In sprint race sono rimasti a secco, in gara non si sono dimostrati al livello degli altri costruttori, se non della connazionale Honda. Yamaha comincia con i soliti problemi il 2023, amplificati da un miglioramento ulteriore di Ducati e Aprilia e da uno step da parte di KTM. Il risultato è un bottino misero di solo otto punti in totale e l'ultimo posto in classifica costruttori.

Le difficoltà emergono nelle qualifiche e nella sprint

Dai test di Portimao, la casa di Iwata usciva rafforzata e con un motore più performante. Anche nelle prove, Fabio Quartararo si era dimostrato davvero veloce sul passo gara, sicuramente tra i migliori riguardo questo aspetto. Nelle qualifiche si sapeva che si sarebbero dovuti evitare danni e infatti Morbidelli non è passato in Q2 mentre Fabio ha fatto segnare solo l’undicesimo miglior tempo.

Nella sprint Morbidelli, scattato dalla diciassettesima casella, ha terminato al sedicesimo posto, solo davanti ai “mezzi infortunati” Nakagami e Di Giannantonio. Invece, Quartararo ha fatto davvero una brutta partenza, perdendo ben tre posizioni. Sfortuna ha voluto che Joan Mir si sia infilato in uno spazio che non c’era, portando il francese largo e costringendolo alla rimonta dalla diciannovesima posizione. Essa è stata vana considerando che Fabio ha concluso al decimo posto, ad un passo dalla zona punti.

La gara è un boccone amaro che nessuno si aspettava

Se la qualifica era chiaramente il punto debole di Yamaha e la sprint era stata penalizzata da un episodio sfortunato, la gara sembrava il momento per riscattarsi. E invece, Quartararo si è dimostrato in grande difficoltà, soprattutto nel sorpassare i piloti che aveva davanti. Alla fine ha chiuso ottavo, nonostante avrebbe avuto il passo per giocarsi il podio con Marco Bezzecchi, a suo dire. Ancora più disperso Morbidelli, quattordicesimo e ultimo pilota al traguardo, a 7 secondi dal rookie Augusto Fernandez.

I risultati sono preoccupanti, soprattutto considerando che Portimao è sempre stato uno dei migliori circuiti per Yamaha, che nei 4 GP precedenti ha concluso 3 volte a podio, due delle quali sul gradino più alto proprio con Fabio Quartararo. Termas de Rio Hondo e Austin, considerando i risultati della scorsa stagione, potrebbero essere due altri GP difficili, in attesa di ritornare in Europa, a Jerez de la Frontera, feudo Yamaha da sempre. Quello, come i successivi 4 GP, saranno cruciali per capire se Quartararo potrà giocarsi il Mondiale MotoGP come gli ultimi due anni o se dovrà accontentarsi di un anno povero di soddisfazioni. Invece per Morbidelli il rinnovo appare sempre più lontano.

Francesco Sauta