Premessa

Con il titolo mondiale già conquistato da Marquez nella scorsa gara, restano da assegnare ancora il titolo costruttori, quello dei team e quello platonico di vice campione del mondo tra Dovizioso e Rossi. Le qualifiche di ieri hanno detto che Marquez ha il passo per vincere la gara ma Iannone, le Ducati e le Yamaha non sono da meno del Cabroncito. Chi la spunterà in questo Gran Premio?

La gara

In partenza ne succedono subito di tutti i colori. Marquez parte bene tenendosi la sua P1 con un Iannone arrembante ed un grande Danilo Petrucci che riesce a prendere il comando della gara ma finisce lunghissimo alla curva 2 ed è costretto a farsi tutta la via di fuga per rientrare in pista. Petrux quindi subito out e costretto ad una difficilissima rimonta. In testa si mette Miller, ma la sua leadership dura poco perché Marquez lo sfila portandosi al comando e provando a scappare.

E’ una gara che regala tantissime emozioni per i sorpassi in pista, ma soprattutto per le sportellate. Dopo una serie iniziale di bagarre con protagonisti Iannone, Miller e Rins, la prima emozione forte la regala subito Zarco, andando letteralmente a tamponare Marc Marquez in fondo al rettilineo prima della staccata di curva 1 al giro 6. Zarco vola nel ghiaione ma fortunatamente non riporta danni fisici grazie all’airbag. Per Marquez danni al codone della moto che lo costringono al rientro ai box. Singolare il ritiro di Marquez a giochi per il mondiale già conclusi.

Passata la paura per il crash Zarco-Marquez, i piloti si rimettono a darsele di santa ragione. Dalle varie bagarre, il più lesto di tutti a cavarsi fuori dai guai è Maverick Vinales, che a suon di giri veloci prende il comando della gara dal giro 8 per non mollarlo più fino alla bandiera a scacchi dell’ultimo giro e lasciando i suoi compagni di avventura a suonarsele mentre lui fischiettando se ne va per la sua strada.

Una Yamaha veramente ben messa in pista quella di Vinales fa da contraltare a quella del suo capitano Valentino Rossi, che chiude la gara in P6 dietro a Rins nell’ultimo giro. Peccato per Rossi, sarebbe stato un bel 1-2 Yamaha in questa gara.

Non si risparmia nessuno nelle bagarre e nel turbinio di sorpassi torna su forte il buon Alvaro Bautista, che si diverte un mondo a lottare per il podio della gara in quella che è la sua terz’ultima gara in MotoGP prima di passare in Superbike sempre con Ducati. Dopo 3 cadute in tre giorni, Alvaro resetta tutto e si da da fare, aiutando Ducati nella classifica costruttori visto il contemporaneo out delle due Honda ufficiali di Marquez e Pedrosa.

Chi si diverte è anche Andrea Iannone, che va forte per tutto il weekend firmando sia le FP1 che le FP2 ed anche le FP4. Il pilota di Vasto non si tira di certo indietro lottando come un leone e provando anche ad andare a prendere nel finale di gara un Vinales in totale gestione del vantaggio accumulato. Andrea si prende un meritatissimo secondo posto davanti al suo omonimo ed ex compagno in Ducati Dovizioso.

Nel marasma delle varie bagarre in pista e delle cadute/ritiri (oltre a Zarco e Marquez fuori anche Pedrosa, Syahrin e Pol Espargarò), Danilo Petrucci, dopo il drittone del primo giro, risale a suon di giri veloci e sorpassi fino alla P12 finale. Ed era ultimo! Ottimo recupero per il ternano, che l’anno prossimo affiancherà Andrea Dovizioso nel team ufficiale Ducati nonostante Miller stia andando meglio di lui ad ogni gara.

Alla bandiera a scacchi dell’ultimo giro è Maverick Vinales a tagliare per primo il traguardo davanti ad Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso. Poi Bautista, Rins, Rossi, Miller, Morbidelli, Aleix Espargarò (botta alla mano per i detriti del contatto Zarco-Marquez) e Bradley Smith.

Con questa vittoria, la quarta in MotoGP, Vinales spezza la maledizione che durava da Assen 2017 (vittoria di Rossi). Fiumi di lacrime dagli occhi di Maverick per aver rotto questo incantesimo. La Yamaha non è guarita, ma quantomeno può guardare alla Malesia con un po’ più di tranquillità.

Classifica finale della gara

1. Maverick Vinales

2. Andrea Iannone

3. Andrea Dovizioso

4. Alvaro Bautista

5. Alex Rins

6. Valentino Rossi

7. Jack Miller

8. Franco Morbidelli

9. Aleix Espargarò

10. Bradley Smith

 

Prossimo appuntamento

Non c’è sosta per il paddock della MotoGP. Le squadre sono pronte a trasferirsi subito in Malesia, dove si disputerà la penultima gara della stagione in programma nel weekend dal 2 al 4 novembre sul Sepang International Circuit.

 

Marco Pezzoni - @marcopezz2387