scorretto e antisportivo ai danni del Dottore, colpevole così non di aver provocato l'incidente ma solo di esser caduto nella trappola di Marc innervosendosi troppo, nonostante fosse sempre stato definito inattaccabile sul piano psicologico.

Che Vale abbia visto in malo modo il comportamento di Marc e dell'organizzazione lo si è capito quando ha dichiarato di non aver fatto cadere Marc volontariamente, ma solo di averlo portato fuori traiettoria per costringerlo a smetterla con il suo attacco personale, finendo per affermanre che forse non avrebbe corso a Valencia. Per molti osservatori, chi vi ha perso di più è stato lo sport stesso, perché questa rimarrà sicuramente una brutta pagina di una competizione considerata pulita e corretta.

Intanto, mentre la stampa mondiale di occupava dell'accaduto, sui social si è scatenato il finimondo: accuse, sospetti e frecciatine tra le varie "fazioni". Si sono riaccese vecchie discussioni che sembravano superate tra i pro e contro Rossi; i sostenitori del Dottore si sono da subito organizzati con petizioni per far rivedere la decisione della Direzione Gara e dando vita a molti hashtag, tra i quali spicca #iostoconVale, dopo poco ripreso da chi la pensa diversamente e trasformato in #iostoconMarquez. Su Facebook si sprecano le vignette e i video parodia dell'accaduto, da sommare ai gruppi che invitano i piloti a far passare Rossi permettendogli così una facile rimonta, che potrebbe facilitarlo nella rincorsa al decimo titolo.

Anche i piloti della MotoGP e delle altre categorie si stanno "schierando": da Iannone, che ha pubblicato una foto che lo ritrae col Dottore, a Spies che lo difende, mentre Biaggi accusa il vecchio rivale, seguito a ruota da Stoner che ha accusato Rossi di aver fatto le stesse scorrettezze di Marc nei confronti di Lorenzo nel 2010 a Motegi. E mentre Giacomo Agostini afferma di essere deluso dal gesto del connazionale, Loris Reggiani definisce Marc un "poveretto".

A caldo, anche i tecnici della MotoGP hanno commentato l'accaduto, quasi tutti d'accordo nell'imputare non poche colpe alla Dorna, che avrebbe potuto evitare una simile conclusione appianando i diverbi tra i due nei giorni precedenti alla gara. Attacco ripreso da Graziano Rossi, che ha espresso la propria rabbia accusando la Dorna di essere troppo schierata dalla parte degli spagnoli per questioni di geografia e di interessi più che di giustizia.

Anche diversi personaggi pubblici italiani ed esteri, sia sportivi che non, stanno manifestando il proprio pensiero: la quasi totalità di essi si mostra vicina a Rossi, al quale non manca nemmeno il supporto istituzionale, viste le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Renzi e del presidente del CONI Malagò.

A spiccare, a parere di chi scrive, è il messaggio di sostegno pacato ed elegante di Linda Morselli, la fidanzata di Vale, che con poche parole e una foto delle loro mani intrecciate ha perfettamente rappresentato la forza di tutti i sostenitori.

Come andrà la gara di Valencia ancora non possiamo saperlo: c'è da scommettere che il mondo si fermerà a guardarla, sopratutto adesso che lo stesso Rossi, per mezzo di Twitter, ha ringraziato i suoi tifosi per la forza che gli hanno trasmesso, confermando la sua presenza alla corsa finale.

Mancano ancora due settimane, c'è tempo per mille pronostici, per pensare a chi aiuterà chi e per far placare gli animi, sperando che sia la pista, più che le parole, a decidere come dovrà finire.

Alice Lettieri