In Austria la MotoGP ci ha regalato finalmente una gara in cui Marc Marquez deve piegarsi al cuore di Andrea Dovizioso. Dopo due gare arrendevoli, finalmente la punta di diamante della Ducati trova la quadra tra moto, pista ed avversari e riesce a recuperare i cinque punti persi a Brno contro il capo classifica del Motomondiale. Bisogna continuare con questo trend.

ALTRO CHE OLTRE L’OSTACOLO

Finalmente troviamo l’Andrea Dovizioso che nel 2018 ha conteso per più di metà della stagione il titolo con Marc Marquez. A Zeltweg, in Austria, Dovizioso è riuscito in ciò che nel 2019 sembrava impossibile, ossia a piegare “El Cabroncito“ in una gara della MotoGP che non ha lasciato spazio a respiri né per lui né per Marquez. Nuovamente, proprio come l’anno scorso, la gara si è decisa all’ultima curva, con un vero e proprio capolavoro di “DesmoDovi” che non ha lasciato spazio ad alcuna replica da parte del matador di Honda Repsol.

TUTTA IN SALITA, INCOGNITA SILVERSTONE

Con il grande disastro avvenuto nel 2018 nella famosa pista britannica, ora la situazione è più che mai incerta. AD04 subisce al momento 58 punti di distacco da Marc: tanti, ma non troppi considerando le otto gare rimanenti nel calendario 2019. Se la tappa di Misano Adriatico è una tappa favorevole al Dovi, resta l’incognita Silvertone: i risultati pre 2018 non possono venir considerati validi se valutiamo attentamente il cambiamento dello stato dell’asfalto avvenuto nell’ultimo biennio, nonchè l’assenza della competizione lo scorso anno a causa del pessimo drenaggio del tracciato. Potenzialmente dieci punti potrebbero ballare già nei prossimi due Gran Premi.

YAMAHA E SUZUKI A FARE DA AGO?

Bisogna inoltre ricordare che se in Austria la sfida è stata prettamente a due, nelle altre piste non necessariamente lo scenario verrà replicato. Misano ed Aragon a parte, la Thailandia ha visto Maverick Viñales arrivare a meno di tre decimi sia da Marc che da Andrea, mentre in Giappone Cal Crutchlow ed Alex Rins sono riusciti a contenere il distacco da Marquez intorno al secondo e mezzo. L’Australia e Valencia hanno sempre sorriso a “DesmoDovi”, mentre la Malesia quest’anno dovrà per forza di cose venir giudicata sul momento, soprattutto in vista delle evoluzioni che la Honda ha apportato al 2019 nel reparto velocità di punta.

MOTOGP | GP AUSTRIA: DOVIZIOSO ESALTA LA DUCATI, MARQUEZ S’INCHINA

Alex Dibisceglia