I turni di libere della MotoGP hanno mostrato una situazione in rapido e costante mutamento: con l'alternarsi dei giri, infatti, si sono avvicendati nelle prime posizioni vari piloti, ma non si è visto nessuno in grado di dominare in solitaria sul passo gara. In alcuni settori abbiamo visto primeggiare Marc Marquez, preciso in quasi tutto il tracciato ma incerto nel T4, mentre Maverick Viñales non è stato veloce in tutte le sessioni ma ha fatto vedere una crescita grazie alla nuova carena con la quale sembra essere più a suo agio, ricordando il pilota che avevamo visto nelle prime gare della stagione. La Ducati invece ha mostrato che i suoi progressi non sono un fuoco di paglia ed è riuscita ad essere incisiva anche su una pista che storicamente non la vede favorita. Di certo, questo mondiale ha cancellato ogni pronostico e, paradossalmente, l'unica cosa sicura è l'incertezza che aleggia attorno ad ogni gara. La mancanza di Valentino Rossi non fa che aumentare la sensazione ma nel paddock i tifosi continuano a sostenerlo, sicuri che nelle prossime gare continuerà a lottare con i rivali più agguerrito che mai. Nel quarto turno di libere i primi tre in classifica si sono contesi il giro veloce, mostrando quasi un trailer di quello che avrebbero fatto vedere nei quindici minuti di qualifiche ufficiali.

Q1

I piloti meno rapidi del weekend sono scesi in pista per cercare di prendersi le prime due posizioni. Fin dai primi giri i più competitivi sono stati i due del team Marc VDS: Tito Rabat e Jack Miller si sono infatti piazzati nelle prime posizioni, migliorando ad ogni passaggio sul traguardo. Entrambi il prossimo anno cambieranno team e sperano di lasciare un buon ricordo in questa stagione: alla fine nessuno di loro ha passato il turno, ma la crescita fa ben sperare in vista della gara di domani. Il primo tempo invece lo ha preso Jonas Folger del team Tech3 che per un momento ha pensato di poter passare il turno, salvo vedersi il tempo cancellato qualche secondo dopo per aver oltrepassato i limiti della pista. Domani il tedesco scatterà dalla 16ª casella della griglia e lo aspetta una gara in salita; la sua retrocessione è stata la fortuna di Alvaro Bautista che da secondo si è trovato primo, ma soprattutto di Karel Abraham: il pilota della Repubblica Ceca grazie all'inaspettato regalo ha potuto prendere parte alla Q2. Negativa la performance della Suzuki: Alex Rins e Andrea Iannone occupano la 20ª e 21ª posizione, una disfatta che va a peggiorare ulteriormente la situazione della casa giapponese; dopo le qualifiche l'italiano si è mostrato visibilmente deluso dai risultati in pista e non sembrava vedere una soluzione, almeno a breve termine, per salvare la deludente stagione. Secondo Iannone il lavoro da fare per poter uscire da questo periodo dovrebbe coprire ogni aspetto: non basta infatti agire sull'aerodinamica e la meccanica per poter tornare competitivi in MotoGP e anche la pioggia annunciata per domani non basterà per permettere alla Suzuki di tornare a lottare per le posizioni che contano.

Q2

Maverick Viñales non è stato il pilota più rapido del weekend: in alcune sessioni lo spagnolo si è fatto vedere poco nelle prime posizioni, migliorando solo nel finale, ma a quanto pare il lavoro fatto nel box è stato ben studiato, dato che oggi lo ha portato a conquistare la sua quarta pole positions della stagione 2017. Allo scadere dei 15 minuti di qualifiche ufficiali il pilota ha firmato un 1'32"439 con la Yamaha; domani avrà così l'occasione di scattare per primo verso la conquista dei 25 punti in palio che, in ottica Mondiale, fanno gola ai primi tre in classifica. Uno dei suoi diretti rivali, Andrea Dovizioso, che si è fatto vedere pronto in ogni turno, ha mancato la prima posizione per un soffio, ma in termini di passo gara non ha niente da invidiare a Viñales, A chiudere la prima fila Marc Marquez che forse tra i tre è qello più pericoloso per la gara: incisivo nei primi tre settori, lo spagnolo pecca nel T4 che ancora non gli riesce perfettamente; ormai rimane solo il warm-up di domani mattina per trovare la quadra della situazione. Lo spagnolo ha tentato di salire in pole ma ha commesso un errore nell'ultimo passaggio che ne ha provocato la caduta alla curva 12; rimanendo in tema scivolate non si può non menzionare quella di Michele Pirro con la Ducati: il pilota pugliese ha dimostrato di poter stare tra i primi durante le libere, ma la caduta ne ha compromesso il turno, relegandolo in terza fila, tra Alvaro Bautista e Karel Abraham. Pirro si è comunque mostrato soddisfatto e sicuro di poter far bene in gara: "Non ho usato strategie ma avevo davanti Marquez e aspettavo che tirasse, solo che lui prima di lanciarsi ha fatto un po' di tira e molla e in quel tempo io ho fatto un high-side. Avrei fatto meglio a fare il mio passo, ma nonstante la qualifica, in gara penso di poter far bene, spero solo che non piova". Dalla seconda fila invece scatteranno Cal Crutchlow, Jorge Lorenzo e Johann Zarco, seguiti da Dani Pedrosa, Aleix Espargarò e Alvaro Bautista. Sono molte le Ducati che oggi hanno preso parte alla Q2, segnale della crescita della Casa di Borgo Panigale durante questa stagione. Lorenzo dopo le qualifiche è apparso soddisfatto del suo risultato, anche se ha ammesso che ancora gli manca qualcosa: "Sono contento per come riesco a guidare la moto, le modifiche fatte durante questa giornata mi hanno permesso di essere più veloce ma l'aver montato la media è stato un errore. Il mio passo è simile a quello degli altri e in gara potrò lottare" ha dichiarato Lorenzo. Lo spagnolo ha sottolineato che questo weekend punterà al gradino più alto del podio, ma che nelle ultime gare aiuterà il compagno di team Dovizioso: "Se avrò la possibilità di vincere qui lo farò, ma quando mancheranno poche gare lo aiuterò, so quanto conti il titolo piloti per la Ducati".

Da Misano - Alice Lettieri 

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