La prima qualifica stagionale della MotoGP in Qatar regala una griglia compatta ed equilibrata, con ben dieci piloti racchiusi nello spazio di mezzo secondo e cinque moto diverse in top ten. A svettare (per la settima volta consecutiva, considerando il finale 2021) è ancora Ducati, ma soprattutto Honda sembra aver fatto uno step importante. Il tutto in attesa di Suzuki e Yamaha, oggi apparse un po' in ombra.

MARTIN, BUONA LA QUINTA

Ancora una volta, Jorge Martin si conferma eccezionale sul giro secco, stampando la quinta pole in carriera. Lo spagnolo ha ottimizzato nel migliore dei modi la strategia in qualifica, dopo un inizio di week-end MotoGP in Qatar trascorso alla ricerca del migliore grip soprattutto all'avantreno. Per il portacolori Pramac sarà fondamentale cercare di individuare la scelta più adatta per quanto riguarda le gomme, in maniera tale da trovare lo spunto che nel finale di gara spesso gli è mancato in passato.

OCCHIO AL 'BESTIA' E MARQUEZ

Ma la prima fila di Losail promette scintille. Straordinario Enea Bastianini, che nel finale strappa un prestazione-monstre che gli vale per la prima volta in carriera un posto...in prima fila. La GP21 del team Gresini nelle mani del riminese potrà fare "sentire" la propria presenza al vertice, approfittando anche di una fase di stagione in cui le moto factory sono ancora in fase di sviluppo. A completare il terzetto di testa il gradito ritorno di Marc Marquez: lo spagnolo vuole mettersi definitivamente alle spalle i guai fisici che lo hanno attanagliato nel recente passato, ed il risultato ottenuto sembra confermare l'ottimo stato di forma suo e della Honda RC213V. Dal canto suo non manca la solita abilità nella gestione delle situazioni, vista la scia "sfruttata" da Bagnaia nel giro buono.

DUCATI E APRILIA, AMBIZIONI IMPORTANTI

La moto di Borgo Panigale si è confermata complessivamente la più performante sul tracciato qatariota, nonostante manchi dalla prima fila la presenza di piloti ufficiali. Jack Miller ha comunque portato a casa una preziosa quarta piazza a meno di tre decimi dalla pole, mentre Pecco Bagnaia ha chiuso soltanto in nona posizione. Un piazzamento decisamente in controtendenza rispetto al finale dello scorso anno (caratterizzato da cinque pole), eppure il torinese non è apparso per nulla preoccupato, consapevole di poter fare affidamento su un passo gara che non dovrebbe impedirgli di inserirsi nella lotta per la zona podio. Si conferma sui piani alti l'Aprilia, grazie ad Aleix Espargarò autore del quinto tempo, mentre trova spazio nella top ten anche KTM grazie alla settima piazza di Binder

SUZUKI E YAMAHA, IL PASSO DEL GAMBERO

Dopo un venerdì decisamente promettente, le aspettative non si sono confermate all'altezza per quanto riguarda le qualifiche di Suzuki. Joan Mir, dopo aver svettato nella giornata di ieri ha infatti chiuso solo 8°, mentre ancora peggio è andata ad Alex Rins, il quale ha chiuso decimo. Desta scalpore, sempre a proposito di delusioni, la totale assenza di Yamaha dalla top ten della griglia. L'undicesimo tempo del campione in carica Fabio Quartararo è un'amara conferma delle sensazioni già emerse nel corso dei test, con una moto ancora lontana (specie per quanto riguarda le velocità di punta) dalle prime della classe. Se non altro, Franco Morbidelli sembra essere tornato sui propri livelli, essendosi piazzato immediatamente alle spalle del compagno di squadra.

L'EQUILIBRIO REGNA SOVRANO

Insomma, in vista della gara di domani sembrano essere molti i piloti in grado di giocarsi un posto al sole. I primi della classe sono racchiusi in un fazzoletto, e molto dipenderà anche dalla scelta di gomme che potrebbe giocare un ruolo decisivo nell'economia del Gran Premio. La stagione MotoGP si apre in Qatar all'insegna di un equilibrio estremo, ma la sensazione è che possa trattarsi di una caratteristica costante nell'arco di tutto il 2022.

Marco Privitera