Non accenna a placarsi l’eco del "SepangClash" tra Valentino Rossi e Marc Marquez. Anche alla vigilia dell’ultima gara della MotoGP a Valencia continuano ad arrivare contributi audio e video sull’incidente tra il Dottore e quello che dovrebbe essere il suo erede designato.

Ma andiamo con ordine. Nei scorsi giorni, l’ex pilota Fonsi Nieto, nipote del grande Angel, è apparso su una tv spagnola commentando dal suo punto di vista il controverso episodio tra i due piloti. Il buon Fonsi ha ribattuto colpo su colpo alle prese di posizione dei due conduttori, sostenendo che al di fuori del regolamento esiste un codice non scritto tra i piloti che riporta il giusto comportamento da tenere in pista verso chi si sta giocando il Mondiale e ovviamente Marquez da quel punto di vista ha infranto il codice, facendo da tappo per tutto l'inizio della gara a Valentino Rossi che logicamente ha perso le staffe andando a fare quella manovra sullo spagnolo. Fonsi Nieto inoltre ha dato ragione alla Race Direction in merito alla posizione adottata sul presunto “calcio” di Rossi, facendo notare ai due presentatori come Marquez si fosse appoggiato a Rossi prima di cadere e ironizzando sul fatto che per buttare giù una moto di 200 kg ci voglia una specie di Superman...

Ma nelle scorse ore Shuei Nakamoto, vice presidente esecutivo di HRC, a ben 8 giorni di distanza dal fattaccio, ha rilasciato un'intervista nella quale ha sottolineato come Rossi abbia volutamente dato un calcio a Marquez, sostenendo che la telemetria confermerebbe la sua versione. Vediamo quindi i passaggi salienti di questa intervista a Nakamoto San.

Come HRC ci dispiace che si sia creata questa situazione. Marc è stato accusato senza prove nel post gara di Phillip Island e abbiamo visto tutti come Valentino abbia stretto la mano a Marc alla fine di una bella battaglia. Non crediamo che quanto visto in Malesia sia il risultato della conferenza stampa pre-gara. Marc corre sempre al 100% e dà il massimo per qualsiasi risultato. A Sepang ha fatto un errore permettendo il sorpasso di Lorenzo, poi è arrivato Valentino e hanno cominciato a battagliare per il terzo posto. Ci sono stati sorpassi al limite ma “sicuri”. Dal cronologico si vede come entrambi stessero andando piuttosto forte e quindi non c’era nessuna intenzione da parte di Marc di rallentare Valentino. Entrambi hanno spinto al massimo per cercare di recuperare su Dani e Jorge ma battagliando si è aperto un gap incolmabile. E’ chiaro che Rossi ha intenzionalmente spinto Marc all’esterno della traiettoria, che è vietato dal regolamento, e Marc non aveva altre opzioni se non di andare largo. Dai dati della moto di Marc mostrano come lui stesse rialzando la moto per evitare qualsiasi tipo di contatto ma la leva del freno ha ricevuto un contatto che gli ha fatto chiudere l’anteriore. Crediamo che questa pressione sia dovuta ad un calcio ricevuto da Valentino. I dati della moto di Marc sono a disposizione di tutti. Crediamo al 100% in Marc, un pilota forte ed onesto e un bravo ragazzo. Rispettiamo la decisione della Direzione Gara ma pensiamo che avrebbero potuto decidere anche durante la gara. Rispetteremo la decisione del TAS, è un diritto di Valentino appellarsi a loro. Queste sono le gare! Non ci sono stati scandali sulla battaglia Dani-Valentino ad Aragon e anche a Phillip Island con Iannone, nessuno ha accusato Andrea di aver favorito un altro pilota. E’ stata una stagione difficile per Marc e a Sepang voleva ottenere il miglior risultato possibile per sé e il suo team. Se poi guardiamo indietro a Motegi 2010 e alla battaglia tra Jorge e Valentino nonostante quest'ultimo fosse fuori dalla lotta per il titolo, a fine gara Jorge si era lamentato per la troppa aggressività di Valentino nonostante fosse fuori dalla lotta per il titolo. Rispettiamo l’approccio di Valentino alle gare e supportiamo i nostri piloti affinchè ottengano il miglior risultato possibile. Valentino è il più grande campione del nostro sport, ha fatto un grande lavoro quest’anno e se vince il titolo è più che meritato. Il fatto che abbia 36 anni aumenta il rispetto per un tale campione. Detto questo, non capiamo le accuse dopo la gara a Phillip Island e la sua manovra a Sepang. Speriamo che capisca il suo errore. Il nostro obiettivo è sempre quello di vincere, la nostra speranza è che Dani e Marc possano giocarsi la vittoria, se fanno primo e secondo – non importa in quale ordine – noi siamo felici. Prima di tutto perché vogliamo la quarta vittoria consecutiva, secondo perché se entrambi sono davanti a Jorge e Valentino, il loro risultato non influenzerà la lotta per il mondiale, sperando che tutti comprendano che i piloti Honda corrono per vincere e per pura competizione, nient'altro”.

A completare il tutto, è arrivata nelle scorse ore la clamorosa comunicazione relativa all'annullamento della consueta conferenza stampa pre-gara a Valencia. La tensione è altissima: Dorna e Federazione hanno pertanto pensato di riunire tutti i piloti della MotoGP alle ore 15:30 nel tentativo di stemperare le polemiche e calmare le acque. In attesa dell'infuocata sfida finale di domenica.

Marco Pezzoni