Sorpasso finale

Tante volte le gare si vincono anche all’ultimo giro e così è stato per Marc Marquez che ha reagito alla grande dopo il ko di Silverstone, battendo un coriaceo Petrucci e andandosi a prendere la vittoria numero 59 in carriera. Dovizioso finisce al terzo posto e si vede agganciato in testa al Mondiale proprio da Marquez, con la prossima gara in programma ad Aragon, a casa dello spagnolo. Vinales chiude al quarto posto una gara attenta e senza particolari patemi. Festival di cadute anche per la MotoGP dopo Moto3 e Moto2: vanno per terra Lorenzo, Lowes, Aleix Espargarò, Barbera, Baz, Crutchlow.

Marquez up…

Ottimo modo per rifarsi del brutto ko di Silverstone per Marc Marquez. Il Cabroncito brucia all’ultimo giro un coriaceo Petrucci, segnando anche il giro più veloce (1’47”056) della gara e tornando in testa al mondiale a pari punti con Dovizioso, quasi come una sorta di gioco del gatto con il topo. Con 5 gare ancora alla fine del campionato, l’inerzia potrebbe essere cambiata…

Pedrosa down…

Per un Cabroncito che vince, c’è un Camomillo che ripiomba nelle storiche difficoltà sul bagnato. Eppure delle gare buone in queste condizioni ne ha sempre fatte, ma oggi è stato veramente strano vedere Dani Pedrosa così lontano anche per giocarsi degli eventuali punti importanti. Rischia davvero di chiamarsi fuori dalla lotta per il campionato con 5 gare ancora alla fine.

Ducati up…

Petrucci, Dovizioso, Pirro e Redding sono la faccia felice di una Ducati veramente al top sotto l’acqua di Misano. Soprattutto Petrucci, capace di condurre la gara per 14/15 (cit. Mauro Sanchini) ma si fa sempre fregare sul più bello. Buono Dovizioso terzo, che nell’ultima fase di gara non ne aveva più ed ha scelto di accontentarsi del gradino più basso del podio. Non male anche Scott Redding con l’altra Ducati del team Pramac, menzione d’onore per la gara di Pirro chiusa in sesta posizione.

Ducati down…

L’altra faccia della medaglia di Ducati a Misano sono Lorenzo, Baz e Barbera, più Bautista ed Abraham. Soprattutto il maiorchino che è caduto quando era in testa e stava tirando come un forsennato, distrattosi cambiando una mappatura (a detta di Davide Tardozzi). Sfortunato Baz per le due cadute (ma grande il gesto del casco dedicato ad Alessia Polita), male Barbera e soprattutto Bautista.

Zarco come Mansell…

Cuore d’oro Johann Zarco che ha spinto la sua Yamaha, rimasta senza benzina, dalla Misano 1 al traguardo, finendo visibilmente stremato e dispiaciuto per aver fatto un'ottima gara fino a quel momento. Il paragone con Mansell calza a pennello per l’episodio legato al pilota inglese che ha spinse la sua Lotus al traguardo a Dallas nel 1984.

Flag-to-flag sì o flag-to-flag no?

Il grande dilemma della gara di oggi, viste le moto con set up da asciutto già pronte davanti ai box, ma nessuno si è preso il rischio di rientrare azzardando le gomme slick con la pista che si stava palesemente asciugando. Nessun rischio e così si è andati dritti verso la fine della gara con gomme rain.

Suzuki: Rins meglio di Iannone

Finalmente Rins sta prendendo le misure della MotoGP dopo un inizio di stagione da incubo, tra infortuni e cadute. Il buon Alex da un paio di gare è decisamente più veloce del suo capitano Iannone ed oggi è arrivata una top 10 in condizioni particolari. Iannone sempre più vittima dei suoi problemi…

Aprilia: doppio out che pesa

Nel weekend delle celebrazioni per i 30 anni della prima vittoria di Aprilia nel Motomondiale, cortesia di Loris Reggiani, i due rider del team Gresini non vedono il traguardo per due cadute di anteriore. Sfortunato in particolare Lowes che stava facendo la sua migliore gara della stagione.

Marco Pezzoni @marcopezz2387

 

motogp misano race

 

{jcomments on}