Una vera e propria escalation di emozioni ha regalato una caccia al giro veloce risoltasi soltanto nelle battute conclusive. Marc Marquez ha avuto la meglio nei confronti di Andrea Dovizioso, con il pilota Honda che ha confermato quanto di buono messo in mostra nelle precedenti sessioni di libere che lo avevano visto svettare in tre occasioni su quattro. Ma il tracciato austriaco (da sempre "amico" della Ducati) promette di vedere la casa di Borgo Panigale grande protagonista, come del resto confermato dall'esito delle qualifiche. Alle spalle dello spagnolo campione in carica si sono infatti piazzate ben tre Ducati, con Danilo Petrucci in grande spolvero e ancora una volta alle spalle dei super-big. A caratterizzare la fase decisiva delle qualifiche anche la scelta delle gomme, con Dovizioso che in extremis ha deciso di puntare su una media al posteriore mentre i diretti rivali optavano per una doppia soft. Da sottolineare che il vero e proprio (probabilmente unico) tallone d'Achille della Desmosedici si è rivelato essere il terzo settore, dove Marquez ha saputo ottimizzare al meglio le doti di scorrimento della propria Honda.

In ogni caso, "Cabroncito" a parte, gli altri portacolori della casa giapponese non sono mai sembrati in condizione di potersi inserire nelle posizioni di vertice. Alle spalle di petrucci si è piazzato Crutchlow a quasi sei decimi dalla vetta, mentre Pedrosa ha chiuso nono a poco meno di un secondo. Discorso più o meno analogo anche per Suzuki e Yamaha: Iannone si è dovuto accontentare dell'ottava piazza alle spalle anche di Rabat, mentre Rins ha chiuso la top ten dopo essere transitato dalla Q1; per quanto riguarda la casa dei tre diapason, l'unica nota positiva è arrivata da Zarco (sesto), mentre i due ufficiali hanno decisamente arrancato: Vinales ha chiuso con una poco convincente undicesima posizione, mentre ancora peggio è andata a Valentino Rossi, rimasto ingabbiato nella Q1 e costretto a partire dalla quattordicesima casella. Si tratta di una delle qualifiche più nere della carriera per il pluri-campione di Tavullia, il quale alla vigilia del week-end aveva sollecitato la casa madre ad investire maggiormente in uno sviluppo che sembra per il momento incapace di arrestare una crisi tecnica e di idee che sembra non voler conoscere la parola fine. Se la "baracca" per ora rimane a galla il merito va in gran parte riconosciuto allo stesso Rossi, ma ci si chiede quando potrà conoscere un'inversione di tendenza questa clamorosa involuzione di un team che sembra aver dimenticato come inserirsi nella lotta per il vertice.

Per quanto riguarda gli altri, Bradley Smith ha portato l'unica KTM superstite in tredicesima posizione, mentre l'Aprilia ha piazzato Aleix Espargarò in quindicesima piazza e Scott Redding in ventesima. Franco Morbidelli ha ottenuto la sedicesima prestazione, ma sarà costretto ad arretrare di tre posizioni in griglia a seguito della penalità inflittagli ieri al termine delle libere. Domani la gara scatterà alle ore 14:00, con commento in diretta a partire dalle 13:50 su Radio LiveGP.

grid austria

Marco Privitera