La strepitosa battaglia nel finale di gara tra Bagnaia e Binder premia l'italiano di Ducati Corse, che torna alla vittoria in MotoGP dopo il doppio zero sofferto tra Termas ed Austin. Terza posizione per Miller, seguito da Jorge Martín e dall'Aprilia di Aleix Espargaró. Disastro Yamaha: Quartararo decimo dopo aver scontato due volte il long lap penalty, comminato a causa dell'incidente con Oliveira e Bezzecchi, episodio che ha richiesto la bandiera rossa.

FESTA DUCATI A JEREZ, BAGNAIA REGOLA LE KTM

Francesco "Pecco" Bagnaia e Ducati Corse festeggiano per il secondo anno consecutivo la vittoria del Gran Premio di Spagna, vinto regolando un Brad Binder rimasto incollato al campione in carica fino alla bandiera a scacchi. Il sudafricano ha perso il primato della corsa a tre giri dalla fine, quando Bagnaia ha sopravanzato la KTM alla curva 13 (Lorenzo). I due hanno successivamente percorso gli ultimi km con un ritmo forsennato, anche se un vero e proprio contrasto fisico non si è concretizzato. Bagnaia, dunque, porta a casa venticinque punti preziosissimi, rispondendo con tono deciso alle critiche piovute dopo la caduta di Austin. Tra l'altro, a metà gara Bagnaia ha rallentato per cedere la posizione a Jack Miller, a detta della direzione gara sorpassato in maniera irregolare nel bel mezzo di curva 6 (Pedrosa).

Nonostante la mancata vittoria, il fine settimana spagnolo di Red Bull KTM Factory si è chiuso con la promozione piena. Oltre al secondo posto di Binder la casa austriaca può estendere il sorriso grazie alla terza posizione di Jack Miller, capace di riprendere ritmo e velocità dopo il doppio scambio di posizioni con Bagnaia. L'alternanza KTM-Ducati si è ripetuta attraverso la quarta piazza di Jorge Martín, avvicinatosi al podio nel momento in cui il compagno Zarco ha perso l'anteriore in curva 13.

APRILIA E VR46 A DUE VOLTI, YAMAHA IMPOTENTE

Gran Premio dal sapore amaro per Aprilia, quinta con Aleix Espargaró, l'unico portacolori di Noale a raggiungere il traguardo. A pochi km dalla bandiera a scacchi, infatti, Maverick Viñales ha fermato la propria RS-GP per via della rottura della catena, spezzata mentre lo spagnolo si accingeva a chiudere il GP in ottava posizione. Allo stesso modo, gara a due volti per VR46, che mette a referto un solido sesto posto con Luca Marini, risultato al quale si unisce la doppia caduta di Marco Bezzecchi.

L'ex leader del mondiale è stato innanzitutto coinvolto nell'incidente a tre nella seconda curva del primo giro, episodio dopo il quale la gara è stata interrotta. Il riminese è riuscito a ripartire, così come Quartararo, incappando tuttavia in una seconda caduta in curva 6. Chi, invece, non ha avuto la possibilità di risalire in sella alla propria RS-GP dopo la bandiera rossa è stato Miguel Oliveira, trasportato al centro medico per un sospetto infortunio all'omero della spalla sinistra.

DOPPIO LONG LAP PER QUARTARARO

Anche per Quartararo, tornato ai box zoppicando, la ripartenza post-bandiera rossa non ha dato grandi gioie, anzi. Il francese, infatti, ha dovuto scontare un long lap penalty poiché ritenuto responsabile del contatto con Bezzecchi e Oliveira. Come se non bastasse, il passaggio all'esterno dell'ultima curva non è stato corretto avendo oltrepassato la riga bianca in uscita dalla traiettoria. Ciò ha obbligato l'alfiere Yamaha a smarcare un secondo long lap, chiudendo il GP al decimo posto dietro ad un ottimo Dani Pedrosa, Alex Marquez e Takaaki Nakagami, unico pilota Honda in Top10.

Undicesimo Morbidelli, passato per il long lap penalty assegnato ieri dallo Stewards Panel, classificatosi davanti a Di Giannantonio, Augusto Fernandez, Stefan Bradl e Raul Fernandez, ultimo della zona punti. Cadute le Honda di Alex Rins e Joan Mir, entrambi a terra in curva nove.

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