La gara

L’inizio della gara è caratterizzato da un breve scroscio di pioggia che costringe la direzione gara a rinviare la partenza per verificare le condizioni della pista. Interminabili i minuti tra un possibile start e il prolungarsi dell’attesa per capire cosa poter fare. Più volte esce la Medical Car guidata da Loris Capirossi e Franco Uncini per verificare le condizioni della pista che ha un asfalto non drenante. Vengono chiamati a rapporto intorno a Capirossi prima alcuni piloti e poi i team manager, per ascoltare le opinioni in merito ad una eventuale partenza con diverse coperture. Finalmente si può partire e vengono effettuati due giri di ricognizione per verificare le condizioni della pista, soprattutto l’ultimo settore caratterizzato dalla presenza delle curve 14-15-16 particolarmente bagnate. I giri da percorrere vengono ridotti a 20, dai previsti 22. 

In partenza Vinales scatta bene, ma viene bruciato da Andrea Iannone. Ottimo lo spunto di Zarco con la Yamaha Tech 3 che si infila in seconda posizione, mentre a centro gruppo c’è un lungo di Jorge Lorenzo. Il replay mostra un contatto tra il maiorchino e Valentino Rossi, con quest’ultimo che si ritrova la telecamera posteriore a penzoloni. Le sorprese di inizio gara sono proprio Zarco, al debutto in MotoGP, ed Andrea Iannone. Il primo passa i sette giri iniziali forse più belli della sua vita per aver comandato una gara MotoGP al debutto. Il secondo ci mette come sempre il cuore per stare attaccato a Dovizioso e Marquez. Per entrambi però i sogni di gloria svaniscono in fretta: Zarco scivola al settimo giro mentre aveva 1”7 su Dovizioso, Iannone saluta la compagnia al 10° mentre era in bagarre con Marquez e Vinales.

Uscito di scena anche Iannone dopo Zarco, è Dovizioso a prendersi la scena principale, forte del super motore della sua Ducati mentre la moto gemella, quella di Lorenzo, naviga al limite della zona punti insieme ad Aleix Espargarò con l’Aprilia. 

Nella seconda parte di gara succede praticamente di tutto. Dovizioso è in testa e sembra copiare la gara di Lorenzo dello scorso anno (in testa senza essere attaccato, mentre quelli dietro se le suonavano) ma non ha fatto i conti con Vinales e Rossi che da dietro rimontano dopo essersi sbarazzati di Marquez. Non una rimonta facile per la coppia Yamaha, ma un lavoro efficace giro dopo giro soprattutto per Rossi che, a suon di giri veloci, è tornato sotto.

Marquez, dopo essere stato passato da Vinales e Rossi, perde terreno dalle Yamaha e fa gara solitaria. Vinales mette nel mirino Dovizioso e tra i due si accende una bella bagarre per la vittoria. Rossi guarda i due da posizione ravvicinata, ma non riesce ad avere lo spunto per attaccare Dovizioso.

Il ducatista risponde colpo su colpo agli attacchi di Vinales, mentre da dietro risale la china anche Aleix Espargarò con l’Aprilia che ora è a ridosso di Pedrosa ed ingaggia una bella bagarre con il pilota Honda. L’attenzione però è tutta davanti con il duello per la vittoria tra Dovizioso e Vinales. L’ultimo giro è decisivo. Maverick si sposta in rettilineo per non far prendere la scia a Dovizioso e prende quei metri necessari per non farsi più raggiungere alla staccata dell’ultima curva.

Vinales va a centrare la sua prima vittoria in Yamaha dopo aver conquistato la prima pole di carriera in MotoGP (ottenuta grazie al combinato dei tempi delle libere) ed entra nel club di chi ha vinto con costruttori diversi in MotoGP (Rossi, Biaggi, Stoner, Dovizioso ed appunto Vinales).

Dovizioso chiude al secondo posto, con Rossi a completare il podio. Marquez per un soffio tiene la quarta posizione davanti a Pedrosa ed un grandissimo Aleix Espargarò. La top 10 è completata da Redding, Miller, Rins, Folger. A punti anche Lorenzo, Baz, Barbera, Abraham, Rabat.

Classifica finale della gara

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Prossimo appuntamento

Dopo questa travagliata tappa in Qatar, il paddock della MotoGP tornerà in Europa per poi ripartire verso l’Argentina per il secondo appuntamento del Mondiale 2017, in programma sul tracciato di Termas del Rio Hondo il 9 aprile.

Marco Pezzoni

 

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